Cosa accade quando le spese condominiali vengono pagate in ritardo

Per un motivo o per un altro, il condomino fa ritardo a pagare le spese condominiali. Cosa accade? Rischia sanzioni? Quali sono le conseguenze?

Può capitare, per un motivo o per un altro, di pagare in ritardo la rata condominiale. Una dimenticanza, una momentanea difficoltà economica possono portare il condomino a non pagare in tempo la rata.

In casi come questi, ci si potrebbe domandare quali sono i rischi che si corrono: sanzioni, interessi, more e così via.

Ebbene, come per quasi tutte le questioni legate al condominio, anche per le conseguenze del ritardo di pagamento della rata, bisogna rifarsi al regolamento condominiale.

Spieghiamo, quindi, cosa succede quando un condomino paga in ritardo la spese condominiali.

Cosa succede quando le spese condominiali si pagano in ritardo

Potrebbero essere molti i motivi che portano un condomino a pagare le spese condominiali in ritardo. Tra le cause più ricorrenti del ritardo c’è sicuramente il fattore dimenticanza o momentanee difficoltà economiche.

Non bisogna preoccuparsi. Per legge non sono previste penali oppure interessi da versare. Bisogna, però, preoccuparsi del regolamento condominiale. Eventuali sanzioni e interessi possono essere introdotti nei singoli regolamenti dei condomini. Abbiamo detto che eventuali sanzioni possono essere applicati solo se previsti esplicitamente dal regolamento condominiale. Ciò vuol dire che l’applicazione è relativa e può cambiare in base ai singoli regolamenti.

Quali potrebbero essere le sanzioni applicate? In genere, si opta per la sospensione dei servizi, ma solo quando non creano danno agli altri condomini. Un’altra soluzione prevista spesso è il pagamento di more.

Ovviamente, tutte le sanzioni inserite nei regolamenti condominiali devono essere approvate dall’assemblea con voto unanime. Ciò vuol dire che basta un solo voto contrario e l’applicazione delle sanzioni in caso di inadempienza non potrà essere inserita all’interno del regolamento condominiale.

Ritardo pagamento delle spese condominiali: cos’è il decreto ingiuntivo

Cosa succede quando un condomino è in ritardo con i pagamenti? In casi come questi, l’amministratore di condominio avvia tutte le azioni necessarie per recuperare le rati mancanti.

Il primo passo è il sollecito di pagamento, inviato al condomino tramite una raccomandata. Nel sollecito, l’amministratore invita al condominio moroso a saldare le rate non pagate entro un limite di tempo di quindici giorni.

Il secondo passo, qualora il sollecito non produca l’effetto desiderato, è l’invio di una lettera di diffida e, poi, il decreto ingiuntivo. Parliamo del decreto ingiuntivo. Quando i solleciti non vanno a buon fine e non sono, quindi, sufficienti a recuperare le spese non pagate, allora l’amministratore di condominio può agire per vie legali, chiedendo al giudice un decreto ingiuntivo entro centottanta giorni dalla chiusura del bilancio.

Cosa deve fare allora il condomino moroso? Ci sono solo due possibili alternative. La prima è saldare le rate. La seconda è cedere un bene di proprietà che copra le spese, ma entro quaranta giorni.

Ci sono, poi, casi molto più estremi, in cui il mancato pagamento delle spese si protrae per un lungo periodo di tempo, allora si può avviare una procedura di pignoramento.

Quanto tempo ha il condominio per recuperare le spese arretrate non pagate? Bisogna fare una distinzione tra le spese ordinarie e straordinarie. Per quanto riguarda le spese ordinarie di gestione, il condominio può recuperarle entro cinque anni. Quando si tratta di spese straordinarie, il condominio può recuperarle entro dieci anni.

Spese condominiali non pagate: devono pagarle gli altri condomini?

Le rate condominiali si pagano entro le scadenze fissate dall’amministratore di condominio, che possono essere mensili, trimestrali o annuali. Ogni condominio ha le sue regole, ma ciò non toglie che le rate condominiali devono essere sempre pagate.

Ma cosa accade quando le spese non vengono pagate? Devono pagare le rate gli altri condomini? Le risposte non sono univoche e variano in base ai casi. Prendiamo come esempio un condomino inquilino. Se l’inadempiente è l’inquilino, allora le rate dovrà pagarle il proprietario dell’immobile in affitto, solo se nel contratto di locazione non è inserita la clausola che le rate di condominio deve pagarle l’inquilino. Al contrario, se nel contratto di locazione è inserita la clausola che le rate deve pagarle l’inquilino, in caso di inadempienza, il proprietario non è tenuto a saldare il debito.

Caso contrario per un proprietario moroso. In questo caso, potrebbero subentrare nel pagamento delle rate mancanti gli altri condomini. Ciò non accade sempre e ci sono molti modi per non pagare i debiti altrui in condominio.

Capita spesso che un condomino non paga le spese e queste vengono ripartite tra gli altri. Tuttavia, questa soluzione non è automatica. L’assemblea condominiale deve deliberare all’unanimità l’istituzione del cosiddetto fondo morosi. Abbiamo detto che il voto deve essere unanime e, quindi, è sufficiente un solo voto contrario per non approvare l’istituzione del fondo.

Il fondo morosi è una soluzione non molto gradita, proprio perché gli altri condomini si troverebbero a dover pagare anche un extra per l’inadempienza altrui. Pertanto, gli altri condomini devono pagare le spese dei morosi solo quando è l’assemblea condominiale ad aver deliberato all’unanimità l’adozione di una soluzione di questo tipo.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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