Conto corrente, ecco le Banche che hanno abbassato i costi e quelle che li hanno aumentati

Alcune Banche italiane hanno abbassato i costi sul conto corrente, mentre altri istituti li hanno alzati: quali sono le alternative più convenienti?

L’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE ha un impatto anche sul conto corrente degli italiani: i costi per il mantenimento dei risparmi in Banca sono in aumento nel 2023.

Nonostante questo, come ha evidenziato l’ultima analisi del Sole 24 Ore, alcune Banche hanno deciso di abbassare i costi sul conto corrente ai propri clienti.

Ecco quali sono le Banche che hanno ridotto i costi sul conto corrente e dove conviene depositare i propri risparmi per proteggerli dall’inflazione.

Conto corrente, alcune banche abbassano i costi

L’analisi del quotidiano economico ha analizzato le modifiche contrattuali sul conto corrente che le Banche hanno proposto ai propri clienti, arrivando a confrontare alcuni degli istituti più grandi, solidi e conosciuti nel nostro Paese.

Nonostante il trend al rialzo per i tassi di interesse e la lievitazione dei costi di gestione del conto corrente, alcune Banche italiane hanno deciso di ridurre i costi sul conto corrente, andando ad aumentare gli oneri di tenuta conto.

Ecco quali sono le Banche dove conviene depositare il proprio denaro e come sono cambiati i costi sui conti correnti degli italiani.

Quali Banche hanno ridotto i costi sul conto corrente?

Tra le Banche che hanno ridotto i costi di gestione del conto corrente ai propri clienti spicca l’iniziativa di Banca Sella, che dallo scorso ottobre 2022 ha azzerato la commissione di giacenza media per le imprese.

La stessa mossa è stata fatta anche da Bnl (sempre e solo per le imprese), a partire da agosto 2022. Tuttavia, dal mese scorso l’istituto ha aumentato i costi dei conti correnti a causa dell’inflazione. Situazione simile anche per Bpm: da un lato ha azzerato la commissione di gestione giacenze per le aziende, mentre dall’altro lato ha aumentato i costi per i conti correnti a causa dell’inflazione.

Segue il Banco di Desio, che ha deciso di ridurre gli oneri sui conti correnti andando ad eliminare – per esempio – la excess liquidity fee. Ma il quotidiano economico sottolinea anche l’aumento sui costi dei conti.

Bper, dopo l’aumento dei costi sui conti correnti e sulle carte a partire da gennaio scorso, ha deciso che – dal mese di maggio – i costi saranno ridotti per tutti i clienti che hanno subito gli effetti dei tassi negativi.

E gli altri istituti?

E ancora: Credit Agricole sta ancora valutando se ridurre i costi sui conti correnti dopo l’aumento legato all’inflazione dello scorso anno. Credem, invece, ha ripristinato le condizioni antecedenti l’aumento dei tassi di interesse, dopo aver comunque aumentato i costi sui conti correnti nel 2022.

Fineco e Intesa SanPaolo, invece, andranno a ridurre il canone mensile sui conti a partire dal mese di giugno 2023.

Unicredit ha ridotto il canone per fronteggiare l’aumento per i tassi negativi del periodo 2018-2021, ma ha anche aumentato i costi per l’inflazione.

Infine, tra gli istituti che non hanno abbassato – ma nemmeno alzato – i costi sui conti correnti ci sono: Banca Etica, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Sondrio e Sparkasse.

Poste Italiane azzera l’aumento sul canone per il conto corrente

E chi invece ha deciso di tenere i soldi in Posta? Anche Poste Italiane ha deciso di ridurre le spese per i propri clienti.

Il Gruppo Poste ha azzerato l’aumento di due euro sul canone del conto corrente che era stato introdotto la scorsa estate per far fronte ai tassi negativi. Nonostante questo, poco dopo sono stati aumentati i costi sul conto corrente per fronteggiare l’inflazione.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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