Una delle tasse meno amate dagli italiani, il canone rai, torna nuovamente a far parlare di sé. Si è parlato spesso della sua eliminazione, ma anche per il 2023, il canone tv resterà in bolletta. La Legge di Bilancio del 2023, infatti, non ha previsto nessuna modifica in merito.
Il Governo, però, deve mantenere gli impegni presi con l’Unione Europea sulla rimozione dalle bollette di tutti gli oneri impropri, di cui fa parte anche il Canone rai.
Pertanto, entro la fine dell’anno si prevedono, finalmente, i tanto attesi cambiamenti, così come richiesti ufficialmente dall’Unione Europea. Cosa succederà? Il Canone verrà davvero eliminato dalle bollette?
Canone Rai fuori dalle bollette, quali sono gli impegni presi con l’UE
Tutti i cittadini in possesso di apparecchi televisivi devono pagare il Canone rai, un abbonamento alla televisione. L’abbonamento annuale, di importo pari a 90 euro l’anno, si paga mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese fornitrici di energia elettrica (sulla bolletta della luce), in dieci rate, da gennaio ad ottobre.
Molto spesso si è ipotizzata e discussa l’eliminazione del canone dalle bollette e, forse, entro la fine dell’anno potrebbero esserci alcune novità. L’Unione Europea ha chiesto di cancellare dalle bollette della luce tutti gli oneri impropri, di cui fa parte anche l’abbonamento televisivo in questione. Secondo l’UE, l’abbonamento deve ritornare ad essere pagato separatamente, in quanto rappresenta, come abbiamo detto, un onere improprio. Cancellare gli oneri impropri dalle bollette della luce è una condizione molto importante nell’ottica degli aiuti del PNRR.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il governo si è di fatto impegnato ad eliminare l’obbligo per i fornitori di riscuotere anche gli oneri che non sono collegati al settore dell’energia. Eliminare dalle bollette questi costi rientra anche nell’ottica di garantire una maggiore trasparenza per la spese delle bollette.
Anche il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha riconfermato la promessa fatta all’UE, ovvero quella di eliminare il canone dalle bollette della luce e trovare un’altra modalità di riscossione.
Riforma del Fisco, quando verrà cambiato il pagamento del Canone rai?
Anche per quest’anno il Canone rai rimane in bolletta, ma a partire dal 2024 le cose potrebbero cambiare. Pertanto, per via delle promesse e dell’impegno preso con l’Unione Europea, le modifiche per il pagamento dell’abbonamento televisivo potrebbero essere inserite nella nuova Riforma del fisco oppure potrebbe arrivare con la prossima manovra di Bilancio.
Tuttavia, se i cittadini pensavano che già da quest’anno il Canone sarebbe stato eliminato, si devono ricredere. Per l’anno in corso, il canone rai rimane in bolletta e dovrà essere pagato nei mesi da gennaio ad ottobre 2023, di importo mensile pari a 9 euro.
Il Canone rai è sempre stato in bolletta? Dobbiamo fare qualche passo indietro, tornando alla Legge di Stabilità del 2016, nella quale era stata inserita una riforma del canone televisivo. Si stabilì, infatti, di accorpare l’abbonamento alla bolletta della luce.
A partire dal 2024, però, i fatidici 90 euro annui verranno scorporati dalla bolletta dell’elettricità e torneranno ad essere riscossi tramite altre modalità, appunto come si faceva prima della riforma del 2016. In che modo si dovrà pagare? Ancora, su questo, non si sa nulla.
Chi paga e chi è esonerato dal pagamento
Il Canone rai deve essere pagato da tutti coloro in possesso di un apparecchio televisivo. Attualmente, l’abbonamento viene addebitato direttamente nella bolletta della luce: si deve pagare una sola volta per famiglia anagrafica, rispettando la condizione che tutti i familiari risiedano nella stessa abitazione.
Tutti devono pagare l’abbonamento televisivo? Sono previsti alcuni casi di esonero dal pagamento del canone tv. Gli esonerati sono:
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I cittadini ultrasettantacinquenni che hanno un reddito basso;
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I diplomatici e i militari stranieri;
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I cittadini intestatari di utenza elettrica senza la detenzione di apparecchi televisivi.
Per quanto riguarda gli anziani ultrasettantacinquenni, l’esenzione spetta per tutto l’anno a condizione che abbiano compiuto 75 anni d’età entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Per coloro che compiono gli anni dal 1° febbraio al 31 luglio, l’esenzione spetta per il secondo semestre dell’anno.
Ci sono alcuni casi in cui è anche possibile chiedere il rimborso del canone pagato, ma non dovuto, utilizzando l’apposito modello. Il rimborso viene effettuato dalle imprese elettriche, attraverso l’accredito sulla prima fattura utile, oppure, come viene chiarito sul sito dell’Agenzia delle entrate:
“[…] con altre modalità, sempre che le stesse assicurino l’effettiva erogazione entro 45 giorni dalla ricezione, da parte delle stesse imprese elettriche, delle informazioni utili all’effettuazione del rimborso, trasmesse dall’Agenzia delle Entrate”.
Se il rimborso non va a buon fine, verrà effettato direttamente dall’Agenzia delle entrate.
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