Quando è nato il mondo delle criptovalute, il Bitcoin era l’unica moneta digitale esistente e affidabile, l’unica in cui le persone si sentivano sicure di investire il loro denaro reale.
Ma ora siamo nel 2022 e tutto si è modificato. Bitcoin è ancora la moneta digitale più famosa e nella quale investono la maggior parte degli investitori, ma ha fatto da apri-pista a tutte le altre criptovalute coniate dopo.
Il mercato delle criptovalute, comunque, era ed è molto volatile. Nell’ultimo anno è arrivato a toccare un minimo di 28.893,62 dollari ed un massimo storico di 68.789,63 dollari.
Quale sarà la prossima criptovaluta nella quale varrà la pena investire?
Innumerevoli investitori, sia neofiti che esperti, di tutto il mondo stanno cercando di capire quale sarà la prossima criptovaluta ad avere successo e sulla quale varrà la pena investire.
Il sito Marca.com fa un elenco di ipotesi; vediamole.
La criptovaluta Binance Coin
Binance Coin è una delle monete di maggior successo quando si tratta badare ai volumi di scambio. Come Bitcoin, mantiene un rigido limite al numero di token in circolazione, che non deve superare i 200 milioni. E proprio questo limite ha fatto aumentare di molto il prezzo nel 2021. Binance Coin ha due blockchain e questo riduce il rischio di blocchi, come può avvenire invece con Ethereum.
La criptovaluta Decentraland (MANA)
Decentraland è un gioco di realtà virtuale prodotto sulla blockchain di Etherium che utilizza i token MANA come valuta di gioco. Gli utenti su decentraland acquistano beni e servizi con MANA e il suo prezzo attuale è di 2,30 dollari, essendo aumentata dell’1.543%, rispetto a 52 settimane fa, quando era di soli 15 centesimi.
La criptovaluta Ethereum (ETH)
Ethereum, nota anche come Ether, è la seconda criptovaluta più importante, dopo Bitcoin. Nel 2021 ha persino sovraperformato Bitcoin. Il vantaggio di Ethereum è avere un aggiornamento che gli consente di gestire più transazioni al secondo e attualmente ha 119,35 miliardi di monete.
Quali sono le prospettive sul mercato delle criptovalute per il 2022?
Bitcoin ha spesso raggiunto dei massimi storici, soprattutto nell’ultimo anno, seguiti però da successivi enormi cali, confermando così la estrema volatilità del mercato.
La stessa cosa è successa ad Ethereum che ha raggiunto un nuovo massimo storico a fine 2021. Nel frattempo l’interesse per questo tipo di investimenti è aumentato sempre più, coinvolgendo anche governi, istituzioni e grandi aziende. Come non citare Tesla ed Elon Musk.
Necessaria e urgente una regolamentazione del mercato delle criptovalute
Con un mercato come questo è difficile prevedere il futuro e come andranno le cose a medio e lungo termine, ma una cosa è certa, vista l’enorme portata del mercato e l’importanza che sta raggiungendo, gli stati e i governi dovranno necessariamente adottare una regolamentazione per gestire i pagamenti crittografici e non dar luogo a frodi o riciclaggio di denaro sporco.
Gli Stati Uniti per primi stanno tentando di capire come stabilire leggi e linee guida per rendere la criptovaluta più sicura per gli investitori e meno attraente per i criminali informatici.
“La regolamentazione è probabilmente uno dei maggiori ostacoli nel settore delle criptovalute a livello globale”, afferma Jeffrey Wang , capo delle Americhe presso Amber Group, una società finanziaria di criptovalute con sede in Canada. “Apprezzeremmo molto una regolamentazione trasparente”.
La criptovaluta sarà vietata in futuro negli Stati Uniti?
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato di “non avere intenzione” di vietare la criptovaluta in America.
Il presidente della Commissione per la sicurezza e gli scambi Gary Gensler ha affermato che gli investitori in criptovalute “probabilmente si faranno male” se non verranno introdotte normative più severe. Inoltre bisogna stabilire al più presto come far pagare le tasse a chi trae profitto da questi investimenti.
