Fondo impresa donna: quali sono i tre ambiti possibili?

Attesa per i fondi MISE per impresa donna, come chiedere allo sportello di Invitalia, attività possibili e requisiti richiesti. Tutti i contatti utili.

Il periodo storico in cui viviamo è stato penalizzato non solo dalla pandemia, che certamente ha prodotto un crollo delle certezze generali che avevamo già con fatica consolidato, ma anche da un’aumento dei costi di gestione, tasse, rassegnazione.

Insomma, il solo pensare di imbastire un’attività imprenditoriale richiede attualmente un bel po’ di coraggio e sangue freddo, specialmente se si rimane ancorati a modelli ormai obsoleti, spazzati via come da un turbine generato dalla condizione economico-sanitaria mondiale.

Tutto ciò che appariva come stabile ha mostrato la propria fragilità: contratti, orari, gestione dei beni di prima necessità. Ogni sorta di garanzia possibile, in qualunque ambito lavorativo, ha tremato sotto le scosse di un’incognita che neppure il più fine analista poteva prevedere nell’ormai lontano 2019.

Anche la pruriginosa faccenda dei ristori post pandemici ha sollevato una valanga di polemiche

“Col fondo perduto di marzo 2021 a malapena riesco a saldare una rata dell’affitto.”

Ci ricorda lastampa.it – facendosi voce in questo caso dei ristoratori, uno dei comparti più gravemente colpiti insieme ai lavoratori dello spettacolo e a quello dei commercianti al dettaglio.

“Lo Stato offre un posto. L’impresa privata genera lavoro.”

Volendo citare le sagge parole del compianto Indro Montanelli – parole che suonano sempre valide, anche a distanza di tempo, anche epurate da ogni schieramento politico specifico, perchè è la pratica che conta.

Nonostante ciò, nell’aria primaverile di questo febbraio 2022, c’è profumo di orgoglio, dignità e riscatto. 

Un riscatto che irrompe nei cuori di chi non si arrende e che viene sostenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico presso le categorie che in passato sono state considerate “deboli”, ma che tali hanno dimostrato di non essere affatto. Stiamo parlando di giovani, donne.

E sulle imprese femminili possibili vogliamo concentrare l’attenzione in questo articolo: parleremo di donne non solo come ago della bilancia che mantiene l’equilibrio famigliare, ma anche quello economico, per la loro capacità di fare, progettare, imparare e intraprendere.

E perchè no, anche tirando in ballo la genialità con cui molte di loro si sono poste nei confronti di nuove sfide, superando il modello patriarcale e ritrovando una propria identità imprenditoriale facendosi forza di una ricchezza generata dalla sensibilità femminile.

Sensibilità che nulla toglie a quella maschile, ma che è in grado di completarla con creatività e garbo.

Legge di bilancio 2022 e obiettivi

Sono stati mesi di sospensione, in seguito allo stop, nel novembre 2021, dovuto all’esaurimento dei fondi stanziati, di questo intervento istituito con un primo finanziamento ammontante a 40 milioni di euro per l’imprenditoria femminile, così come comunicato nella Gazzetta Ufficiale.

Un’attesa speranzosa e sostenuta dal Decreto Ministeriale del 30 settembre 2021 che ne prevedeva il nuovo finanziamento, poi aumentato a 160 milioni di euro disponibili con il Decreto Ministreriale del 24 novembre 2021 scaricabile qui.

Mentre, il 1 febbraio 2022 avveniva la:

Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del 24 novembre 2021. 

Come da notifica pubblicata su mise.gov.it – dove peraltro si sottolinea come traguardo della misura l’incentivazione e l’adesione delle donne al comparto imprenditoriale, sostenendone competenze e peculiarità, per la nascita di nuove imprese e concretizzare progetti con qualità di innovazione e progresso tecnologico.

In questa circostanza si erano già iniziate a delinare anche le modalità di intervento del fondo istituito dalla legge di Bilancio 2022, poi consolidato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a sostegno delle imprese a prevalente partecipazione femminile, tramite contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Intervento focale in materia di politiche attive per il lavoro e per le pari opportunità, volto a conferire un nuovo e più stabile equilibrio al sistema imprenditoriale italiano, il finanziamento si ripropone con l’efficacia di una misura trasversale, in grado di supportare sia la genesi dell’impresa che lo sviluppo e rafforzamento della stessa.

Linee di azione 

In questo connubio di Enti impegnati al sostegno delle attività imprenditoriali, il soggetto gestore è InvitaliaAgenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, promotrice di altri incentivi come l’ormai noto Resto al sud, per la valorizzazione economica e il ripopolamento attivo dei territori del mezzogiorno.

Invitalia si impegna nelle in 

“attività per promulgare culturalmente la didattica necessaria alla nascita di nuove imprese condotte da donne” 

In cosa consistono queste attività?

  • divulgazione negli enti deputati all’istruzione delle possibilità di impresa dedicate alle donne.
  • propagazione di una consapevolezza del poter fare impresa tra i soggetti femminili.
  • creazione di indirizzi didattici specifici sul tema.
  • sensibilizzazione nei confronti delle professioni attinenti all’economia digitale.

Requisiti di accesso ai finanziamenti

Premessi i due tipi di interventi: 

  • Il primo volto alla nascita di nuove imprese.
  • Il secondo diretto al sostegno delle imprese già esistenti. 

