La fotografia dell’ISTAT sulla povertà in Italia ci lascia dei dati drammatici: sono 5,7 milioni le famiglie che si trovano in gravi difficoltà economiche, ovvero una persona su dieci fa fatica a vivere una vita dignitosa. Le condizioni economiche sono in peggioramento rispetto all’anno precedente anche nel Nord Italia, ma la situazione varia da Regione a Regione.
Scopriamo gli ultimi dati ISTAT sulla povertà in Italia e il divario tra Nord e Sud.
Qual è la situazione della povertà in Italia?
La povertà in Italia è lievemente peggiorata nell’ultimo anno: le famiglie che si trovano in gravi condizioni economiche sono passate dal 9,7% al 9,8%, per un totale di 5,7 milioni di persone. Mentre al Sud le condizioni economiche tendono al miglioramento, al Nord (a livello individuale) è stato registrato un peggioramento.
La condizione d povertà assoluta è più frequente tra le famiglie con 5 o più componenti, ad esempio quelle con 3 figli, e in generale tra quelle che hanno almeno un figlio minore, dove si registra questa condizione nel 12% dei casi.
Anche la presenza di stranieri è determinante nella definizione di questa condizione: infatti, nei nuclei composti solo da cittadini stranieri la povertà si registra nel 35,6% dei casi, mentre basta la presenza di un singolo straniero per portare il dato oltre il 30%.
Da sottolineare anche il livello rimanga stabile nelle famiglie con un lavoratore occupato, mentre sia in peggioramento nei nuclei con una persona occupata come dipendente.
La situazione tra Nord, Centro e Sud
Andando a sviscerare i dati a livello territoriale, notiamo come al Sud ci sia un miglioramento netto rispetto al picco del 2022, con la povertà familiare che scende al 10,3% (-0,4%) e quella individuale che raggiunge il 12,1% (-0,8%).
Al Centro e al Nord, invece, gli aumenti sono netti e pari a quasi mezzo punto percentuale: possiamo notare, però, che le famiglie povere sono meno al centro (6,8%) rispetto al nord (8%).
Considerando che molte città del Nord sono tra le più popolose, è proprio nel settentrione dell’Italia che troviamo il maggior numero di famiglie in condizioni di povertà economica: sono più di 27mila, contro gli 11mila al centro e i quasi 20mila al sud.
Quando si è considerati poveri in Italia?
L’ISTAT ha aggiornato le condizioni che permettono di identificare le persone considerate “povere” in Italia: in particolare, sono considerati in povertà gli individui con una spesa inferiore o pari ad una soglia minima, che corrisponde all’acquisto di un paniere di beni e servizi considerati essenziali per evitare gravi forme di esclusione sociale.
La soglia minima varia da Regione a Regione ed è definita da due fattori principali:
- 1.
abitare in un’area metropolitana con più o meno di 50mila abitanti;
- 2.
la composizione della famiglia stessa.
Quanto hanno speso le famiglie nell’ultimo anno?
L’ISTAT segnala che le famiglie italiane hanno speso di più nel 2023 rispetto all’anno precedente: nonostante l’aumento generale dei prezzi, sono stati spesi in media 2.728 euro al mese, ma questo non è bastato per restare al passo con l’inflazione.
I prezzi, infatti, sono cresciuti più velocemente rispetto agli acquisti delle famiglie: in termini reali (cioè tenendo conto dei prezzi), quindi, la spesa è scesa dell’1,8%.
Non è cambiata, infine, al disuguaglianza tra le famiglie ricche e povere.