Casa senza agibilità, ecco cosa comporta durante una compravendita

Si può vendere una casa senza agibilità? Analizziamo cosa dice la legge a riguardo e come concludere la vendita senza problemi.

È incredibile pensare come in passato le case fossero costruite senza un preciso controllo da parte delle autorità competenti. Si pensava solo alle condizioni igieniche e di salubrità dell’immobile e poco altro. Fortunatamente, al giorno d’oggi, le cose sono cambiate per il meglio.

Il nostro Paese ha deciso di fare la differenza e con la creazione del Certificato di Agibilità ha voluto proteggere la salute dei cittadini e migliorare la qualità delle abitazioni. Ma cosa succede in presenza di una casa senza agibilità? Vediamo cosa prevede la legge.

Compravendita: casa senza agibilità e limiti di legge

Oggi, infatti, grazie all’art. 24 del Testo Unico sull’Edilizia, ogni immobile deve essere sottoposto ad una serie di controlli per accertarne l’adeguatezza alle norme di sicurezza, igieniche, salubrità e risparmio energetico, così come la sua conformità urbanistica. È un’opera di grande valore, che serve a garantire un habitat sano e sicuro per tutti, senza alcun tipo di distinzione. Quindi, meglio mettersi subito in regola se si possiede una casa senza agibilità.

Con questo certificato, siamo sicuri di poter vivere in un ambiente salutare, assicurandoci che ogni componente sia stato costruito in modo corretto e che la struttura non rappresenti alcun tipo di pericolo per la nostro vita quotidiana.

Il Certificato di Agibilità è la nuova spinta alla qualità dell’immobile, una garanzia per tutti coloro che desiderano vivere in un ambiente sano, pulito, confortevole e rispettoso dell’ambiente. Tutti coloro che si avvicineranno a questo mondo potranno vivere in maniera serena e consapevole dei loro diritti, un bel passo in avanti verso un futuro migliore.

Certificato di agibilità e obbligatorietà

Ad oggi, la legge non consente la possibilità di possedere una casa senza agibilità. Infatti, il Decreto n°380 del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001 ha reso il Certificato di Agibilità obbligatorio. Questo decreto è entrato in vigore definitivamente il 30 giugno 2003 ma vediamo cosa dispone.

Esso stabilisce che il certificato di agibilità deve essere richiesto per le nuove costruzioni, le ricostruzioni o sopraelevazioni totali o parziali e gli interventi sugli edifici esistenti che potrebbero compromettere le condizioni di igiene e sicurezza. La mancata presentazione della segnalazione certificata di agibilità entro i 15 giorni dal termine dei lavori comporta una sanzione amministrativa pecuniaria che può andare da 77 a 464 euro.

Ecco quando non è indispensabile il Certificato di Agibilità

La compravendita di vecchie costruzioni anteriori a giugno 2003 non richiede né obbliga alla consegna del Certificato di Agibilità in base alla normativa vigente. Tuttavia, per edifici costruiti prima dell’entrata in vigore del Decreto e che non abbiano subito interventi di ricostruzione, sopraelevazione totale o parziale, non è richiesto il Certificato.

Anche se il Comune non può negare il permesso di residenza in una casa senza agibilità, può multare il proprietario per violazione della normativa edilizia e urbanistica. Dunque, è sempre meglio informarsi presso un esperto e mettersi subito in regola. Ma vendere casa da privati o con l’agenzia è possibile nel caso specifico? Scopriamo di più.

Vendere una casa senza agibilità

Spesso le abitazioni costruite prima del 2003 vengono vendute senza certificato di agibilità. L’acquirente deve essere consapevole della situazione e accettare l’immobile così com’è. La mancanza del certificato influisce sul valore economico dell’immobile e deve essere menzionata nel preliminare di acquisto. Vediamo quindi cosa succede nella vendita immobiliare di una casa senza agibilità.

Quindi, il mancato rilascio del certificato non preclude la commerciabilità dell’immobile, ma ne limita l’utilizzo. Se l’omissione della mancanza del certificato nel preliminare viene scoperta, l’acquirente può richiedere una riduzione del prezzo di vendita o la risoluzione del contratto e la restituzione del doppio della caparra.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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