Tassi dei mutui fino al 4,67%: perché sono in costante salita e non si fermano

I tassi dei mutui in continua salita: ecco perché salgono ancora, fino al 4,67%, e cosa succede nel contesto instabile attuale

Nell’agosto del 2023, i tassi dei mutui hanno subito un ulteriore incremento, raggiungendo il 4,67%. Questo aumento rappresenta una cattiva notizia per le famiglie che stanno cercando di acquistare una casa o che già hanno mutui in corso con un tasso variabile. Le implicazioni di questo incremento dei tassi sono significative e nel contesto economico attuale, potrebbero avere un impatto su molteplici aspetti finanziari e sociali.

Le principali cause dell’aumento

L’incremento dei tassi dei mutui è in gran parte attribuibile alla politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE), che ha preso misure restrittive per combattere l’inflazione e mantenere la stabilità finanziaria. Questo ha portato a un aumento dei tassi di interesse di riferimento, che a loro volta influenzano i tassi dei mutui. La BCE ha effettuato un rialzo dei tassi a settembre, e si prevede che ci saranno ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

L’impatto sulle famiglie, non solo sui mutui, ma anche i prestiti

Le famiglie indebitate che hanno mutui in corso o che stanno cercando di accedere a un mutuo per l’acquisto di una casa si trovano ora a dover affrontare rate mensili più elevate. Questo può rappresentare un onere significativo per il bilancio familiare, poiché le rate più elevate riducono la disponibilità di denaro per altre spese e investimenti. Le famiglie dovranno pianificare attentamente il loro budget e potrebbero dover rinviare o ridurre i loro progetti di acquisto di una casa.

Anche i tassi di interesse per il credito al consumo hanno subito un aumento, raggiungendo il 10,63%. Questo significa che i prestiti per acquisti non legati all’immobiliare, come auto, elettrodomestici o altre spese personali, diventano più costosi. Questo potrebbe influenzare le decisioni di spesa delle famiglie, poiché i costi del credito al consumo sono diventati più elevati.

Contrazione del mercato del credito

L’effetto cumulativo dell’incremento dei tassi di interesse è evidente nella contrazione del mercato del credito. I prestiti al settore privato sono diminuiti del 3,4% in 12 mesi, con cali dell’0,6% per i prestiti alle famiglie e del 6,2% per i prestiti alle società non finanziarie. Questa contrazione può avere conseguenze sull’economia nel suo complesso, poiché il credito è spesso un motore dell’attività economica.

I possibili aumenti futuri e le differenze regionali

Date le attuali tendenze e la politica della BCE, è probabile che i tassi di interesse possano subire ulteriori aumenti nei prossimi mesi. Questo mette ulteriormente a dura prova le famiglie e le imprese che dipendono dal credito per le loro attività.

Vi sono differenze regionali nei tassi di interesse dei mutui. Ad esempio, nel secondo trimestre del 2023, il tasso medio applicato alle famiglie sui nuovi mutui a tasso fisso per l’acquisto di abitazioni è risultato del 4,32%. Questi tassi variano leggermente da regione a regione, con il Nord-Est che registra il tasso più alto al 4,40% e il Centro con il tasso più basso al 4,27%.

I mutui a tasso variabile hanno tassi più elevati, con una media nazionale del 4,76%, rispetto al 4,32% dei mutui a tasso fisso. Anche in questo caso, vi sono differenze regionali, con il Nord-Ovest che ha il tasso più alto al 4,80% e il Sud con il tasso più basso al 4,66%.

L’inevitabile impatto sulle imprese

Anche le imprese risentono dell’incremento dei tassi, con tassi medi del 5,26% per i nuovi prestiti connessi a esigenze di investimento a livello nazionale. Questi tassi variano da regione a regione, con il Mezzogiorno che ha il tasso più alto al 5,98%, riflettendo la maggiore rischiosità dei prestiti alle imprese in questa regione.

L’incremento dei tassi dei mutui rappresenta una sfida significativa per le famiglie e le imprese italiane. La politica della BCE e le condizioni economiche globali hanno contribuito a questo aumento. È importante che le famiglie pianifichino attentamente il loro budget e che le imprese considerino il costo del finanziamento per i loro progetti di investimento. Inoltre, il monitoraggio costante della situazione economica e dei tassi di interesse diventa cruciale per prendere decisioni finanziarie informate.

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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