Dichiarazione Irap 2023: chi deve presentarla, scadenze e novità del modello

Approvato il nuovo modello Irap dall'Agenzia delle entrate, spieghiamo chi deve presentare la dichiarazione, gli esclusi, le scadenze e le novità.

L’Agenzia delle entrate, con il provvedimento n. 55548 del 28 febbraio, ha approvato il nuovo modello per presentare la dichiarazione Irap 2023.

Perché si deve pagare l’Irap? Il pagamento dell’Irap deriva dall’esercizio di attività diretta alla produzione oppure allo scambio di beni e alla prestazione di servizi.

Come per quasi tutti i modelli dichiarativi, così come avviene di anno in anno, ci sono alcune novità degne di nota che andremo ad analizzare nel testo.

Spostiamoci subito a parlare del modello, spiegando meglio chi è soggetto al pagamento dell’imposta, come e quando si presenta la dichiarazione Irap e quali sono tutte le novità del 2023.

Modello Irap: a cosa serve e chi deve presentarlo

L’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) è stata introdotta dal Decreto legislativo n. 446/1997. Il presupposto dell’imposta, così come si legge sul sito dell’Agenzia delle entrate:

“[…] è l’esercizio abituale, nel territorio delle regioni, di attività autonomamente organizzate dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. L’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato, costituisce in ogni caso presupposto d’imposta”.

Il modello Irap 2023 si deve utilizzare per il calcolo e pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo d’imposta precedente, ovvero al 2022.

Devono presentare la dichiarazione Irap 2023:

  • Le società semplici, in nome collettivo o in accomandita semplice, quelle equiparate e le associazioni costituite tra persone fisiche per esercitare arte o professioni;

  • Le società e gli enti soggetti al pagamento dell’Ires, i trust, gli enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nello Stato; le società con o senza personalità giuridica non residenti per attività svolta per un periodo non inferiore a tre mesi;

  • Gli enti privati diversi dalle società, residenti, che non hanno per oggetto l’esclusivo o principale esercizio di attività commerciali;

  • Gli enti non commerciali non residenti che hanno esercitato in Italia attività rilevanti agli effetti Irap, per un periodo non inferiore a tre mesi;

  • Le Amministrazioni pubbliche.

Al contrario, non sono soggetti passivi Irap le persone fisiche, le cooperative e consorzi che esercitano attività agricola. Tuttavia, come si legge sempre sul sito dell’Agenzia delle entrate:

“I soggetti che svolgono unicamente attività agricole per le quali è prevista l’esclusione dall’imposizione ai fini IRAP, sono comunque tenuti a presentare la dichiarazione IRAP se determinano il diritto camerale annuale in base al “fatturato””.

Come e quando si deve presentare la dichiarazione Irap 2023

La dichiarazione Irap 2023 deve essere inviata all’Agenzia delle entrate, solo e unicamente in modalità telematica. Ci sono diversi modi per procedere ad inviare la dichiarazione Irap:

  • Direttamente dal soggetto interessato;

  • Tramite un intermediario abilitato;

  • Tramite società appartenenti al gruppo;

  • Nel caso delle Amministrazioni dello Stato, tramite altri soggetti incaricati.

Come ha sottolineato l’Agenzia delle entrate, l’avvenuta presentazione della dichiarazione viene data tramite una comunicazione rilasciata per via telematica. Conferma l’avvenuto invio del modello, il secondo messaggio che si riceve dopo l’invio. Il messaggio attesta l’esito dell’elaborazione e l’avvenuta presentazione, in assenza di errori.

Quali sono le scadenze da rispettare?

  • Le società semplici, le società in nome collettivo e in accomandita semplice e le società e assicurazioni ad esse equiparate devono presentare la dichiarazione entro il 30 novembre 2023;

  • I soggetti Ires e le Amministrazioni pubbliche devono presentare la dichiarazione entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo rispetto a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Come bisogna sapere l’esatta scadenza? È sufficiente far riferimento alla data di chiusura del periodo d’imposta.

Modello Irap: ecco quali sono tutte le novità del 2023

Il modello Irap 2023 presenta numerose novità.

Spieghiamo, innanzitutto, la composizione del Modello Irap 2023. Oltre al frontespizio, il modello è composto da sei quadri:

  • Quadro IP, Società di persone;

  • Quadro IC, Società di capitali;

  • Quadro IE, Enti non commerciali;

  • Quadro IK, Amministrazioni ed Enti Pubblici;

  • Quadro IR, Ripartizione della base imponibile e dell’imposta e dati concernenti il versamento;

  • Quadro IS, Prospetti vari.

La prima di tutte da menzionare riguarda l’eliminazione del quadro IQ. Ricordiamo che il quadro IQ era dedicato alla produzione netta dei soggetti passivi delle persone fisiche. Infatti, l’Irap non è più dovuta dalle persone fisiche che esercitano attività commerciali, arte o professioni. A ragione di ciò, nel frontespizio del modello è stata eliminata la sezione “Persone fisiche” dal quadro “Dati del contribuente”.

Quali sono le altre novità? Nel modello 2023 è stata semplificata l’indicazione dei costi del personale deducibili. La novità riguarda la prima sezione del quadro IS dove sono stati eliminati i righi IS2, IS3 e IS6. Per tutti i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato la deduzione è confluita nel rigo IS7.

Leggi anche: Verso la riforma fiscale 2023: tre aliquote Irpef, nuovi incentivi e abolizione dell’Irap

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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