Caro benzina: spunta il nuovo decreto! Taglio accise e IVA!

Nuovo decreto in arrivo sul caro benzina! Il Governo vuole tagliare le accise! Che ne sarà dell'IVA? Vieni a scoprire le ultime qui.

Lo sappiamo benissimo, il prezzo di diesel e benzina è in costante aumento. Infatti, gli automobilisti italiani stanno chiedendo a gran voce al Governo una misura che possa aiutarli. 

Ma di quali prezzi stiamo parlando? Ebbene, nella giornata di oggi i prezzi del self service della benzina sono di 2,214 euro/litro in media nazionale, mentre per il diesel parliamo di 2,218 euro/litro

Questi sono i prezzi resi noti dall’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico. Tuttavia, è doveroso sottolineare che si tratta di valori medi e che, quindi, su suolo nazionale, le variazioni di città in città ci possono essere. 

Ebbene, abbiamo capito che la situazione sta diventando davvero insostenibile. 

E il Governo Draghi? Come ha deciso di intervenire per aiutare gli automobilisti in questo difficile periodo? 

Ovviamente dobbiamo sottolineare che il Governo si trova dinnanzi ad una scelta davvero difficile in questo momento, ossia quella di capire come diminuire i prezzi dei carburanti che stanno continuando a salire nell’ultimo periodo. 

Ebbene, ciò che risulta chiaro è che il Governo potrebbe optare per un taglio delle accise. Un taglio storico, dopotutto. 

Caro benzina: la situazione attuale in Italia (e le proposte)!

Come abbiamo evidenziato, si sta concretizzando una vera e propria escalation dei prezzi dei carburanti che sta mettendo in ginocchio moltissimi automobilisti italiani. 

Infatti, ci sono persone che devono necessariamente utilizzare l’auto, magari per lavoro. 

Un esempio lampante è dato dagli autostrasportatori, che hanno organizzato diverse giornate di sciopero per protestare contro l’aumento dei costi della benzina (uno di questi scioperi si sta svolgendo proprio nella giornata di oggi).

Ma la colpa è tutta del prezzo del petrolio? Come sappiamo, anche questo è in crescita, come anche il prezzo di molte altre materie prime. 

Tuttavia, come avremo ben capito, non si tratta dell’unico fattore che incide sul costo finale della benzina. Infatti, abbiamo anche l’IVA al 22% e le accise da sommare sul prezzo del petrolio. 

Insomma, sono sempre di più i gestori delle pompe di benzina che chiedono una riduzione dell’IVA al 5% (invece che al 22% com’è attualmente). Una soluzione piuttosto utopica.

Dall’altra parte ci sono le forze di maggioranza che propongono, in modo più realistico di evitare di aggiungere l’IVA sui rincari. 

Ma le opinioni all’interno di Palazzo Chigi sono sempre molteplici. Tra queste abbiamo la Lega di Salvini che propone di tagliare le accise, come aveva affermato anche al tempo della sua campagna elettorale. 

Ma cosa sono queste accise e per quale motivo toglierle potrebbe aiutare gli automobilisti a contrastare il caro benzina? Andiamo a scoprirlo nel prossimo paragrafo. 

Cosa sono le accise e quanto pesano sul prezzo della benzina?

Iniziamo subito con il dare una definizione. Infatti, la accise sono un tributo indiretto che i cittadini devono pagare allo Stato per la fabbricazione o la vendita di prodotti di consumo. 

Devi sapere che le accise sono state utilizzate diverse volte per reperire fondi in Italia, come quelli per la Guerra o per supportare negli eventi avversi naturali. 

Ebbene, una volta terminate tali emergenze però le accise non si sono mai abbassate, comprese quelle sui carburanti. 

Ma a cosa facciamo riferimento quando parliamo di accise che sono state poste in essere per sostenere alcune calamità naturali o gli aiuti economici e militari nel corso delle Guerre? Te lo spiego immediatamente per mezzo di qualche esempio. 

Nel 1956 è stata aggiunta sulla benzina l’accisa per supportare la crisi di Suez, pari a 0,00723 euro. Allo stesso modo nel 1963 è stata inserita l’accisa per ricostruire il disastro del Vajont, 0,00516 euro.

