Coppie di fatto non sposate in Italia: quali sono i diritti, i doveri e le differenze

Coppie di fatto non sposate in Italia: di quali diritti possono godere e quali doveri hanno verso il partner? Ecco cosa dice la legge.

La legge Cirinnà del 2016 ha segnato un importante cambiamento nel concetto di famiglia in Italia, stabilendo che questa non è esclusivamente fondata sul matrimonio, ma su una comunione di vita materiale e spirituale. Questa legge ha esteso gran parte dei diritti riconosciuti alle coppie sposate anche ai conviventi, noti come “coppie di fatto”.

Convivenza di fatto: definizione e formalizzazione

La definizione legale di convivenza di fatto è precisa: si tratta dell’unione stabile di due individui maggiorenni legati da profondi legami affettivi e da reciproca assistenza morale e materiale. È fondamentale notare che, affinché questa forma di convivenza sia riconosciuta, le persone coinvolte non devono essere legate da vincoli di parentela, affinità, adozione, matrimonio o unione civile.

La procedura di formalizzazione di questa convivenza richiede la compilazione di un’autocertificazione in carta libera, la quale deve essere successivamente presentata al Comune di residenza. Questo documento deve attestare in maniera chiara e dettagliata la convivenza presso lo stesso indirizzo. Una volta ricevuta l’autocertificazione, il Comune dovrà prima effettuare gli accertamenti necessari, poi procederà al rilascio del certificato di residenza e stato di famiglia, ufficializzando così giuridicamente l’unione e concedendo ai conviventi i diritti e i doveri previsti dalla legge Cirinnà.

Questo processo è essenziale per garantire che la convivenza di fatto sia riconosciuta dalle autorità competenti e che i conviventi possano godere pienamente dei benefici giuridici e sociali derivanti da questa forma di unione.

I diritti e i doveri della convivenza di fatto

La convivenza di fatto, quando viene formalizzata, attribuisce una serie di diritti e doveri significativi, tra cui:

  • diritti in caso di malattia o ricovero: possibilità di far visita al partner in carcere o diritto reciproco di visita, assistenza e accesso alle informazioni personali in caso di malattia o ricovero del convivente

  • nominazione come rappresentante legale: facoltà di nominare il convivente come rappresentante legale in caso di incapacità di intendere e volere, decisioni sulla salute o donazione di organi

  • tutela dei minori: il convivente può essere nominato tutore, curatore o amministratore di sostegno in caso di incapacità del partner

  • abitazione comune: diritto del convivente superstite di rimanere nella casa comune per un periodo di tempo dopo la morte del proprietario

  • partecipazione alla gestione dell’impresa familiare: diritto di partecipare alla gestione e agli utili dell’impresa familiare del partner

  • diritto agli alimenti in caso di cessazione: diritto di ricevere gli alimenti dall’ex convivente in caso di cessazione della convivenza, se in stato di bisogno.

Differenze tra convivenza e coppie di fatto

La legge Cirinnà ha stabilito che per ottenere il riconoscimento ufficiale da parte dello Stato e godere dei diritti sopra menzionati, le coppie devono formalizzare la loro convivenza presso il Comune. Tuttavia, esistono coppie che convivono senza desiderare questa formalizzazione e, in alcuni casi specifici, hanno comunque dei diritti. Queste coppie, sebbene siano considerate coppie di fatto, non godono a pieno della stessa tutela legale accordata alle coppie formalizzate.

La legge Cirinnà ha rivoluzionato la concezione tradizionale della famiglia in Italia, estendendo i diritti coniugali anche alle coppie di fatto. La convivenza di fatto è ora una forma di unione che merita tutela e riconoscimento. Tuttavia, è importante notare che la scelta di non formalizzare la convivenza può comportare una minore tutela legale, differenziando le coppie che vivono insieme senza il riconoscimento ufficiale dallo Stato.

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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