Dove conviene fare benzina: i distributori e le città dove il pieno costa meno

I prezzi del carburante continuano ad aumentare, ma ci sono dei distributori e delle città dove il pieno costa meno. Ecco dove conviene fare benzina

Tolto lo sconto delle accise, tutti speravano in un aumento contenuto del prezzo della benzina.

Se prima della soppressione dello sconto la benzina era attorno a 1,65 euro (media nazionale), oggi dovrebbe essere attorno ai 1,83 euro. Uso il condizionale perché non è andata così.

Numerevoli sono le segnalazioni di pompe di benzina, distribuzioni e zone urbane dove la benzina al self è arrivata addirittura a 2 euro al litro, ben 20 centesimi in più rispetto a quanto previsto.

Una manovra speculativa, sospetta il Governo Meloni, la stessa che già un anno prima teorizzata l’allora ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani con l’esplosione del prezzo dei carburanti a marzo 2022.

In attesa di un ulteriore supporto da parte del Governo, conviene ora più che mai trovare il luogo giusto dove fare benzina, e pagare un pieno carburante il meno possibile.

Dove conviene fare benzina: il distributore più conveniente

Negli ultimi giorni il prezzo medio nazionale ha continuato ad aumentare sensibilmente. Ad oggi questi sono i prezzi medi per benzina e diesel, al self e al servito:

  • 1,821 euro al litro per la benzina al self,

  • 1,965 euro al litro per la benzina al servito,

  • 1,879 euro al litro per il diesel al self,

  • 2,023 euro al litro per il diesel al servito.

All’interno di questa media, quelli più convenienti rimangono i distributori no logo, o meglio conosciuti come pompe bianche. Stando al Quotidiano Energia, il prezzo medio loro è sui 1,819 per il self.

Altrimenti, per i distributori ufficiali, l’attuale prezzo medio al self è il seguente (dati fabiodisconzi.com):

  • ENI, 1,827 euro al litro,

  • ESSO, 1,899 euro al litro,

  • Q8, 1,817 euro al litro,

Ricordiamo che si tratta di prezzi medi, e che possono risentire di sensibili differenze a seconda del proprio posizionamente, tra una città e l’altra, tra l’essere in una superstrada come nell’autostrada.

Dove trovo la benzina meno cara: le città dove il pieno costa meno

Fin dall’inizio dell’anno, molti automobilisti che vivono vicino ai confini nazionali hanno sfruttato l’occasione per passare la “frontiera” e fare il pieno in un paese dove, tra accise e costi ridotti, paga molto fare il pieno.

È il caso delle regioni del Nord, quali Lombardia, Friuli e Piemonte, che possono godere del confine col Canton Ticino (Svizzera), Brennero (Austria), o direttamente con Slovenia e Croazia.

Purtroppo negli ultimi giorni i paesi confinanti stanno valutando di limitare questa furberia, per cui in futuro bisognerà guardare alle proprie città. E per fortuna i casi non mancano.

Ad esempio, a Como e Provincia, nella zona di Cantù, la benzina costa 1,73 euro, e il gasolio a 1,81 euro al self. Nella provincia di Varese si va dall’1.73 euro della IP di Bardello per la benzina all’1.81 euro al Carrefour di Gavirate per il diesel.

A Sondrio, in zona Castione, si va dai 1,77 euro della benzina agli 1,83 euro del diesel. Addirittura a Livigno, nella Valtellina, grazie all’avvicinanza coi confini elvetici e all’essere zona “franca” (le accise non si applicano), il prezzo medio è intorno a 1,40 euro al litro per il gasolio e 1,35 euro per la benzina.

Nel resto d’Italia, sono menzione speciale alcuni distributori a Roma, dove arrivano anche a 1,669 euro e 1,738 euro per benzina e diesel, o a Bari, con 1,699 euro e 1,767 euro. Addirittura nella provincia di BAT (Barletta-Andria-Trani) arriva a 1,499 euro e 1,599 euro!

Leggi anche: Benzina e Diesel in aumento: come cambiano i prezzi da gennaio

Quando scenderà il prezzo della benzina

Difficile stabilire ad oggi quando ci sarà l’abbassamento del prezzo della benzina. Se fosse tutto ciò dipendente dalle scelte governative, o addirittura dal mercato degli idrocarburi, il prezzo sarebbe decisamente più basso rispetto ad oggi.

Attualmente il Governo Meloni sta valutando tutte le misure più adeguate per garantire ai più bisognosi un costo ridotto per il proprio pieno carburante (da qui la decisione di sospendere lo sconto su una tassa che coinvolgeva tutti, abbienti e non abbienti, e senza rapporto di progressività).

Ma con l’attuale disponibilità finanziaria dello Stato, sarà difficile fare un’inversione a U e proporre uno sconto come quello da poco sospeso.

Lo stesso Governo sospetta una manovra speculativa ai danni dei consumatori, visto che le quotazioni internazionali sono al ribasso da giorno (il petrolio è a 74 dollari al barile, il valore più basso da settembre 2022), e i prezzi sono in aumento.

E non solo nelle strade urbane o extraurbane, anche in autostrada i prezzi sono fuori misura, con una media nazionale attorno ai 1,912-1,963 euro per benzina e gasolio al self, e 2,171-2,223 euro per entrambi al servito. Con punte anche di 2,5 euro, segnala la Codacons.

E tutto con un peso fiscale di 0,728-0,617 euro rispettivamente nel litro di benzina e gasolio. Si teme un aumento sul pieno di 8,9 euro, per un totale di 214 euro in più a fine anno solo per il carburante, se il Governo non interverrà in tempi brevissimi.

Leggi anche: Aumento prezzo della benzina? Ecco le app per vedere dove cosa meno

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