Assegno di inclusione, ecco quando fare domanda per averlo: la data esatta

Da oggi, 18 dicembre, sarà possibile fare domanda per l'assegno di inclusione. Le istruzioni su quando e come inviare la richiesta all'INPS.

Nel 2024 arriva l’assegno di inclusione, anche detto Adi. Parliamo della misura che, assieme al Supporto formazione e lavoro sancisce la fine del Reddito di cittadinanza.

Il nuovo assegno sostituisce la misura pentastellata e, come affermato dalla ministra Calderone, “guarda al sostegno concreto delle persone più fragili puntando allo stesso tempo all’integrazione sociale e lavorativa”.

Le domande possono essere presentate già da dicembre. Questo con l’intenzione di velocizzare i tempi e permettere il pagamento già a fine gennaio. Nonostante l’entrata in vigore nel 2024, infatti, già oggi sarà possibile cominciare a presentare la domanda tramite il sito dell’INPS.

Vediamo, allora, tutto ciò che c’è da sapere per ottenere il pagamento già alla fine del prossimo mese e come si presenta la domanda.

Addio definitivo al RdC: ora si può chiedere l’assegno di inclusione

È arrivato il momento di dire definitivamente addio al Reddito di cittadinanza, la misura messa in campo dal Movimento 5 Stelle nel 2019.

Nel corso di quest’anno, infatti, il governo Meloni ha deciso di abbandonare la misura sostituendola con un altro tipo di sostegno. Anzi, due. Uno dedicato ai cosiddetti occupabili, chiamato Supporto formazione lavoro (Sfl) partito il 1° settembre 2023 che assicura ai beneficiari un importo di 350 euro al mese per 12 mesi.

Il secondo, invece, rivolto ai nuclei familiari in cui sono presenti minori, disabili, over 60 o persone in condizioni di svantaggio che avranno diritto a un importo massimo di 6.000 euro in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative.

Con l’attivazione del percorso sul sito dell’INPS per l’invio della domanda, si conclude così il processo di sostituzione del Reddito di cittadinanza.

Chi può fare domanda per l’assegno di inclusione

Come sappiamo, possono richiedere l’assegno di inclusione:

  • i nuclei familiari in cui sono presenti over 60, disabili o minori;

  • i nuclei familiari in cui sono presenti persone in condizione di svantaggio o inserite in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato;

  • soggetti inseriti in un percorso di protezione dalla violenza di genere.

Assegno di inclusione, quando presentare domanda per il 2024

Nonostante la misura entri in vigore a partire da gennaio 2024, la procedura per l’invio della domanda viene attivata in anticipo. L’intento, infatti, è quello di rendere disponibili i pagamenti già a partire dalla fine del mese di gennaio.

Per questo motivo, la richiesta per l’assegno di inclusione può essere inviata già da dicembre. In particolare, è oggi, 18 dicembre, il giorno in cui, poco dopo mezzanotte, i beneficiari potranno inviare la domanda utilizzando il sito dell’INPS.

È, invece, possibile che bisognerà attendere per poter presentare domanda tramite CAF. In ogni caso, per la domanda di assegno di inclusione, fino a fine febbraio, verrà accettato l’ISEE 2023, in attesa di poter richiedere l’ISEE 2024.

Leggi anche: Modello Isee 2024, cosa serve? Ecco l’elenco di tutti i documenti necessari

Ricordiamo, inoltre, che per accedere alla nuova misura è necessario essere in possesso di un ISEE che non superi i 9.360 euro.

Come presentare domanda per l’assegno di inclusione

Ma come si richiede l’assegno di inclusione? I beneficiari interessati potranno collegarsi al sito dell’INPS se in possesso di una delle seguenti credenziali:

  • SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale;

  • CIE, Carta d’identità elettronica;

  • CNS, Carta nazionale dei servizi.

Attenzione, perché per richiedere l’assegno di inclusione è anche necessario sottoscrivere un Patto di attivazione digitale mediante la piattaforma Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) per aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

I beneficiari dovranno, dunque, presentarsi per un primo appuntamento ai servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto e, in seguito, aggiornare la propria posizione ogni 90 giorni.

Si tratta di un passaggio fondamentale, dal momento che, se non effettuato, il beneficio viene sospeso.

Non tutti i beneficiari devono sottostare a questi obblighi. Non vengono inclusi nel vincolo al percorso i beneficiari disabili, quelli che hanno figli di tre anni o tre o più minori, gli over 60 e le donne vittima di violenza di genere inserite in percorsi di protezione.

Assegno di inclusione 2024: quando arriva il primo pagamento

Il pagamento dell’assegno di inclusione non sarà molto diverso da quello erogato quando c’era il reddito di cittadinanza.

È in arrivo, infatti, la Carta d’inclusione, una carta elettronica sulla quale verrà erogato l’assegno ogni mese che, come la Carta RdC, verrà emessa da Poste Italiane.

Secondo le informazioni fornite, il primo pagamento dell’assegno di inclusione avverrà dopo le verifiche sui requisiti e a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.

Si ricorda che i beneficiari potranno usufruire dell’Adi per un periodo di 18 mesi che potrà essere rinnovato di altri 12 mesi, dopo la sospensione di un mese.

 

 

 

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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