Tutto sull’Ires agevolata, per chi è e cosa cambia con la Manovra 2024

La riforma fiscale prevede anche un'Ires agevolata, che potrebbe arrivare dal prossimo anno. Ecco per chi è e come funzionerà.

Con la riforma fiscale arriveranno numerose novità sulla tassazione applicata sui redditi, sia per i lavoratori che per le aziende. Tra tutte le imposte che verranno riviste dalla riforma c’è anche l’Ires, l’Imposta sui Redditi delle Società.

Il governo attuale infatti prevede di semplificare il sistema di tassazione italiano, andando a contenere alcune imposte su lavoro e imprese. Si prevede quindi che con la riforma del fisco e la Legge di Bilancio 2024 arriveranno interessanti novità per i contribuenti, e per chi ha una attività autonoma.

Attualmente l’Ires è una tassa con una sola aliquota, tuttavia per il prossimo anno potrebbero essere previste due aliquote, di cui una specifica volta ad agevolare alcune tipologie di società. Vediamo nell’articolo tutti i dettagli.

Ires e riforma fiscale: cosa cambierà

L’Ires presto potrebbe essere divisa in due aliquote distinte, e questa mossa voluta dal governo Meloni permetterebbe alle società di risparmiare su questa imposta. Accanto alla normale tassazione al 24%, che viene applicata attualmente, arriverà infatti un’Ires agevolata, destinata ad alcune categorie di imprese.

Ricordiamo che a dover pagare questa tassa sono tutte le aziende costituite in forma di società, come le Srl e le Spa, ma anche enti commerciali e non commerciali, e organizzazioni similari.

Questa tassa si applica sui ricavi complessivi della società, ed è di tipo progressivo, con un’unica aliquota. L’imposta è una parte considerevole dell’uscita economica delle imprese per ciò che riguarda l’aspetto fiscale, e il governo attuale ha già annunciato da tempo la propria volontà di cambiarne il funzionamento.

La prossima riforma fiscale disporrà quindi che accanto ad una aliquota Ires generale, ci sarà anche una tassazione specifica, con Ires agevolata per le imprese considerate maggiormente virtuose.

Al momento non è ancora chiaro quale sarà la percentuale destinata all’Ires agevolata, tuttavia possiamo già individuare i beneficiari.

Ires agevolata: chi può beneficiarne

A beneficiare dell’aliquota agevolata saranno le imprese che compiono determinati investimenti per la crescita, ovvero utilizzano parte dei ricavi per migliorare l’azienda e generare nuove opportunità.

Inoltre, l’Ires agevolata sarà anche applicata per tutte quelle società che decidono di assumere personale. Questa decisione è stata presa dal governo per favorire da un lato l’investimento nell’innovazione delle imprese, dall’altro lato per dare una spinta all’occupazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

La novità potrebbe coinvolgere moltissime imprese italiane costituite in società, e portare dei benefici in termini di occupazione. Ma l’Ires agevolata sarà anche possibile, secondo le prime indiscrezioni, nel caso in cui l’impresa scelga di adottare degli schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili.

E questi schemi devono mettere in moto risorse dell’azienda entro i due periodi di imposta successivi, ovvero entro due anni, dal momento in cui l’impresa ha prodotto quelle risorse.

Altri interventi con la riforma fiscale

Con la riforma fiscale potrebbero arrivare anche ulteriori interventi, sia per l’Ires che per altre imposte. Per la tassazione delle società potrebbero arrivare nuovi casi di deducibilità degli interessi passivi, anche attraverso l’uso di franchigie.

Gli obiettivi generali del governo con queste iniziative sul sistema fiscale sono quelli di garantire una maggiore produttività e crescita al tessuto imprenditoriale italiano, per cui si assisterà con la riforma fiscale anche ad altri tipi di interventi.

L’Ires agevolata in particolare vuole incentivare le aziende che assumono e investono, a svantaggio di quelle società che invece non propongono nuovi posti di lavoro o che non investono i propri capitali.

Anche l’Irap, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, subirà alcune modifiche importanti con la prossima riforma del fisco, per cui potrebbe scomparire definitivamente.

Infine, la misura principale della riforma prevede una revisione profonda dell’Irpef, il cui sistema di tassazione potrebbe cambiare, portando da 4 a 3 aliquote le attuali percentuali.

Per il momento tuttavia non si può ancora dire come verranno applicate le misure in modo definitivo, per cui si attende anche di conoscere la Legge di Bilancio 2023.

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