Ecco quale può essere la prossima banca a fallire dopo Credit Suisse

Tiene banco in ambito finanziario il crac della Credit Suisse: ecco quale potrebbe essere la prossima banca colpita dalla crisi.

Il mondo bancario è sconvolto in queste ore dal caos che ha colpito la Credit Suisse, banca d’investimento e società di servizi finanziari con sede a Zurigo andata incontro negli ultimi giorni ad un’enorme perdita di liquidità dopo il crollo delle sue azioni in borsa che ha avuto luogo nella giornata di mercoledì. Con la crisi di una delle più grandi banche d’Europa, a preoccupare è anche l’ipotesi relativa al possibile fallimento di altre banche europee e non solo.

Le indicazioni dell’agenzia di rating S&P

Subito dopo il clamoroso tracollo, la Credit Suisse ha ricevuto dalla Banca Centrale Svizzera un prestito tampone di 54 miliardi di dollari, ma questa misura non è servita a rallentare i problemi: nonostante tale misura, la già precaria situazione relativa alla liquidità è andata incontro ad ulteriori complicazioni in questa giornata di venerdì.

Ad essere strettamente collegato alla situazione relativa alla Credit Suisse è anche il tracollo della Silicon Valley Bank, la sedicesima banca per dimensioni degli interi Stati Uniti andata incontro al fallimento soltanto qualche giorno prima. Un tonfo bancario che è stato considerato come il secondo più grande della storia americana e che continuerà quasi sicuramente ad avere gravi conseguenze anche sul prossimo futuro.

Di fronte ad una situazione finanziaria di tale gravità, l’attenzione torna sull’operato delle agenzie di rating, che hanno tra le proprie mansioni anche quella di valutare l’affidabilità di chiunque emetta titoli oltre alla tenuta delle stesse banche.

Tornando un momento alla Silicon Valley Bank, a finire sotto accusa è stato il ritardo con cui è arrivata la modifica delle valutazioni del caso da parte proprio delle agenzie di rating. Una di queste, la Standard&Poor’s (S&P), sembrerebbe ora invece aver già individuato la prossima banca che potrebbe andare incontro al fallimento.

Non solo Credit Suisse: la prossima banca che potrà fallire

Come indicato dalla S&P, agenzia di rating con sede negli Stati Uniti e tra le più importanti a livello mondiale insieme a Fitch Ratings e Moody’s, una banca che potrebbe seriamente rischiare di incorrere nello stesso destino della Silicon Valley Bank e della Credit Suisse potrebbe essere la First Republic.

Banca con sede a San Francisco, la First Republic potrebbe essere la nuova vittima della nuova attuale crisi finanziaria. Negli Stati Uniti sono già state prese in tal senso delle importanti misure nelle ultime ore: diverse banche americane, sotto la gestione delle autorità federali, hanno infatti già stanziato circa trenta miliardi di dollari a favore della First Republic Bank per evitare un nuovo collasso, ma ciò potrebbe non bastare.

La S&P ha già provveduto a tagliare il rating della First Republic da A- a BB+, mettendo la banca sotto osservazione con implicazioni negative (creditwatch negative). Per chi non lo sapesse, il livello BB+ è collegato strettamente al termine junk (spazzatura).

Riteniamo che il rischio di fuga dei depositi sia elevato, la base dei depositi è più concentrata rispetto alle altre grandi banche regionali americane e ciò comporta rischi maggiori nell’attuale contesto“, questa una nota pubblicata dalla stessa S&P.

L’agenzia ha poi proseguito: “La posizione di First Republic è più debole dopo gli eventi della scorsa settimana, riteniamo che la sua posizione risentirà della volatilità dei prezzi delle azioni e dell’attenzione dei media sulla volatilità dei depositi“.

La situazione delle altre banche americane ed europee

A Wall Street si teme seriamente un pericoloso effetto domino, con una crisi bancaria che se aggravata potrebbe arrivare a provocare una nuova recessione. Un’economia che ha già risentito nell’ultimo periodo della guerra in Ucraina potrebbe infatti essere ulteriormente colpita da alta inflazione e rialzo dei tassi.

Perdite consistenti, dopo quelle della First Republic, hanno già riguardato altre importanti banche come JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup, che hanno fatto registrare per ora perdite poco sotto il 5%.

L’attuale situazione, come chiarito ancora da S&P, sembrerebbe non riguardare per il momento da vicino le banche europee: “Sembra improbabile che le banche europee valutate abbiano un’esposizione diretta significativa alla Silicon Valley Bank“. La certezza di essere al riparo da possibili future crisi non può però essere garantita: “Il fallimento di Silicon Valley Bank ha scosso la fiducia, l’inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe richiedere una gestione attenta e pragmatica da parte delle autorità“.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate