Nuovo decreto, Draghi ha già deciso: ecco chi chiuderà!

La decisione di Draghi sul nuovo decreto presto in arrivo, sarà in grado di sconvolgere numerosi cittadini italiani.

Puntualmente, nei periodi iniziali di ogni anno solare, il premier di turno deve fornire tutte le informazioni necessari inerenti al nuovo decreto in vigore. In questo caso, la figura di Mario Draghi dovrà dunque fare del suo meglio, per far sì che il clima “fumoso” della situazione attuale si possa quantomeno sbiadire leggermente. Il contesto attualmente in corso, effettivamente, non è affatto rassicurante in termini di fonti a disposizione e relativa affidabilità.

Tuttavia, gli ultimi giorni prima del provvedimento definitivo presto in vigore, potrebbero rivelarsi determinanti per far sì che si abbia un quadro maggiormente ampio a propria disposizione. Infatti, nel documento presto in arrivo verranno elencate tutte quelle attività per le quali l’accesso non prevederà alcuna richiesta di tampone negativo.

Specificare l’imminente presenza di un’informazione simile, è molto importante. Questo, in quanto la questione relativa al Green Pass è stata spesso e volentieri piuttosto spinosa, creando dei dibattiti che spesso e volentieri hanno avuto modo di sfociare in molteplici episodi di violenza, verbale e non. Il sito de Il Giorno, a tal proposito, evidenzia come ci sia un altro dibattito piuttosto acceso a cui porre fine. Citando quanto segue:

Rimangono però dei punti su cui trovare una quadra, ma anche questa volta non manca il braccio di ferro tra rigoristi e aperturisti. 

Questo, a dimostrazione di come non si abbia ancora un quadro completo di ciò che sta accadendo. Tuttavia, un punto di vista più chiaro lo si può avere prestando la propria attenzione ad un video pubblicato dal canale Youtube di Tele Italia il cui autore si è espresso in maniera impeccabile sull’argomento.

Nuovo decreto, quando arriverà?

Il nuovo decreto, tra le tematiche più salienti dell’ultimo periodo, avrà a sua disposizione un ampio spazio dedicato anche alle tematiche del Green Pass e della quarantena. Entrambe queste tematiche, sono infatti piuttosto risolutorie nei confronti di coloro che ancora oggi mostrano evidenti dubbi a riguardo.

La firma in questione, stando a quanto riporta il sito di Qui Finanza, ha visto il coinvolgimento di tre ministeri appartenenti a degli ambiti differenti. Nello specifico, infatti, abbiamo i seguenti elementi a disposizione: la salute, la giustizia, la pubblica amministrazione e lo sviluppo economico. Entrambi questi ambiti, in effetti, sono oggi più che mai ricorrenti e frequenti in qualsiasi tipo di dibattito legato alla situazione attualmente in continua espansione.

I pareri maggiormente contrastanti, riguardavano il fatto che il Green pass si dovesse estendere anche ad altri ambiti. La maggior parte degli organi coinvolti, infatti, ha sottolineato come effettivamente il Green Pass debba essere presentato solamente in caso di urgenza. Per esempio nelle farmacie, oppure nelle caserme, così come anche nei supermercati.

 Tuttavia, il Ministero dello Sviluppo Economico si è espresso in merito ad una sorta di estensione di richiesta. Dunque, facendo sì che il Green Pass venisse appunto richiesto anche al di fuori dell’ambito di urgenza. Maggiori sviluppi riguardanti l’applicazione di questo provvedimento esteso a livello generale, potrebbero arrivare nel giro di pochi giorni.

Nuovo decreto, chi chiuderà alle 18?

Il periodo delle chiusure alle 18, fortunatamente, nel nuovo decreto presto in arrivo sembra non essere stato minimamente preso in considerazione. Questo, in quanto attualmente è una misura del tutto non necessaria. Inoltre, con la disposizione di una campagna vaccinale efficace così come della relativa erogazione del Green Pass, questo provvedimento sarebbe a dir poco punitivo.

Nel prossimo paragrafo, a questo proposito, verrà sottolineato in maniera molto più specifica questo aspetto. Sottoporre l’intera popolazione a delle limitazioni, per via di alcune scelte effettuate da una minoranza, sarebbe appunto un comportamento poco etico nei confronti di coloro che hanno deciso di optare per la partecipazione alla campagna vaccinale attualmente in corso.

Dulcis in fundo, l’ipotesi delle chiusure anticipate resterà almeno per il momento un lontano e remoto ricordo. Ricordo che alcuni cittadini gradirebbero rimuovere totalmente dalla loro memoria, essendo stato un periodo di forte incertezza e di desolazione perenne. 

Probabilmente, è anche per questa motivazione che le note chiusure anticipate alle 18:00 del pomeriggio non sono state prese in considerazione nei nuovi provvedimenti in arrivo. Purtroppo, la salute dei cittadini spesso e volentieri è stata messa in disparte al netto di provvedimenti alle volte un po’ troppo severi. 

Quantomeno per quel che concerne la situazione in corso. Fortunatamente, i documenti ufficiali sembrano confermare questa tesi, come vedremo nel corso del prossimo paragrafo. Infatti, uno dei metodi più efficaci per potersi accertare circa la veridicità di una fonte, è quella di constatare la sua ufficialità. Oppure, constatare se questa prende indirettamente spunto da una comunicazione ufficiale.

Nuovo decreto, Draghi ha deciso: chi dovrà chiudere?

La decisione del premier Mario Draghi prevista per il nuovo decreto, sembrerebbe essere in grado di cambiare le carte in tavola in maniera particolarmente determinante. 

