Il rendimento delle aziende italiane quotate in Borsa è in crescita: ecco i dati

In 8 anni il rendimento delle principali aziende italiane ha registrato una crescita superiore al 5%, ecco i dati.

Le principali aziende italiane quotate in Borsa in Borsa italiana hanno registrato, negli ultimi 8 anni, un rendimento annuo del 5,9%, questo è quello che emerge dall’ultimo studio condotto dalla società di consulenza globale specializzata in pricing, Simon Kucher.

Chi è Simon Kucher

Fondata nel 1985 da Hermann Simon Eckhard Kucher e Karl-Heinz Sebastian, Simon Kucher è una società di consulenza manageriale globale, specializzata in pricing, che si occupa di aiutare le aziende ad ottimizzare le proprie strategie commerciali ed aumentare le vendite, il valore ed i profitti.

La società di consulenza opera nei settori strategici, marketing, prezzi e vendite ed è leader mondiale nel settore pricing, ovvero nella consulenza sui prezzi, posizione che deriva dalla propria strategia basata su strumenti innovativi di analisi per definire e implementare strategie relative ai prezzi.

Tra i clienti di Simon Kucher vi sono aziende che operano nel settore sanitario, tecnologico, telecomunicazioni, servizi finanziari, industria ed energia.

Inoltre l’azienda produce periodicamente degli studi, rapporti e libri relativi ai principali temi del mondo degli affari, tra i più recenti abbiamo documentazioni relative al Neobanking, generative IA e lo stato del pricing.

Aziende italiane rendono il 5,9% annuo

Secondo un recente studio pubblicato da Simon Kucher, il rendimento medio annuo per gli azionisti delle principali aziende italiane è stato del 5,9%.

Lo studio della società di consulenza ha vagliato i dati relativi ai rendimenti annui delle aziende italiane quotate in borsa presso l’indice FTSE Italia All Share.

Per essere più precisi, lo studio ha evidenziato che i ricavi delle ottanta aziende principali quotate in Italia hanno registrato una crescita dei ricavi del 5,3%, seguita da un dividend yeld in crescita del 2,2% e dall’aumento del margine dello 0,8%, mentre l’espansione del multiplo è calata del 2,5%.

Nel complesso la crescita del fatturato, per le principali 80 aziende italiane quotata, appare come la principale leva per il total shareholder return.

Cos’è il Total Shareholder Return?

Il Total Shareholder Return o TSR è un indicatore delle performance finanziarie di un azienda, si tratta di uno strumento di misurazione che indica il totale dei guadagni che un investitore ottiene da un investimento in un determinato arco temporale.

Per poter effettuare questa misurazione il TRS tiene conto sia dei guadagni in capitale che delle variazioni del prezzo dell’azione e dei dividendi, queste tre variabili sono chiamate P1 (prezzo finale dell’azione), P0(prezzo iniziale dell’azione) e D (dividendi).

Per poter calcolare il TRS si sottrae il prezzo iniziale dell’azione al prezzo finale, si somma il risultato ai Dividendi e si divide il tutto per il prezzo iniziale.

Il risultato ottenuto rappresenta il rendimento effettivo che un investitore può ricevere dal proprio investimento ed è utile per confrontare le performance di diverse azioni o diversi investimenti.

Il commento di Francesco Fiorese, partner di Simon Kucher

Lo studio di Simon Kucher è stato commentato da Francesco Fiorese, partner italiano della società di consulenza, il quale ha osservato che dall’analisi condotta emerge che numerose aziende europee hanno dato priorità alla crescita del fatturato per generare valore per i propri azionisti, questo trend, sottolinea Fiorese, mostra come sia importante non ridurre i prezzi in modo indifferenziato, specialmente in un periodo di apparente stabilità dei costi.

Secondo l’analista risulta vincente stimolare la domanda attraverso il lancio di nuovi prodotti e servizi e l’ottimizzazione del pricing, facendo così leva su un utilizzo mirato dei meccanismi di ingaggio dei clienti.

Fiorese ha infine sottolineato che “la diversificazione ed espansione del footprint in termini geografici, di canale e di prodotti, sia attraverso una crescita organica che inorganica, permetterebbero di espandere la value proposition, incrementare il fatturato e ottimizzare la profittabilità del business”.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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