Donazione denaro senza notaio: i 5 casi previsti dalla legge

Vuoi regalare dei soldi a tuo figlio ma non sai se hai l’obbligo di andare dal notaio per sottoscrivere l’atto di donazione? Scopriamo cosa dice la legge.

Capita spesso di scegliere come regalo di compleanno, battesimo o matrimonio di optare per la donazione di denaro. In questo modo si evita di dover affrontare la scelta di un dono che potrebbe non essere gradito ai festeggiati.

Dinnanzi a tale scelta, il donatore si domanda: qual è l’importo massimo che posso donare per evitare le spese notarili? Scopriamolo insieme.

È possibile fare una donazione di denaro senza il notaio

La legge sostiene che è sempre necessario procedere tramite il notaio se si vuole effettuare una donazione di denaro di rilievo. Si tratta di donazioni che apportano una miglioria delle condizioni economiche del ricevente. Si pensi ad esempio a un padre che dona 2milioni di euro a suo figlio. È palese che questa cifra possa cambiare lo stile di vita del figlio.

Al contrario, si può agire in modo autonomo, senza ricorrere quindi al notaio, se si vuole regalare una cifra di basso valore. Si tratta quindi del caso in cui, ad esempio, un nonno regala 50 euro al nipote. Questi soldi, infatti, non cambieranno lo stile di vita condotto dal nipote.

Prima di procedere con una donazione di denaro, bisogna analizzare la situazione e agire nel rispetto di due discipline di rilievo:

  1. Fiscale, bisogna mantenere buoni rapporti con l’Agenzia delle Entrate pagando le tasse e dimostrando con la condotta di non aver tentato di porre in atto un’evasione fiscale;
  2. Civile, concerne i rapporti con altri soggetti privati, potrebbe trattarsi di parenti come i fratelli, che sono interessati allo stesso bene e che, in futuro, potrebbero impugnare la donazione.

Regole per effettuare una donazione nel rispetto del fisco

Per evitare l’insorgere di problemi con il fisco, bisogna informarsi se si è obbligati a pagare le tasse per una data azione. La legge, infatti, prevede l’imposta sulle donazioni che viene applicata sul trasferimento di qualunque bene, di natura immobile come una casa, oppure di natura mobile come la donazione di denaro.

Esistono casi, però, in cui l’imposta sulle donazioni non dev’essere pagata. È il caso delle franchigie molto elevate che assicurano l’esenzione totale nella fase di trasferimento di beni e di denaro tra persone, come padre e figlio, con legami di parentela.

I 5 casi previsti dalla legge: costi d’imposta sulle donazioni

Chiariamo subito che il pagamento dell’imposta sulle donazioni spetta al beneficiario. Quindi se il padre dona 2milioni di euro al figlio spetta a quest’ultimo a pagare. Vediamo ora quali sono le spese previste dalla legge:

  1. coniuge e parenti in linea retta, si tratta in primis di genitori, figli, genitori, discendenti e ascendenti. In questi casi è prevista un’imposta sulla donazione pari al 4% da applicare solo su valori superiori a 1 milione di euro. Pertanto se il padre dona 100mila euro al figlio, il beneficiario non deve dichiararlo al fisco visto che, come stabilito dalla legge, non deve pagare l’imposta sulla donazione;
  2. fratelli e sorelle, l’imposta sulla donazione pari al 6% si applica solo sui beni che hanno un valore superiore a 100mila euro;
  3. altri parenti, affini in linea retta, fino al 4° grado oppure fino al 3° se affini in linea collaterale fino al 3° grado, si applica il 6% senza franchigia;
  4. per gli altri soggetti si applica l’8%. Anche in questo caso non si applica la franchigia;
  5. persona portatrice di handicap grave, in tal caso l’imposta si applica su valori superiori a 1.500.000,00 euro senza, però, tenere in considerazione il grado di parentela.

Qual è la forma corretta da utilizzare per richiedere la donazione di denaro

La legge impone un secondo obbligo sulla donazione di denaro:

“Il soggetto che regala soldi, dai 3.000 euro in su, ha l’obbligo di inviarlo tramite strumenti tracciabili come l’assegno non trasferibile oppure il bonifico bancario. Inoltre, è tenuto a puntualizzare la dicitura di «donazione», di «regalia» o «aiuto economico» sulla causale del bonifico.”

Dunque, nella circostanza appena descritta è vietato l’uso di denaro contante. In ogni caso è sempre importante sapere quanti soldi si possono regalare ai propri figli.

Al contrario, se il soggetto vuole donare meno di 3.000 euro può tranquillamente consegnarli in contanti.

Quando è necessaria la presenza del notaio

In caso di donazione di denaro, ci riferiamo a beni di modico valore, non è necessaria la presenza del notaio. Pertanto il contratto è comunque valido, purché sia avvenuta la consegna del bene, in questo caso il denaro, oggetto della donazione. Per definire il modico valore del bene, infatti, si prendono in considerazione due fattori:

  • l’effettivo valore del bene che il titolare intende donare;
  • la situazione economica del soggetto che ha deciso di effettuare la donazione.
Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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