Cina e Russia hanno annunciato lo stop all’uso del dollaro e l’implementazione della CBDC

De-dollarizzazione? Il 95% degli scambi commerciali tra Cina e Russia non ha utilizzato il dollaro USA. Così Putin cerca di aggirare le sanzioni.

Il 1° gennaio 2024, un evento epocale ha sconvolto l’arena finanziaria internazionale: Cina e Russia hanno dichiarato l’interruzione completa dell’uso del dollaro USA in tutte le loro transazioni commerciali (notizia riportata da dal sito online Hokanews). Questa mossa, che va oltre il semplice cambiamento di valuta, promette di ridefinire gli equilibri economici mondiali, con un’implementazione congiunta della Central Bank Digital Currency (CBDC) su Ledger XRP in collaborazione con Ripple Labs.

La decisione di Cina e Russia di abbandonare il dollaro statunitense ha implicazioni rilevanti per l’economia globale, scatenando dibattiti sui cambiamenti geopolitici in atto. In un periodo in cui le tensioni internazionali e le sanzioni economiche sono all’ordine del giorno, la notizia assume un’importanza strategica.

Impatto sulla stabilità finanziaria globale

Il passo audace di Cina e Russia ha già causato un’immediata agitazione nella stabilità del dollaro statunitense, che per decenni ha dominato la scena internazionale come valuta di riserva mondiale. Entrando nel 2024, le due nazioni, colossi del commercio globale, hanno deciso di abbracciare una nuova direzione, cercando di ridurre la loro dipendenza dal dollaro USA.

L’annuncio ha suscitato preoccupazioni per il destino del dollaro e gli effetti collaterali sul mercato finanziario globale. La Cina e la Russia, in quanto protagonisti chiave del commercio internazionale, potrebbero innescare un declino del valore del dollaro statunitense e provocare una significativa agitazione nei mercati finanziari a livello mondiale.

La de-dollarizzazione in azione

La notizia però non è un fulmine a ciel sereno. Il 95% degli scambi commerciali tra Cina e Russia nel corso del 2023 è già stato effettuato senza l’utilizzo del dollaro USA. Questa de-dollarizzazione non è soltanto un cambiamento di valuta, ma un segnale tangibile del desiderio di entrambe le nazioni di emanciparsi dalla dipendenza dal dollaro statunitense, che è stata una costante nella storia delle transazioni internazionali.

La storia delle sanzioni economiche contro la Russia è un fattore trainante di questa decisione. Sin dal 2014, la Russia ha subito oltre 17.000 sanzioni in risposta alle tensioni scaturite dalla crisi in Ucraina. Questa serie di sanzioni ha portato alla ricerca di alternative al dollaro statunitense, accelerando la tendenza alla de-dollarizzazione.

Implementazione della CBDC su Ledger XRP

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Un’altra sorprendente componente di questa dichiarazione è l’intenzione di Cina e Russia di implementare la Central Bank Digital Currency (CBDC) sul Ledger XRP, in collaborazione con Ripple Labs. Questo rappresenta un passo audace nel mondo delle criptovalute, con il Ledger XRP già noto per la sua efficienza e velocità nelle transazioni.

La decisione di adottare una CBDC indica la volontà di abbracciare le tecnologie finanziarie emergenti e di esplorare nuovi modelli di transazione. Il Ledger XRP, sviluppato da Ripple Labs, ancora in causa con la SEC, offre un terreno fertile per l’implementazione di una CBDC, garantendo una base sicura e affidabile per la gestione delle transazioni finanziarie tra Cina e Russia.

Impatto sulle relazioni commerciali globali

La decisione di Cina e Russia di abbandonare il dollaro statunitense ha cambiato radicalmente le dinamiche delle transazioni commerciali. Aziende cinesi hanno rapidamente preso il posto di aziende europee e giapponesi nei rapporti commerciali con la Russia. Questo cambiamento non riguarda solo l’importo totale degli scambi, ma anche la natura stessa delle merci scambiate.

Zhan Xin, un esperto economico, sottolinea che la Cina sta ora esportando una gamma più ampia di prodotti verso la Russia, inclusi hardware, elettronica, macchinari pesanti e veicoli, rompendo con la tradizione storica delle transazioni tra le due nazioni.

La visione di Putin ai BRICS

Putin ha chiaramente espresso la sua visione durante il XV Summit dei BRICS, sostenendo un sistema di pagamento basato sulle valute locali e libero dal dominio del dollaro statunitense. Questo richiamo alla de-dolarizzazione è diventato un tema ricorrente nelle discussioni tra le nazioni dei BRICS.

L’evoluzione del blocco BRICS potrebbe effettivamente favorire la de-dolarizzazione a livello globale. L’ex presidente brasiliano Lula, durante una visita in Cina e al Summit dei BRICS in Sudafrica, ha sostenuto un sistema di pagamento basato sulle valute locali, riducendo così la dipendenza dal dollaro.

Prospettive future e sfide

Nonostante l’entusiasmo iniziale, la de-dollarizzazione non sarà un processo rapido e privo di sfide. Gli esperti, tra cui l’economista Xu Poling, prevedono che la ricostruzione delle catene industriali globali potrebbe richiedere almeno cinque anni, forse persino dieci.

L’Occidente potrebbe cercare di contrastare la de-dollarizzazione offrendo facilitazioni e garanzie in affari con altri paesi. Tuttavia, la politicizzazione del dollaro statunitense e il suo utilizzo come strumento di pressione geopolitica rendono la de-dollarizzazione una mossa inevitabile per molte nazioni.

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