Diverse cause possono portare un condomino a non pagare in tempo le rate condominiali: una semplice dimenticanza o un momentaneo problema economico. Non pagando le rate, però, si matura un debito nei confronti del condominio.
Cosa si deve temere? Innanzitutto, è bene sapere che ci sono alcune conseguenze. L’amministratore di condominio può agire legalmente contro il condomino moroso.
Soprattutto i condomini che hanno difficoltà economiche e non hanno la possibilità di pagare in tempo le rate, si domandano quanto tempo hanno per pagare le spese condominiali. Insomma, esiste un termine di tolleranza prima di ricevere una lettere di diffida da parte dell’amministratore?
Nel testo andremo a spiegare come vengono approvate le spese condominiali, a cosa servono e come funziona la procedura di riscossione delle stesse. Solo dopo aver toccato questi aspetti, funzionali al problema che ci siamo posti, spiegheremo quanto tempo c’è per pagare le spese condominiali.
Cosa sono le spese condominiali e quando devono essere pagate
Ogni anno, durante l’assemblea ordinaria, viene approvato il bilancio: quello consuntivo e quello preventivo. L’amministratore di condominio in carica, infatti, è tenuto a presentare il bilancio consuntivo e il piano di riparto delle spese.
A cosa servono le spese condominiali? Si tratta di un onere relativo alla gestione e alla manutenzione ordinaria delle parti comuni del condominio. In questo caso, sono compresi i costi di gestione, il pagamento delle utenze, l’assicurazione e il compenso dell’amministratore, la pulizia delle scale, dove previsto anche un fondo cassa per spese impreviste e così via.
Ci sono, inoltre, anche le spese straordinarie, ovvero quelle prive di carattere di periodicità e riguardano appunto, interventi straordinari, come quelli di ristrutturazione.
Quando devono essere pagate le spese condominiali? Le rate possono avere cadenza mensile, trimestrale e, in alcuni casi, anche annuale, sulla base delle esigenze del condominio. Tuttavia, ogni regolamento è a se stante e potrebbe prevedere tempi e metodi di pagamento differenti.
Fatta questa premessa, andiamo a vedere quanto tempo ha il condomino per pagare le rate condominiali.
Entro quanto tempo si devono pagare le spese condominiali
Tutti i condomini sono tenuti a pagare regolarmente le rispettive quote condominiali. Non sempre, però, per un motivo o per un altro si rispettano le scadenze.
Quanto tempo c’è a disposizione per pagare le rate? Non è previsto, per legge, un termini preciso. C’è, però, un termine massimo, ovvero quello che coincide con la prescrizione. Cos’è la prescrizione? Con il termine prescrizione si indica il periodo oltre il quale il creditore perde il diritto a riscuotere le somme che gli sono dovute. In relazione ai debiti condominiali possono essere trascorsi un massimo di cinque anni.
Pertanto, per calcolare i cinque anni è sufficiente prendere come data di riferimento quella della delibera assembleare con la quale è stato approvato il rendiconto.
Al contrario, però, non esiste un termine minimo. Il debito matura dal momento in cui l’assemblea approva il bilancio. In pratica, infatti, il debito si rinnova annualmente, ogni qual volta viene approvato il bilancio presentato dall’amministratore.
Proprio per non gravare troppo sulle finanze dei condomini, le spese vengono generalmente ripartite in rate mensili, bimestrali, trimestrali e, con meno frequenze, in un’unica soluzione annuale.
Il regolamento di condominio può prevedere il pagamento rateale delle spese, con cadenze specifiche che vengono stabilite di volta in volta. Tuttavia, qualora il regolamento condominiale non preveda la divisione rateale delle spese, allora i condomini potrebbero essere tenuti a pagare subito le rispettive quote non appena viene approvato il bilancio in assemblea.
Cosa accade se i condomini non pagano le rate
Innanzitutto, dobbiamo ricordare che l’amministratore di condominio non è tenuto a ricordare di volta in volta la scadenza delle rate. Pertanto, l’amministratore, in caso di ritardo, può inviare, in via bonaria, una mail oppure una semplice lettera, nella quale ricorda al condominio moroso di pagare le rate arretrate.
Successivamente, se il tentativo non va a buon fine invia direttamente una lettera di diffida e, se questo tentativo fallisce, può depositare un decreto ingiuntivo.
Entro sessanta giorni dall’emissione, il decreto viene notificato al condomino moroso, intimandogli di pagare subito le rate arretrate.
Dobbiamo fare alcune precisazioni. Quanti giorni ci sono per pagare le rate se viene notificato un decreto ingiuntivo?
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Se il decreto è provvisoriamente esecutivo, allora si deve pagare immediatamente;
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Se il decreto è stato emesso senza che prima fossero approvati il bilancio e il piano di riparto, si deve pagare entro quaranta giorni.
Dobbiamo anche dire che il debitore ha qualche giorno a disposizione per pagare dopo la notifica del decreto ingiuntivo, anche se provvisoriamente esecutivo.
L’ultimo atto, qualora anche il decreto ingiuntivo fallisca, è il pignoramento dei beni.