Il tema della privacy negli ultimi giorni è divenuto scottante. Dopo il blocco di chatGPT insorgono molti dubbi nei cittadini. Tra questi ne emerge in particolare uno: l’installazione delle telecamere necessita di permessi speciali? Oppure il privato è libero di procedere autonomamente senza dar conto a nessuno? E ancora, ci sono dei limiti di legge – a tutela della privacy – che bisogna conoscere? Ecco cosa dice il Garante della privacy in Italia.
Telecamere di videosorveglianza per i privati
L’installazione di telecamere a uso privato è sempre più frequente. Lo scopo dei cittadini è quello di tutelare la propria sicurezza. Infatti, è grazie alla videosorveglianza che è possibile controllare movimenti sospetti intorno alla propria casa. In questo modo, si cerca di evitare – oppure se non è possibile – di registrare i casi di furti.
La registrazione può essere utile, in tal caso, a rivelare l’identità del ladro. Le videocamere professionali hanno, infatti, un’elevata risoluzione che rende chiare anche le immagini notturne. Tra i kit di sicurezza più utilizzati emergono:
- 1.
videocamere in modalità wireless;
- 2.
impianti professionali;
- 3.
videocamere fai da te che includono una memoria su cloud.
- 4.
videocamere filari.
Si tenga presente che, le telecamere vendute a basso costo, spesso, non godono di una buona risoluzione notturna. Pertanto, il consiglio è quello di rivolgersi a dei professionisti del settore che possano consigliare il kit più adatto alle proprie esigenze. Tra i più validi, infatti, ci sono gli impianti professionali e le videocamere filari. Quelli fai da te o con il wireless, invece, rischiano di non funzionare qualora ci sia un guasto oppure la carenza di segnale di internet.
I limiti di legge che il privato deve rispettare
Ricordiamo il caso di un cittadino che aveva presentato un esposto completo delle registrazioni fatte dalle sue telecamere di sicurezza. Il reato si era consumato su una via pubblica e per questa ragione la Polizia municipale aveva interpellato il Garante della Privacy. L’intenzione era quella di avere delle delucidazioni sul caso in esame:
- 1.
il codice della privacy era stato rispettato?
- 2.
il privato cittadino aveva gestito le videocamere in modo irregolare?
Dopo una scrupolosa analisi dei fatti il Garante della Privacy era giunto a una conclusione:
Qualora l’installazione delle telecamere – da parte di persone fisiche – ha solo fini personali, gli obblighi previsti dal codice non trovano applicazione finché i dati, in loro possesso, non vengono diffusi. (parere del Garante della privacy del 7 marzo 2017, n. 113990).
I permessi necessari per l’installazione delle telecamere
Chiarito il punto di vista della normativa, si ricordi che l’uso delle telecamere non può essere proiettata alla registrazione di aree pubbliche. Il cittadino pertanto è tenuto a oscurare la visuale che riprende un dato luogo pubblico e garantire la tutela della privacy. Se non lo fa rischia delle sanzioni piuttosto elevate.
Nonostante i limiti di legge siano alquanto severi, il cittadino non deve richiedere nessun permesso per l’installazione della videosorveglianza. Inoltre, per esso non si impone l’obbligo di applicare un cartello che informa circa la presenza di telecamere, né si pongono limiti di tempo per la conservazione delle registrazioni.