Questi pensieri sono in linea con quello che pensa Biden, ma anche il resto dei leader del mondo: è necessaria una maggiore regolamentazione delle criptovalute. Ma, purtroppo, procedere con la regolamentazione è la cosa più difficoltosa e piena di ostacoli. Perché? Perché ogni stato ha la propria giurisdizione e trovare un accordo non è semplice.
Una regolamentazione chiara permetterebbe agli investitori di tenere traccia di eventuali guadagni o perdite in conto capitale sui loro asset crittografici e permetterebbe loro di segnalare correttamente le transazioni crittografiche.
Investire in criptovalute meno del 5% del proprio asset di investimenti, perché è utile?
La volatilità del mercato è il motivo per cui gli esperti di investimento raccomandano di mantenere qualsiasi investimento in criptovaluta a meno del 5% del proprio asset di investimenti e non investire mai una quota di denaro che non si è disposti a perdere.
Ovviamente se ci fosse una regolamentazione, anche gli investitori avrebbero più fiducia e, probabilmente, si potrebbe iniziare ad investire anche una percentuale più alta del proprio asset.
Debuttano gli ETF in criptovalute, il primo è Bitcoin
Il primo ETF Bitcoin ha debuttato alla Borsa di New York lo scorso ottobre. Questo passo avanti rappresenta un nuovo modo di investire in criptovalute, diciamo più convenzionale. Il Bitcoin ETF consente agli investitori di acquistare criptovalute direttamente dai tradizionali intermediari di investimento con cui potrebbero già avere dei rapporti consolidati e dei conti, come Fidelity o Vanguard.
Gli ETF esistono nel mercato azionario, in quello obbligazionario, perché non in quello delle criptovalute?
Molti sollevano dubbi sugli ETF Bitcoin perché il fondo non detiene direttamente la criptovaluta, al contrario il fondo detiene invece contratti futures su Bitcoin e questo potrebbe non tracciare direttamente il prezzo di Bitcoin. Per ora, gli investitori devono continuare ad aspettare un ETF che detenga direttamente Bitcoin.
È ancora troppo presto per stabilire se e quanti investitori decideranno di investire in BITO, che è l’ETF di Bitcoin, ma il fondo ha già visto tantissime operazioni di trading già appena nato, sin dalle prime settimane.
In generale più un investimento sembra tradizionale e più aumenta la fiducia degli investitori. Ma in questo caso il rischio è lo stesso. Chi investe in ETF Bitcoin sbaglia se pensa di non assumersi gli stessi rischi che ci si assume investendo direttamente in criptovalute, perché anche l’ETF BITO è un investimento rischioso e super volatile. La regola è: se non sei disposto a perdere molti soldi acquistando criptovalute, non dovresti nemmeno metterli in un fondo crittografico, perché il rischio non cambia, è identico.
L’adozione di criptovalute sta aumentando anche a livello istituzionale e aziendale
Nel 2021 le aziende tradizionali di più settori hanno investito esse stesse in criptovaluta e blockchain. AMC, ad esempio, ha recentemente annunciato che sarà in grado di accettare pagamenti in Bitcoin entro la fine di quest’anno. Anche le società fintech come PayPal e Square scommettono sulle criptovalute consentendo agli utenti di acquistare sulle loro piattaforme. E secondo gli esperti questo interesse aumenterà sempre di più, soprattutto verso la seconda metà di quest’anno.
Se, per esempio, un gigante come Amazon dovesse investire in criptovalute, questo potrebbe “creare una reazione a catena e aumenterebbe anche la fiducia e la credibilità”.
Più aumentano le istituzioni e le grandi aziende che utilizzano o investano in criptovalute, più aumenterà la fiducia del mercato e degli investitori. La fiducia permetterebbe a più rivenditori di iniziare ad accettare pagamenti in criptovalute.
Probabilmente non sarà così semplice passare dall’acquisto con denaro reale all’acquisto di beni e servizi con Bitcoin, ma l’interesse delle istituzioni e delle grandi aziende potrebbe avere un impatto sia sugli investimenti che sui prezzi delle criptovalute. Ovviamente più criptovaluta viene utilizzata e più aumenterà il suo valore.