Sono legittimate a beneficiare dei finanziamenti:

  • le attività fondate da donne, esistenti da meno di un anno.
  • le libere professioniste che abbiano iniziato la propria attività entro un lasso di tempo inferiore ai 12 mesi.
  • le aziende e le società costituite da più di 12 mesi e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA da più di un anno.
  • le donne, anche disoccupate che hanno intenzione di intraprendere un nuovo lavoro in proprio.

Definiamo, per chiarezza, cosa si intente per “imprese femminili”:

  • Unipersonali intestate a un soggetto femminile.
  • Le società, purchè siano composte in misura non inferiore al 60% da soggetti femminili.
  • Le S.p.a. composte in netta maggioranza da soggetti femminili, anche a livello amministrativo (laddove per maggioranza si intende una presenza di almeno 2/3).

A queste condizioni non si interpone alcun vincolo legato all’età della donna.

Quali sono le attività possibili?

I finanziamenti dedicati alla nascita di una nuova impresa sono diretti a:

  •  produzione di beni industriali e artigianali (ad esempio trasformazione e confezionamento dei prodotti agricoli).
  •  erogazione di prestazioni professionali nel ramo terziario.
  •  commercio e turismo (locazione turistica, ristorazione, ospitalità a vari livelli).

Come si evince, tra questi ambiti, per ora è esclusa la produzione diretta di materie prime (agricole o altro).

Spese attinenti all’impresa che ne giustificano il finanziamento:

  • Impianti, macchinari e attrezzature nuove, coerenti e utili all’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa oggetto della domanda.
  • Costi di ampliamento
  • Pubblicità, ricerca, sviluppo, marchi, brevetti e tutto ciò che è necessario all’avviamento ma ha un carattere non tangibile.
  • Strumenti telematici indispensabili a livello operativo.
  • Assunzione di figure professionali attinenti.
  • Esigenze di capitale purchè limitate 20% delle spese complessive.

Le aziende fondate con i finanziamenti del MISE vanno completate entro il limite di due annipena la revoca delle somme concesse.

Può essere autorizzata una proroga che non superi i sei mesi, da parte di Invitalia, previa motivata richiesta dell’impresa.

Le stesse attività nascenti devono prevedere importi non superiori a 250.000 € IVA esclusa.

Per ottenere finanziamenti a fondo perduto:

Il fondo perduto nella sua masima percentuale su aziende già presenti, ovvero l’80%, si applica su finanziamenti di valore non superiore alle 100.000 euro e per un importo massimo contributivo di 50.000 euro.

Il fondo perduto rivolto alle donne disoccupate che desiderano misurarsi con una nuova attività imprenditoriale raggiunge il culmine del 90%, mantenedo come soglia limite d’erogazione la cifra di 50.000 euro.

Imprese che per la loro realizzazione prevedono spese maggiori di 100.000 €, con tetto massimo di 250.000 €, possono beneficiare di agevolazioni a fondo perduto del valore equivalente al 50%.

Le imprese femminili costit uite da meno di 12 mesi o le società le cui partite IVA sono state aperte da più di 12 mesi possono rientrare nel programma delle agevolazioni per rafforzamento e il supporto con gli stessi settori e attività già elencate sopra, nonchè alle medesime spese attinenti all’impresa, senza variazioni di rilievo.

Allo stesso modo, le iniziative di consolidamento devono essere concretizzate entro 24 mesi e con le medesime modalità generali di proroga, ma le azioni oggetto delle domande non devono superare i 400.000 euro IVA esclusa.

A tal proposito, l’erogazione dei finanziamenti si ottiene secondo quanto segue:

  • Per le imprese femminili costituite da almeno 1 anno e non più di 3, le agevolazioni a fondo perduto coprono il 50% mentre l’altra metà viene erogata come finanziamento agevolato con tasso zero, fino a un massimo dell’ 80% di spese.
  • Per le imprese femminili esistenti da più di 3 anni, rimane la copertura del 80% delle spese come descritto sopra, mentre il contributo a fondo perduto è rivolto alle spese di investimento e alle necessità di capitale circolante previsto nelle spese ammissibili.

Modulo per la domanda, come compilarlo?

Inanzitutto è bene sapere che per compilare la domanda per i finanziamenti e le agevolazioni volte alla nascita e allo sviluppo dell’impresa elettronica, è necessario munirsi di un kit per l’identità elettronica.

Per capire come ottenerlo, è consigliabile sia dare un’occhiata a questa pagina dedicata sul sito del Ministero dell’Interno, sia prendere un appuntamento con la vostra Camera di Commercio di riferimento, dove senz’altro troverete l’interlocutore adatto a rispondere a tutte le vostre esigenze.

Oltre al kit, è consigliabile avere ben chiaro cosa volete realizzare con questi fondi.

Vale la regola del “chi primo arriva, meglio alloggia” – per quanto il nuovo bando per fare la domanda non sia ancora disponibile, lo troverete presto sul sito di Invitalia.

A tal proposito e per parlare con un operatore, avere maggiori informazioni di prima mano, anche personalizzate e monitorare la situazione dei bandi e dei finanziamenti, allego la pagina dei contatti di Invitalia.

State pronte con uno splendido e dettagliato business plan! 

Potrebbe essere il biglietto di sola andata per la realizzazione del vostro sogno imprenditoriale!

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate