Come diventare economicamente indipendente: 4 consigli efficaci per iniziare subito

In Italia l'obiettivo si raggiunge in media a 40 anni. Una statistica da paura. Urge qualche consiglio su come diventare economicamente indipendente.

Il dato che stiamo per condividere ha del surreale: in Italia si diventa economicamente indipendente in media a 40 anni.

Una statistica che fa paura sicuramente ma che, al tempo stesso, è anche altamente scoraggiante. Come è possibile che a questa età, si debba ancora fare affidamento sull’aiuto dei genitori?

Urge qualche consiglio su come diventare economicamente indipendente.

Cosa significa essere indipendente economicamente

Non esiste indipendenza senza sofferenza e sacrificio. Chi pensa che essere indipendenti significa non avere mai problemi di tipo economico, è lontano dalla verità e dalla realtà dei fatti.

Non si diventa indipendenti solo quando si ha un reddito alto bensì nel momento in cui si è in grado di mantenersi da soli. In alcuni periodi, le cose fileranno lisce come l’olio, in altri si riuscirà a malapena a pagare le bollette e a fare la spesa.

Ma proprio il fatto di farcela da soli, nonostante le mille difficoltà del caso, significa essere economicamente indipendente.

Quando si è economicamente indipendenti

Proprio in virtù del dato condiviso in apertura dell’articolo, è scioccante rendersi conto che in un Paese come l’Italia, emblema di eccellenze e primati da più punti di vista, non si diventa indipendenti, da un punto di vista economico, se non intorno ai 40 anni.

Se ne deduce che prima di questa soglia di età, per vivere è necessario continuare a chiedere soldi ai genitori, per il proprio sostentamento.

Certo, la precarietà del lavoro in Italia non aiuta, né la difficoltà di trovare un’occupazione stabile e in regola: ma è possibile che spesso non si tratti di una questione di mentalità, che ci spinge a rimanere “ancorati” al nido e a non fare il grande salto?

Come diventare economicamente indipendente: 4 consigli efficaci

Come si raggiunge l’indipendenza economica, dunque? Ecco alcuni consigli da seguire alla lettera, per staccarsi il prima possibile dai genitori e conquistare la libertà.

Il vero segreto sta nella “pianificazione”. Tutti sono in grado di vivere sereni e contenti, con tanto denaro a disposizione. Ma i comuni mortali devono far quadrare i conti ogni mese, tra l’altro stringendo la cinghia in alcuni periodi, più che in altri.

L’altro strumento indispensabile, oltre alla pianificazione, è il risparmio. Ecco come raggiungere l’obiettivo.

Trovare una fonte di reddito

E insomma, è proprio questo il punto più difficile da realizzare, staranno pensando in molti. Spesso però, la difficoltà principale deriva dal fatto che si cerca è alla ricerca del lavoro “perfetto”, quello in linea con i propri studi, ben pagato, in regola e via di seguito.

Si tratta di un diritto sacrosanto, che sia chiaro. Ma imparare a fare qualche lavoretto già mentre si studia all’Università, permette di entrare nella dinamica del mondo del lavoro, per non ritrovarsi a 30 anni troppo spaesati e immaturi (e le aziende se ne accorgono, anche questo aspetto si valuta nei colloqui di selezione del personale).

Tra l’altro, più si fa esperienza, più si conosce gente e si creano contatti utili al fine del passaparola.

Diversificare le entrate

All’inizio non può essere immediato ma il consiglio è di cercare sempre, nel corso della vita, di diversificare le entrate.

Cosa significa? Moltiplicare le opportunità.

Creare una rendita passiva o automatica, ad esempio percepire un canone di locazione, avviare un blog da monetizzare, cercare il modo di investire in maniera intelligente i propri risparmi, arrotondare seriamente lo stipendio.

Insomma, fare in modo di avere un buon paracadute a portata di mano, in tempi di magra.

Minimizzare i debiti

Cercare di guadagnare una cifra congrua per andare a vivere da soli è importante ma altrettanto basilare è cercare di ridurre le spese (e indebitarsi il meno possibile). Ben evidentemente, per diventare indipendenti da un punto di vista economico, è necessario fare qualche sacrificio.

Soprattutto all’inizio, quando c’è un affitto da pagare, qualche mobile o piccolo elettrodomestico da acquistare, bisogna essere pronti a rinunciare a qualche uscita o alla shopping mensile.

Nel giro di pochi mesi, la casa sarà a posto, le bollette pagate, sarà possibile capire qual è il budget mensile necessario per la spesa alimentare e allora si sarà pronti per lo step successivo.

Fare un bilancio spese/entrate

Ecco, questo passaggio è alla base della sostenibilità della propria indipendenza economica. Ovviamente, occorre qualche mese per avere chiaro il quadro della situazione (quanto spendo ogni mese al supermercato? Quanto pago di bollette? Quanto mi costa la macchina?).

Il bilancio va fatto in vista dell’arrivo di ogni mese. Ferme restando le entrate a disposizione, bisogna fare un elenco delle spese mensili da affrontare. Al netto di affitto e bollette, c’è qualche scadenza supplementare a cui far fronte (ad esempio il pagamento della revisione per l’auto o dell’assicurazione?).

Ecco allora che sarà necessario fare un po’ di economia (svuotare congelatore e dispensa, riducendo gli acquisti al supermercato) oppure attingere ai risparmi.

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Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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