Affittare la casa di proprietà e andare a vivere in affitto conviene? Ecco pro e contro

Affittare la propria casa di proprietà e trasferirsi a vivere in un'altra abitazione in affitto: ecco quando conviene. Pro e contro della soluzione.

Ci sono casi nei quali anche quando si possiede una casa di proprietà per una serie di situazioni della vita si prende in considerazione l’ipotesi di dare in affitto la propria casa di proprietà.

Abitazione che magari in quel frangente non ci soddisfa più o non è più funzionale alle nostre esigenze e si prende in considerazione l’ipotesi di andare a vivere in affitto in un’altra abitazione.

Affittare la casa di proprietà e andare a vivere in affitto in quali casi può essere una soluzione conveniente? Quali sono i pro e i contro di questa situazione. Analizziamoli con l’ausilio degli esperti di immobiliare.it.

Andare a vivere in affitto in caso di lavori per migliorare l’immobile di proprietà

Di certo non è frequente il fatto di possedere una casa di proprietà e decidere di affittarla e andare a vivere in un’altra abitazione. Come quasi ogni scelta è una situazione che implica dei pro e dei contro. Vantaggi e svantaggi. Ci sono situazioni nelle quali sicuramente questa scelta conviene mentre altre nelle quali va di certo evitata. Vediamole.

La ricerca di Immobiliare.it, spiega che la scelta di un proprietario di casa può essere quella di andare a vivere in affitto per effettuare lavori sul proprio immobile di proprietà. In questa situazione ad esempio un immobile può venire ristrutturato anche magari usufruendo di agevolazioni fiscali e bonus esistenti che lo possano rendere anche più interessante e appetibile poi sul mercato immobiliare. Si può fare questo ragionamento in caso di edifici datati che possono avere un’esigenza di ammodernamento.

Una volta effettuata questa operazione, la persona che ha effettuato questo tipo di operazione può mettere in affitto l’appartamento in modo da avere un’entrata mensile importante fissa e costante.

Questa soluzione può essere applicata ad esempio quando questo immobile di proprietà presenta una situazione logistica che non è più adatta alle esigenze di quel nucleo familiare per svariate ragioni.

E allo stesso tempo non ci si vuole impegnare o non si hanno le possibilità economiche di fare un mutuo. Il tutto magari unendo la scelta al fatto di andare a vivere in una zona in cui il costo degli affitti è più basso.

Uno dei casi più frequenti di questa situazione è legato alla casa troppo lontana dalla sede di lavoro

Questa scelta di mettere in affitto un immobile di proprietà e andare a vivere in affitto deve avere delle condizioni esterne che di fatto obbligano a prendere questa decisione.

Tra queste sicuramente si può avere una situazione legata alla sede di lavoro. Chiaramente se l’abitazione di proprietà che si possiede è molto distante dal luogo di lavoro della persona si crea un problema.

Legato a lunghi tempi di spostamento dalla propria casa alla sede di lavoro e a costi che vanno alle stelle legati alla benzina necessaria per questi spostamenti. In questi casi si valuta ad esempio la possibilità di andare a vivere in una zona più vicina alla propria sede di lavoro.

Affittare casa di proprietà e trasferirsi in un nuovo appartamento: i vantaggi

Ci sono anche situazioni legate a cambiamenti nel nucleo familiare che portano a questa decisione. Ad esempio una casa può diventare troppo piccola per le esigenze di una famiglia.

Quando c’è la nascita di un figlio, o c’è un bambino o una bambina che sta crescendo in una casa si può presentare la necessità di avere una casa più grande.

Una situazione decisamente frequente è anche legata alla presenza di una persona anziana da accudire che si va ad aggiungere al nucleo familiare. In questi casi la scelta può essere quella di andare a vivere in affitto in una casa dalle dimensioni più adeguate in una zona in cui i canoni di locazione sono inferiori e allo stesso tempo si può incassare l’affitto nella casa di proprietà.

E ci può essere anche la situazione opposta: persone che si trovano a vivere in una casa dopo che i figli si sono trasferiti a vivere altrove. In questi casi l’abitazione viene ad essere troppo grande per le necessità presenti e quindi si può decidere di mettere in affitto la casa incassando ogni mese un’entrata fissa e andare a vivere in una abitazione più ridotta e più affine alle proprie esigenze.

Mantenere la casa di proprietà e andare a vivere in affitto: attenzione agli svantaggi

Fino a questo momento abbiamo parlato di una casistica di situazioni che possono portare ad andare a vivere in affitto mantenendo la casa di proprietà.

Ma attenzione anche agli svantaggi che vanno tenuti in ampia considerazione. Come spiegano gli esperti di immobiliare.it va sempre considerato che andare a vivere in affitto di fatto fa sì che a differenza di un mutuo si fa una spesa di fatto a fondo perduto. Ma non è tutto.

Trasferendo la residenza in un’altra abitazione, si “perdono i benefici sulla prima casa, quindi sia quelli sulle imposte pagate al momento della compravendita nel caso siano passati meno di 5 anni dall’acquisto, sia la detrazione degli interessi sul mutuo nel caso questo sia ancora in essere”.

Infine sull’immobile di proprietà si dovrà pagare l’Imu, in quanto esso diviene seconda casa.

LEGGI ANCHE: Case in Lombardia: ecco dove costano di più

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