Fattura elettronica, si emette prima o dopo il pagamento? Ecco cosa c’è da sapere

Emissione della fattura elettronica: tutto quello che c’è da sapere su quando emetterla, prima o dopo il pagamento.

Tra le domanda che vengono spesso poste da parte di imprenditori e di professionisti ci sono sicuramente ancora molti dubbi in merito a come funziona l’emissione della fattura.

A questo proposito, in molti si domandano quando può essere emessa la fattura, chiedendosi se la fattura elettronica debba essere emessa prima o dopo il pagamento.

In questo articolo, dunque, vediamo quali sono gli obblighi in merito all’emissione della fattura elettronica o differita, ed entro quando deve essere emessa.

Fattura, quando si emette

La fattura non è altro che un documento fiscale di tipo obbligatorio che è essenziale ai fini del funzionamento operativo dell’Iva. Infatti, attraverso la fattura avviene la documentazione e la certificazione relativa a determinate operazioni di cessione di beni e/o di prestazioni di servizi.

Per questo motivo, la funzione essenziale della fattura è quella di andare a determinare in modo corretto la posizione del contribuente che emette fattura nei confronti del Fisco, per il calcolo dei versamenti dell’Iva che devono essere versati periodicamente.

Proprio per questo motivo, è importante comprendere al meglio quali sono gli obblighi in merito alle tempistiche da rispettare al momento dell’emissione della fattura, per non incorrere in eventuali sanzioni.

Emissione fattura: le regole generali

In generale, secondo quanto previsto dall’articolo 6 del D.p.r 633/1972, la fattura deve essere emessa necessariamente nel momento di effettuazione dell’operazione.

Le regole da rispettare dipendono fortemente dal tipo di operazione che viene realizzata, e va distinta in base alle operazioni legate a cessioni di beni immobili, cessioni di beni mobili, o eventuali prestazioni di servizi.

Per quanto riguarda la cessione di beni immobili, la regola prevede che l’operazione venga a tutti gli effetti considerata effettuata, al momento della data in cui viene stipulato l’atto.

Dunque, ciò significa che l’emissione della fattura deve essere eseguita quando si verifica il trasferimento della proprietà del bene.

Passiamo ora alla cessione di beni mobili. In questo caso, l’emissione della fattura dovrà avvenire al momento della consegna o della spedizione, ovvero quando si verifica il trasferimento della proprietà del bene.

Infine, per quanto riguarda i casi di prestazioni di servizi, la regola generale prevede che l’operazione venga considerata eseguita al momento del pagamento del corrispettivo. Ciò significa che la fattura dovrà essere messa entro le ore 24 del giorno in cui è avvenuto il pagamento.

Fattura, si emette prima o dopo il pagamento

In alcuni casi, è possibile godere della possibilità di emettere la fattura differita. La differenza è che per la fattura immediata si intende quella fattura emessa entro le ore 24 del giorno di effettuazione dell’operazione di consegna o spedizione del bene.

Quando, invece, si parla di fatturazione differita si intende l’emissione del documento di fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di consegna o spedizione del bene.

Se si tratta alla prestazione di servizi, anche in questo caso è possibile emettere la fattura differita, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni.

Leggi anche: Fatturazione elettronica obbligatoria, cosa cambia per i forfettari dal 1° gennaio.

Emissione della fattura: le deroghe

Inoltre, occorre anche ricordare che ci sono alcune casistiche in cui non vengono applicate le regole generali riguardanti l’emissione della fattura.

A questo proposito, si tratta delle operazioni di deroghe, che valgono indipendentemente dal tipo di operazione effettuata.

Al momento è possibile identificare due diverse tipologie di deroga. Da un lato, quella nei casi di fatturazione anticipata, dall’altro quella del pagamento anticipato.

Per quanto riguarda l’emissione anticipata della fattura, si tratta di emettere fattura prima che si siano verificati i momenti rilevanti ai fini IVA. Si tratta comunque di una fattura vera e propria che deve rispettare tutti i requisiti di legge.

Per il pagamento anticipato, invece, nei casi in cui il cliente versa un acconto è necessario provvedere all’emissione dell’apposita fattura di acconto. In questo caso, l’importo dovrà essere limitato a quello effettivamente incassato.

Leggi anche: Fatture elettroniche: le nuove regole 2023, per la conservazione a norma di legge.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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