Dopo il terremoto economico causato dal crollo di SVG e dalla crisi di Credit Suisse, il mercato finanziario è altamente instabile e rischioso. Investire in titoli di Stato potrebbe non essere la soluzione più conveniente, ma nemmeno lasciare i soldi sul conto corrente (con l’inflazione all’8%).
Per i prossimi mesi la scelta più conveniente è parcheggiare i propri soldi – sfruttando il libretto postale o il conto deposito – in modo da investirli successivamente, quando le acque si saranno calmate.
Ma quanto si guadagna con i libretti postali e i conti deposito? Quali sono i rendimenti e come scegliere l’alternativa migliore: ecco una guida per principianti.
Libretto postale o conto deposito: quale scegliere?
Dopo la crisi delle banche e l’instabilità finanziaria dei mercati italiani ed europei, sono moltissimi gli italiani che sono alla ricerca di nuove soluzioni per mettere al riparo i propri risparmi in attesa di un miglioramento dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli di Stato.
Come investire per proteggersi dall’inflazione? Le scelte sono parecchie, ma le alternative più convenienti – nel panorama economico attuale – sono due:
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il libretto postale, sfruttando la nuova offerta Supersmart di Poste Italiane;
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il conto deposito, da sempre uno strumento di risparmio molto apprezzato.
Supponiamo che un risparmiatore o correntista abbia a disposizione 30.000 euro da “parcheggiare” per averli pronti in caso di miglioramento dei tassi di interesse sui titoli di Stato: dove può metterli per farli fruttare?
Seppur in misura moderata, i guadagni dei libretti postali e dei conti deposito sono migliori rispetto a quelli sul conto corrente.
Libretto postale vs conto deposito: quanto si guadagna?
Quanto si guadagna con il libretto postale e con il conto deposito?
Facciamo un semplice esempio per valutare e confrontare i rendimenti di questi due strumenti di risparmio, utilissimi in questo particolare periodo.
Con l’offerta Supersmart Premium di Poste Italiane si possono ottenere rendimenti all’1,5% lordo annuo sul libretto postale, per tutti i nuovi versamenti, con un vincolo di 180 giorni (ovvero sei mesi).
Considerando un investimento pari a 30.000 euro sul libretto postale con questa offerta, il guadagno ammonterebbe a 164 euro. Quanto conviene?
Confrontiamo questa soglia con il rendimento dei migliori conti deposito attuali con vincolo a 6 mesi, sempre valutando un investimento di 30.000 euro.
Con il miglior tasso di interesse attuale sul conto deposito – offerto da Banca Mediolanum -, il guadagno sarebbe pari a 417 euro. Anche il conto deposito Twist di Banca Valsabbina – alle stesse condizioni di cui sopra – presenta un guadagno interessante, pari a 316 euro.
Libretto, conto deposito o Buoni fruttiferi postali: quale conviene?
E se volessimo inserire nel confronto anche il rendimento dei buoni fruttiferi postali, che cosa cambierebbe?
In primis, il periodo di tempo in cui lasciare fermo il denaro sarebbe più elevato: nel nostro esempio, anziché 180 giorni, consideriamo un arco temporale di 4 anni.
Considerando i titoli con i rendimenti più alti, fino al 3% lordo annuo dopo 4 anni (Buono Soluzione Eredità), se investo 30.000 euro in buoni fruttiferi postali possono ottenere un guadagno pari a 3.600 euro al termine della sottoscrizione.
Alternativa ideale al libretto e al conto deposito
Come possiamo notare, l’alternativa più conveniente per investire il proprio denaro nei prossimi 6 mesi sono i conti deposito, che garantiscono un guadagno maggiore rispetto al libretto postale, seppur discreto.
Se invece abbiamo a disposizione un periodo più lungo, i buoni fruttiferi postali permettono di ottenere un guadagno maggiore.
Un’altra soluzione ideale in un panorama incerto come quello attuale è scegliere degli investimenti alternativi a basso costo e basso rischio.
Per esempio, i Buoni Ordinari del Tesoro oppure le obbligazioni con durata pari a 5/6 mesi. Ma come sempre, la migliore soluzione è diversificare il portafoglio, avendo consapevolezza dei rischi che si possono correre.
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