Gli italiani sono d’accordo: è questa la marca di pasta preferita, merita il primo posto

Sono tanti i tipi di pasta consumati in Italia, ma una marca in particolare merita il podio. Ecco classifica e caratteristiche della pasta più amata.

Gli italiani amano la pasta e su questo non c’è dubbio, infatti esistono tantissimi tipi di pasta diversi e tantissimi condimenti da abbinare, in modo tale che chiunque, anche coloro che hanno particolari intolleranze, possa trovare qualcosa che gli o le piace.

Per questo motivo è stato istituito un giorno all’anno dedicato alla celebrazione di questo alimento: il 25 ottobre, denominato appunto World Pasta Day. Ci si potrebbe però anche chiedere quale sia la marca di pasta italiana preferita e ora abbiamo la risposta.

Vediamo dunque qual è la pasta più amata a tavola e qualche informazione in più.

La classifica della marca di pasta preferita, da Rummo a De Cecco

Per capire quale sia la pasta premium più amata dagli italiani è stato fatto un sondaggio da parte di Doxa Swg, che ha rivelato durante il World Pasta Day che al primo posto in classifica possiamo trovare la marca Rummo, seguita poco sotto da De Cecco, La Molisana, Voiello, Garofalo, Granoro, Divella e infine Agnesi.

Sono molti i criteri che possono aver influenzato questa scelta, ma il motivo principale per cui Rummo è considerata la pasta migliore, secondo coloro che hanno risposto al sondaggio, si rifà al metodo di lenta lavorazione con cui è prodotta, che Bureau Veritas ha brevettato e approvato attraverso un procedimento in 7 fasi.

D’altronde gli italiani possono considerarsi esperti, in quanto risultano essere i primi al mondo per consumo di pasta (23,5 kg all’anno pro capite), seguiti da Tunisia (17 kg), Venezuela (15 kg) e Grecia (12 kg). Abbiamo inoltre rilevato un aumento del 33% per quanto riguarda l’esportazione di pasta italiana nel mondo, soprattutto in Germania e Stati Uniti, dove l’incremento è del 45% nell’ultimo anno.

Gli italiani e la pasta: ecco la storia e le caratteristiche di Rummo

La pasta Rummo è nata nel 1846 nella città di Benevento e siamo ormai arrivati alla sesta generazione grazie al general manager international sales, Antonio. Il metodo della lenta lavorazione che la rende una pasta premium è inoltre ben espresso dallo slogan “Pe’ fa’ ‘e cose bone ce vo tiemp” (per fare le cose bene ci vuole tempo).

Questa marca, inoltre, è caratterizzata da materie prime eccezionali, impasti elastici fatti di semola e acqua, sfoglia ruvida grazie all’utilizzo delle trafile in bronzo e così via. Un suo grande punto di forza è anche il fatto che l’esportazione avviene in circa 60 Paesi, tra cui Francia, Svizzera, Spagna, Stati Uniti e infine Canada.

Tutto ciò nonostante la disastrosa alluvione che nel 2015 ha travolto il pastificio nella zona Asi di Ponte Valentino con un’onda di fango alta otto metri e mezzo, infatti oggi Rummo è più forte che mai, con i suoi 157 dipendenti e ben 160 milioni di euro di fatturato.

Leggi anche: La miglior pasta italiana non è di una marca famosa: ecco la classifica con tante sorprese

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