Arriva un certo punto nel quale ai genitori conviene tagliare la detrazione fiscale sui figli a carico. Potrebbe sembrare un paradosso, ma in realtà c’è una logica sensata dietro le quinte.
Il momento migliore per svolgere quest’operazione è quando il figlio diventa sostanzialmente indipendente.
Prima dell’analisi di questa situazione, occorre fare un po’ di chiarezza su come funziona il diritto alla detrazione fiscale sui figli a carico.
Detrazione fiscale sui figli a carico: come funziona?
Nel momento in cui un familiare resta a carico (a eccezione dei figli fino a 21 anni che hanno l’assegno unico) di un genitore che fa il dipendente, quest’ultimo ha diritto a una detrazione nella busta paga.
C’è una situazione precisa che può fungere da esempio, ossia i figli maggiorenni con reddito minore di €2841 all’anno e che sono a carico del genitore.
In ogni caso i parametri principali che vengono tenuti in considerazione per il calcolo di questa detrazione sono 4, di cui 3 che riguardano strettamente i figli, mentre uno che riguarda i coniugi:
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Età;
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Numero dei figli;
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Eventuali disabilità;
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Stato dei coniugi (sposati o separati);
L’esempio del figlio maggiorenne ha molto a che fare con il parametro dell’età e allo stesso tempo entrano in gioco dei fattori diversi, che comunque hanno un impatto importante, cioè il reddito.
Quando conviene cancellare la detrazione figli a carico
Ora arriva il punto cruciale.
Quando il figlio supera il reddito di €2841 all’anno, automaticamente il genitore perde il diritto alla detrazione fiscale sui figli a carico.
In questo caso occorre restituire la quota del sussidio ricevuta in eccesso.
C’è un altro problema: nel momento in cui il figlio supera la soglia di quel reddito, il genitore deve restituire praticamente tutto l’importo che nel giro di quell’anno ha percepito.
Una cosa del genere risulta essere molto sconveniente, ecco perché è sempre una scelta saggia quella di cancellare le detrazione dal portale NoiPA quando il reddito del figlio sta per superare la soglia.
La gestione di questa situazione ha molto a che vedere con la scelta di una giusta tempistica, perché in caso contrario rischia di diventare un’arma a doppio taglio e potrebbe creare più problemi che soluzioni.