Una delle caratteristiche del testamento è la sua modificabilità o revocabilità. Il testatore, pertanto, può sempre cambiare idea modificando le sue ultime volontà o, addirittura, annullando quanto aveva precedentemente scritto.
Il testamento è l’atto con il quale il testatore indica le sue ultime volontà e lascia i propri beni agli eredi.
Se il testore può modificare o annullare l’atto in qualsiasi momento, gli eredi possono modificare il testamento? Possono incidere su quanto scritto? Se sì in che modo?
Nel testo andremo ad analizzare la questione, spesso portata alla ribalta dagli eredi non pienamente soddisfatti delle volontà testamentarie.
Quando si può modificare o annullare un testamento
Con il testamento, il testatore lascia per iscritto le sue ultime volontà decidendo la sorte del patrimonio dopo la sua morte.
Si sa bene che alla morte di una persona, il patrimonio economico mobiliare e immobiliare, così come i suoi debiti, gli sopravvivono.
Non bisogna pensare che una volta redatto il testamento diventa automaticamente definitivo. Per legge, infatti, il testatore può modificarlo anche diverse volte così come può annullarlo. Ciò vuol dire che il testamento è revocabile, a prescindere dalla forma testamentaria scelta.
Il testamento ha molte altre caratteristiche: è unilaterale, unipersonale, personalissimo e formale. Spieghiamo cosa significano questi termini:
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Ѐ uniformale in quanto si forma con la volontà del testatore, ovvero di una sola persona;
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Ѐ uniformale perché nello stesso atto non possono essere contenuti altri testamenti;
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Ѐ personalissimo in quanto non è ammessa la delega ad un terzo e neppure la rappresentanza;
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Ѐ formale, in quanto la sua redazione deve rispettare le forme prescritte dalla legge.
Come abbiamo già anticipato, il testamento può essere modificato e annullato in qualsiasi momento dal suo autore. La modifica, in ogni caso, avviene annullando il precedente atto. Comunque, il testamento più recente revoca direttamente e implicitamente l’atto precedente.
Gli eredi possono modificare il testamento?
Non di rado gli eredi non sono soddisfatti delle volontà testamentarie di un defunto. Vorrebbero, pertanto, modificare il documento. Ѐ possibile? Assolutamente no.
Gli eredi non possono modificare l’atto, in quanto il documento è modificabile e annullabile solo dal testatore. Ciò vuol dire che una volta deceduto il testatore, il testamento diventa irrevocabile oltre che immodificabile. Se ci pensate bene, sarebbe poco logica la possibilità per gli eredi di modificare il testamento. Così facendo avrebbero sempre la possibilità di attribuirsi tutti i beni desiderati. Poc’anzi, abbiamo elencato le caratteristiche del testamento e, tra di esse, figura anche la natura “personalissimo”, ciò vuol dire che si tratta di un documento che deve assolutamente essere redatto solo dal testatore senza l’intromissione di nessun altra volontà. Abbiamo chiarito, quindi, che gli eredi non possono modificare o annullare l’atto.
Tuttavia, hanno sempre la possibilità di incidere sul documento. In che modo? Gli eredi possono sempre decidere di impugnare il testamento. Ci possono essere molti e diversi motivi per impugnare un testamento. Per esempio, può essere impugnato quando lede le quote di legittima. Possiamo prendere come esempio situazioni in cui un figlio o un coniuge vengono lasciati fuori dall’eredità. Ma anche quando ad un figlio viene lasciata una quota maggiore rispetto all’altro. Si pensi anche ad altre circostanze. L’impugnazione può avvenire anche quando ci sono le prove che il defunto sia stato plagiato quando ha redatto l’atto oppure che, in quel momento, non era in grado di intendere e di volere. Le motivazioni, comunque, possono essere diverse.
Impugnando il testamento, gli eredi possono in un certo qual modo modificarlo – sempre che abbiano ragione e che persistano tutte le condizioni affinché l’impugnazione sia valida.
C’è, infine, un altro modo per cambiare il testamento: gli eredi possono rinunciare all’eredità. In questo modo, la quota destinata all’erede rinunciatario deve essere ripartita tra gli altri eredi. Pertanto, se un figlio rinuncia all’eredità, la quota può andare al nipote del defunto, anche se l’atto non prevedeva una sostituzione di questo tipo. Ricordiamo, infatti, che la legge stabilisce che all’erede che rinuncia all’eredità possono subentrare i suoi discendenti.
Come abbiamo visto, per concludere il testo, gli eredi non possono in nessuna maniera modificare il testamento. Abbiamo spiegato, infatti, che solo il testatore può apportare modifiche o annullare quanto scritto in precedenza. Una volta deceduto il testatore, l’atto diventa per legge automaticamente irrevocabile e immodificabile. Gli eredi, però, possono svolgere alcune azioni, come l’impugnazione e la rinuncia dell’atto, che comportano comunque alcune modifiche alle volontà testamentarie del defunto. Ricordiamo, infine, che per impugnare il testamento, a seconda delle circostanze, bisogna rispettare i termini stabiliti dalla legge.