Come è stato detto nel corso dello scorso paragrafo, infatti, pare che delle chiusure fortemente limitative come quelle che si sono viste nel periodo precedente, non verranno minimamente prese in considerazione. Ad affermarlo, stando a quanto riporta il sito ufficiale del governo italiano, è proprio il ministro Brunetta, che dichiara ufficialmente quanto segue:

Non bisogna rischiare il lockdown «per colpa dei no vax» dice il ministro Brunetta. In caso di cambi di colore «chi non è vaccinato potrà essere escluso da alcune attività sociali».

Alla base di queste dichiarazioni, effettivamente, sembrerebbe esserci un ragionamento di natura logica e allo stesso tempo economica. Infatti, grazie a quella che è la campagna vaccinale attualmente in evoluzione, il benessere economico del Paese sta pian piano tornando a quella che sembrerebbe essere la normalità. Ad andare bene, naturalmente, è anche il ciclo vaccinale che riguarda ad oggi milioni di cittadini presenti in Italia. Di conseguenza ricorrere a delle chiusure per via di una scelta compiuta da una lieve minoranza, sarebbe un provvedimento deleterio e di conseguenza insensato al fronte della situazione attuale. 

Ad abbracciare questa ipotesi, facendo riferimento a quanto viene riportato dalla fonte menzionata, sembrerebbe essere anche lo stesso premier Draghi. Il suo comportamento, viene definito dai colleghi come “fortemente deciso”, più che cauto.

Ed effettivamente, questa definizione non è sbagliata. L’idea di base è quella di introdurre un Green Pass esclusivo, facendo sì che l’impegno a cui hanno avuto modo di ricorrere alcuni cittadini, non venga vanificato dalle scelte di pochi eletti.

Per concludere, all’orizzonte prossimo non si è attualmente in grado di scorgere alcuna chiusura fortunatamente.

Nuovo decreto per i positivi, cosa prevede?

Per coloro che sono risultati positivi al Covid-19, il nuovo decreto prevede delle modalità piuttosto differenti da quanto adottato in precedenza. A fornire maggiori delucidazioni in tal senso, è il sito del Corriere, con un articolo dettagliato e ben approfondito a riguardo. Il sito in questione, infatti, evidenzia come allo stesso tempo alcune procedure siano rimaste invariate.

Coloro che sono infatti risultati positivi al virus, dovranno affrontare una quarantena dalla durata minima di circa 10 giorni. Naturalmente, il periodo in questione compierà la sua decorrenza alla manifestazione dei sintomi. Di conseguenza, scaduto questo breve periodo di isolamento restrittivo, si dovrà effettuare un tampone antigenico per verificare l’eventuale scomparsa o permanenza della positività precedentemente in essere.

Coloro che invece non manifestano alcun tipo di sintomo dovranno sottoporsi alla quarantena solamente nel caso in cui il ciclo vaccinale primario non sia completo. Lo stesso discorso avrà ovviamente la medesima valenza anche per la terza dose. Tuttavia, il periodo di decorrenza scatterà nel momento in cui l’esito del tampone sarà risultato positivo, anche perché in assenza di sintomi non sarà possibile affidarsi ad altri tipi di parametri.

Per coloro che invece sono in possesso della terza dose, la durata di isolamento sarà sottoposta per circa una settimana dal tampone positivo. Ciò che rimarrà invariato a livello generale, dunque, a prescindere da qualsiasi casistica, sarà il doversi sottoporre ad un tampone antigenico alla scadenza del periodo di quarantena.

Nuovo decreto, cosa fare per chi deve viaggiare?

Una delle domande più frequenti riguardanti il nuovo decreto, viene posta dalla categoria dei viaggiatori. Una categorie che spesso e volentieri ha dovuto sopportare il peso della pandemia in maniera massiccia, per forza di cose. La tematica del viaggio, inoltre, è stata spesso e volentieri sottovalutata in maniera piuttosto indecorosa, a detta di alcuni.

A fare ulteriore chiarezza in merito, tuttavia, risulta essere ancora una volta il sito ufficiale del governo. Questa volta facendo riferimento al Ministero della Salute, che è l’organo principale che si occupa di certe tematiche. All’interno di questo sito, infatti, saranno contenute delle informazioni riguardanti, per esempio, la questione sugli ingressi in Africa.

Ingressi che prevedono a loro volta la cessazione di alcune misure restrittive a seconda di alcuni Stati. Tanto per citarne alcuni, ecco quelli che sono stati riportati nel sito menzionato:

  • Sudafrica
  • Botswana
  • Zimbawe
  • Malawi
  • Mozambico
  • Namibia

Gli Stati in questione, dunque, non porranno alcun vincolo a coloro che sono stati residenti in quei territori e faranno a breve rientro in Italia. Ad averlo emanato in via del tutto ufficiale, è stato il ministro Speranza in un documento firmato in tempi recenti. Il resto, è ovviamente contenuto all’interno del sito citato in maniera maggiormente approfondita.

Andrea Marras
Andrea Marras
SEO Copywriter, classe 1998.Ho 22 anni, un diploma presso l'Istituto Magistrale Baudi di Vesme Iglesias, e una passione per il SEO Copywriting. In passato, mi sono occupato dell'ottimizzazione di articoli di stampo sportivo per conto di testate web quali Termometro Politico e Calcio d'Angolo. Ho studiato il mondo dei social e dell'editoria online con grande impegno e dedizione, sperando che questa possa divenire la mia professione principale. Nel frattempo, oltre alle collaborazioni con varie testate di riferimento, curo anche un progetto di personal branding su LinkedIn.Il mio motto è? Chi lotta può perdere
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