Ne vuoi conoscere altre? Beh, nel 1966 è stata aggiunto il pagamento di 0,00516 euro per la ricostruzione in seguito all’alluvione di Firenze. 

Ebbene, devi sapere che le accise che gravano sui carburanti in Italia oggi sono 18 e non sono mai state cancellate. 

Esatto, hai capito bene, ancora oggi si pagano le accise per la crisi di Suez del 1956!

Ma quanto gravano le accise sul costo del carburante?

Secondo quanto è stato rilevato dall’ADM (Agenzia delle accise, dogane e monopoli) su mille litri di benzina vengono spesi ben 728,40 euro di accise. 

Quanto grava l’IVA sugli aumenti dei costi della benzina!

Non abbiamo solo le accise a gravare sul costo del carburante, ma anche l’IVA, ossia l’imposta sul valore aggiunto, una tassa che ovviamente non riguarda solo i carburanti ma moltissimi altri beni. 

Ebbene, l’IVA sui carburanti attualmente si attesta al 22%. Ovviamente non possiamo pensare di eliminare questo costo, in quanto corrisponde anche a notevoli entrate per lo Stato che sono utili per la realizzazione di opere collettive. 

Tuttavia, come propongono i gestori delle pompe di benzina, si potrebbe pensare ad una sua riduzione. 

Come abbiamo visto, sono sempre di più i gestori delle pompe che chiedono al Governo Draghi di ridurre l’IVA dal 22% al 5%, anche se si tratta di una richiesta piuttosto difficile da mettere in atto. 

Attenzione però: devi sapere che l’IVA si applica anche sulle accise. Insomma, una tassa che si applica su un’altra tassa. 

Ed ecco che, dopo aver capito cosa sono IVA e accise possiamo arrivare alla conclusione che esse pensano per il 58,6% sul prezzo della benzina e il 55,1% su quello del diesel

Che il Governo stia pensando di ridurre tali costi per gli automobilisti? Andiamo a scoprirlo. 

Le possibili soluzioni del Governo Draghi al caro carburante: il taglio sulle accise della benzina!

Anche in questo momento il Governo sta ragionando su come agire per ridurre il peso sulle spalle degli automobilisti, sia nel caso delle famiglie, sia nel caso degli autostrasportatori. 

Ebbene, al momento sembrerebbe che il premier Mario Draghi si stia muovendo verso la riduzione delle accise che potrebbero portare ad un risparmio del 10% sul costo attuale del carburante. 

Ricordiamo che la lotta per il taglio delle accise è una battaglia storica in Italia, un tema che caratterizza da sempre il dibattito elettorale e che poi, ogni partito che sale al potere si dimentica di affrontare. 

Anche il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani è della stessa idea. 

Infatti, egli ha affermato che la prima cosa da fare è il taglio delle accise della benzina e poi, se dovessero esserci ancora problematiche di questo tipo, si potrebbe pensare ad una riduzione dell’IVA. 

Quali Paesi hanno già tagliato le accise sui carburanti?

Saremmo i primi a tagliare le accise? Ovviamente la risposta è no. 

Ebbene, il taglio delle accise sui carburanti è uno dei compiti che il Governo Conte aveva promesso, ma ha lasciato in sospeso. 

Ebbene, intervenire ora su tali tasse potrebbe essere la strada migliore per limitare la costante crescita del prezzo della benzina e del diesel. 

Devi sapere che alcuni Paesi Europei hanno deciso di togliere completamente le accise per limitare la crescita dei prezzi. Tale iniziativa è stata presa in Irlanda che ha comunicato un taglio netto di questa tassa, pari a 20 centesimi per la benzina e 15 centesimi per il diesel. 

Attenzione però: non si tratta di un taglio definitivo, ma di una misura temporanea. 

È bene ricordare che le accise non sono presenti solo ed esclusivamente su benzina e diesel, ma vengono applicate anche su altri beni quali oli minerali e derivati, bevande alcoliche, tabacchi, energia elettrica, fiammiferi e lubrificanti. 

Eppure, sappiamo anche che le auto sono una delle fonti vitali per lo Stato italiano. Di conseguenza, staremo a vedere se davvero si opererà tale importante taglio delle accise. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate