Le associazioni segrete, come la massoneria, sono legali? Ecco un approfondimento

Che cosa è la massoneria, cosa ne pensano la Costituzione e la Corte Costituzionale, quando la sua attività è legale e quando sanzionata penalmente.

Il termine massoneria evoca immagini di personaggi mascherati che in luoghi sconosciuti e bui compiono rituali di iniziazione e in qualche modo tengono in mano le redini del mondo. Organizzazioni di questo tipo sono sempre esistite nel corso dei secoli ed ancora oggi ci sono, spesso convivendo senza alcun problema con persone del tutto rispettabili che hanno in pubblico una vita tranquilla e ordinata.

In realtà nonostante l’aurea di mistero che avvolge questo tipo di organizzazione e nonostante il fatto che spesso abbiano dei poteri piuttosto forti, non si tratta necessariamente di qualcosa di losco e proibito. Chi era adulto nei primi anni ’80 ha probabilmente in mente il modello della loggia P2: una organizzazione segreta che aveva come obiettivo la destabilizzazione e il condizionamento, con vari mezzi, dello Stato. Ma una associazione solo per il fatto di tenere i propri componenti riservati, non ha per forza obiettivi illeciti, e come tali da condannare. Niente vieta di fare in modo discreto e legale tutto quello che possiamo fare anche in pubblico.

La massoneria è una associazione

Per capire se la massoneria sia legale dobbiamo capire di che cosa si tratti. Si tratta di un gruppo di persone che si riuniscono per perseguire uno scopo comune, che può essere sia quello di ottenere dei vantaggi di tipo economico, che quello di perseguire degli scopi di tipo filantropico, di mutuo aiuto o di volontariato.

Questo tipo di ente, tutelato anche dalla Costituzione è uno dei mezzi più diffusi che vengono utilizzati per raggiungere scopi tra i più vari e non è necessariamente illegale per il solo fatto di mantenere i suoi componenti, o anche la sua stessa esistenza e i suoi scopi segreti, ma lo diventa se per esempio è la base per commettere delle truffe.

La Costituzione tutela anche la massoneria

I nostri padri costituenti hanno scelto di dare ampia libertà ai cittadini nel loro diritto di riunirsi e di perseguire degli scopi comuni. L’articolo 18 della Costituzione dice che:

“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per tutti gli scopi che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono vietate le associazioni segrete, e quelle che perseguono anche indirettamente scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.”

La carta costituzionale ci dice che non solo riunirsi è consentito, ma che è anche un diritto, cioè qualcosa che ci spetta e che deve essere difeso dalla legge contro le eventuali ingerenze. Si spinge poi oltre dicendo che non necessita di alcun tipo di autorizzazione. Non siamo quindi tenuti ad informare nessuno oltre ai diretti interessati quindi, anche la massoneria che per sua natura è segreta è del tutto legale.

Unico limite sembra essere quello di non avere come scopo quello di perseguire scopi oppure di compiere azioni punite dalle norme penali. Il secondo comma della norma però pone un paletto facendo riferimento al divieto delle società segrete. Quindi, si è liberi di fare quello che si vuole, ma solo in pubblico?

Quando la massoneria è illegale

Il disposto della Costituzione, giustificato al momento della sua redazione dal particolare momento storico in cui è nata, è stato integrato nel 1982 con una norma che pur mantenendo l’impianto iniziale con una certa diffidenza verso tutto quello che si tiene nascosto, ha specificato quale sia la segretezza cattiva, che vada non solo vietata ma anche punita penalmente. L’articolo 1 della legge numero 17 del 1982 stabilisce che:

“Si considerano vietate ai sensi della Costituzione le associazioni che anche all’interno di gruppi palesi occultando la loro esistenza, o tenendo segrete finalità e attività sociali o nascondendo i soci perseguono attività dirette ad interferire sull’attività pubblica.”

Leggendo la norma ne deriva che la massoneria non è mai illecita per il solo fatto di esistere. Lo è solo se utilizza la propria segretezza come mezzo per interferire con il regolare svolgimento dell’attività degli organi costituzionali, di una pubblica amministrazione oppure sull’erogazione di servizi pubblici essenziali. A questo va aggiungo che è confermato il divieto di perseguire fini di tipo politico attraverso organizzazioni di carattere militare.

Partecipare ad associazioni di questo tipo comporta la reclusione fino a due anni e l’interdizione dai pubblici uffici per un anno. Pene più che raddoppiate per i promotori che sono sanzionati con carcere fino a cinque anni e divieto di accostare al settore pubblico per cinque anni.

Corte Costituzionale e massoneria

Anche al Corte Costituzionale è stata chiamata ad occuparsi di associazioni e degli scopi che perseguono. In particolare, con la sentenza numero 243 del 2001 con la quale ha dichiarato illegittimo l’articolo 271 del Codice Penale che puniva le associazioni antinazionali ha ribadito che se non è illecito penale che il singolo faccia qualcosa, sempre che non trascenda nella violenza anche psicologica o in altri comportamenti che ledano beni costituzionalmente protetti, non lo è neppure se fatto da una associazione.

In definitiva la massoneria non è mai illegale per il solo fatto di tenere riservati soci e scopi, lo può diventare se quello che avviene al suo interno o gli effetti di quelli atti sarebbero puniti anche se commessi dal singolo e in modo del tutto palese.

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