Il mercato immobiliare è in calo: perché si acquistano meno case e previsioni per il 2023

Anche se il fatturato cresce, meno persone sono intenzionate a comprare casa. Tra i motivi il clima di incertezza e i tassi in rialzo.

La prima casa è da sempre una priorità assoluta per i risparmiatori italiani che, anche durante i periodi di cresi, non rinunciano ad investire nel mattone. Tuttavia negli ultimi mesi si è registrato un calo nel mercato immobiliare, più accentuato in alcune parti dello Stivale.

Come mai? Per comprenderne il perché bisogna prendere in considerazione diversi fattori: l’aumento del costo delle materie prime, la frenata sui bonus edilizi, l’inflazione e la stretta sui mutui deliberata dalla BCE.

Ecco lo scenario attuale e cosa potrebbe mutare nel corso dell’anno.

Il fatturato immobiliare totale è in crescita

Secondo Abitare Co., nel 2022 il mercato immobiliare delle otto principali città metropolitane ha registrato una crescita del 3%, rispetto al 2021, nelle compravendite totali, che includono cioè le case nuove e quelle usate, per un totale di circa 119.000 transazioni.

Il fatturato immobiliare totale è cresciuto del 12,7%, raggiungendo i 42,9 miliardi di euro, spinto soprattutto dal costante aumento dei prezzi di vendita. Roma è la città con il valore totale più alto (15,8 miliardi di euro), mentre Milano ha registrato una crescita del fatturato del 37,2%.

Acquisto di case nuove: ecco perché è in calo

Nonostante la crescita del fatturato complessivo, per quanto riguarda le nuove abitazioni, si è verificato un leggero calo nel mercato del 1,5%, con Milano che ha subito una diminuzione del 12,2%. La diminuzione delle compravendite e dell’offerta sono attribuibili principalmente ai ritardi causati dalla pandemia, dall’aumento dei costi delle materie prime e dal rallentamento delle forniture di questi materiali. I ritardi hanno portato di conseguenza anche ad uno slittamento nella conclusione dei lavori, allungando così anche i tempi di vendita.  

Per quanto riguarda il mercato delle nuove abitazioni nelle principali città italiane, l’offerta di nuove case è diminuita del 6% rispetto al 2021, con Milano che ha subito una diminuzione del 12,3%. Le uniche due città con un’offerta superiore al 6,9%,sono Milano (14,4%) e Roma (9,7%).

Tra le principali città che hanno registrato una diminuzione delle compravendite di nuove abitazioni, troviamo Milano (-12,2%), Firenze (-11,8%) e Napoli (-9,9%). Bologna è invece la città con la crescita maggiore (+5,2%).

Nonostante la diminuzione delle vendite, i prezzi medi delle case nuove sono aumentati in tutte le principali città analizzate (+4,9% rispetto al 2019), raggiungendo un valore medio generale di 4.475 euro al metro quadrato. Milano e Bologna sono le città con l’aumento maggiore, rispettivamente del +11,9% e +8,4%. Milano si avvicina ai 7.000 euro al metro quadrato, seguita da Roma (5.300 euro al metro quadrato) e Firenze (5.100 euro al metro quadrato).

Le tipologie di casa più cercate in Italia nel 2022

Nel 2022, la domanda di acquisto di immobili è cambiata rispetto alla metratura degli appartamenti venduti. Le famiglie, dopo i periodi di lockdown, hanno mostrato un desiderio di abitare in ambienti più ampi, preferibilmente con la possibilità di avere una stanza in più per lavorare da casa. Tuttavia, nel 2022 si è registrato un cambio di rotta a causa dell’aumento dei prezzi di vendita delle case, prezzi che tuttavia dal 2023 potrebbero scendere, e le abitazioni, in particolar modo i quadrilocali o le soluzioni ancora più ampie, sono calate del 6% e del 3%. Il trilocale ha invece guadagnato sei punti percentuali rispetto all’anno precedente, e anche i bilocali e i monolocali sono in crescita.

Se andiamo a guardare le percentuali di vendita degli appartamenti, sulla base delle loro dimensioni, notiamo che il 12% delle vendite riguarda i monolocali, il 42% i bilocali, il 27% i trilocali, l’11% i quadrilocali e l’8% le case con più di 4 locali.

Nel corso del 2022, come già illustrato in precedenza, sono state registrate tempistiche più lunghe per la vendita di abitazioni nuove, con una media di quasi quattro mesi. Il record del numero più alto di giorni necessari per vendere è stato raggiunto a Palermo, con 155 giorni, seguita da Genova, Torino (con 125 giorni) e Roma (123 giorni).

Nonostante i fattori di rischio visti in precedenza, l’investimento immobiliare contro l’inflazione rimane un porto sicuro. L’acquisto degli immobili è infatti ancora oggi uno degli investimenti più solidi.

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