Pagamenti tracciabili: quali sono e a cosa fare attenzione

Molto spesso è necessario che alcuni pagamenti siano tracciabili, per poter accedere a determinate agevolazione. Ecco quali sono.

Molto spesso negli ultimi anni si è parlato di pagamenti tracciabili, soprattutto in relazione alla richiesta di accesso a bonus, sostegni fiscali o detrazioni di diverso tipo.

I governi negli ultimi anni fanno particolare attenzione alla questione del tracciamento dei pagamenti, per consentire una maggiore trasparenza fiscale e migliorare il rapporto tra cittadini e fisco.

In quest’ottica per esempio è necessario che i pagamenti siano tracciabili per poter accedere a importanti sostegni, come il superbonus 110%. Ma quali pagamenti possono essere considerati tracciabili? Ecco una panoramica.

Quali sono i pagamenti tracciabili

Secondo la definizione, i pagamenti tracciabili sono tutti quelli per cui è possibile tracciare i movimenti di denaro, ovvero è possibile tracciare tutti i passaggi di un determinato tipo di acquisto.

In questo modo è anche possibile verificare che effettivamente questi pagamenti sono avvenuti: pensiamo ad esempio al pagamento tramite contanti. Nulla rileva di fatto che una specifica persona abbia effettivamente pagato per un servizio o bene specifico.

I pagamenti tracciabili sono quindi tutti quelli che lasciano un segno distintivo con cui documentare l’avvenuto pagamento e tutte le informazioni importanti ad esso correlate.

Il bonifico, bancario o postale, è sicuramente uno dei mezzi più sicuri quando si parla di pagamenti tracciabili. Si tratta infatti di un’operazione che viene registrata dalla banca, e a cui il proprietario del conto può risalire in qualsiasi momento.

Un pagamento tracciabile di questo tipo è una prova inconfutabile che dimostra che una persona specifica abbia versato del denaro per acquistare un bene o un servizio. Oltre a presentare il nome del soggetto pagante, e l’importo, il bonifico contiene altre informazioni altrettanto utili.

Si parla ad esempio della data certa, ovvero del momento preciso in cui è avvenuto il pagamento, o di altre informazioni come il destinatario del pagamento e le motivazioni, ovvero la causale del bonifico.

In qualsiasi momento è possibile verificare un bonifico avvenuto, e questa operazione può essere fatta dal soggetto che ha pagato anche per dimostrare che il versamento è avvenuto correttamente.

Nel caso in cui si chiede accesso ad uno specifico bonus, come quelli per l’edilizia, è molto importante specificare bene la causale, ovvero includere l’informazione relativa al motivo del pagamento. In assenza di questa causale, non si può dire con sicurezza che il versamento è avvenuto per quel preciso scopo.

Un bonifico può essere fatto allo sportello oppure tramite applicazione, home banking. Hanno la stessa valenza e sono entrambi tracciabili.

Tutti gli strumenti bancari corrispondono a pagamenti tracciabili?

Quando si utilizzano carte di pagamento, come il bancomat, si può dire che il pagamento è tracciabile? La carta di credito o di debito sono in tutto e per tutto strumenti di pagamento tracciabile, validi come il bonifico bancario.

Non bisogna preoccuparsi quindi in questi casi: l’operazione viene comunque gestita dalla banca, per cui si tratta di un pagamento tracciabile. Lo stesso accade nel caso di una carta prepagata, anche se non fa riferimento ad un conto corrente.

In ogni caso è possibile risalire al proprietario della carta e alla lista dei movimenti, per cui anche questo utilizzo è considerato valido per i pagamenti tracciabili.

Tutti gli strumenti emessi dalle banche quindi possono essere considerati come pagamenti tracciabili: pensiamo anche all’utilizzo di un assegno. Anche in questo caso viene espresso chiaramente il soggetto che sta effettuando il pagamento, la causale e il beneficiario, oltre all’importo dovuto.

Se bisogna dimostrare che un pagamento è stato fatto, è sempre possibile richiedere alla banca l’accesso all’estratto conto e comprovare così il versamento. Questa operazione può essere svolta per esempio in caso di controlli specifici del fisco.

Sull’assegno bancario però bisogna fare attenzione: viene considerato come un pagamento tracciabile solamente se non è trasferibile ad un altro soggetto.

Infine, se si decide di pagare in contanti un servizio o un prodotto, il pagamento non è tracciabile, perché appunto non lascia tracce o informazioni specifiche che riportano i dati di chi ha pagato, quando è stato fatto il pagamento, beneficiario e causale.

In diversi casi è necessario fare attenzione a pagare alcune somme con pagamenti tracciabili, per poterli poi dimostrare in un secondo tempo: pensiamo ad esempio all’acquisto di una casa, oppure al pagamento dei lavori svolti chiedendo l’accesso ad un bonus per l’edilizia, oppure il pagamento della retta della scuola nel caso di bonus asilo nido.

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