Dopo settimane di negoziazione è stato finalmente trovato un accordo sul futuro di Eurovita, i cinque giganti dell’assicurazione Intesa, Generali, Poste, Unipol e Allianz, intervenuti nel salvataggio di Eurovita, procederanno ad acquisire Eurovita, per la cifra simbolica di 500 milioni di euro, poi, l’azienda verrà scorporata in cinque parti uguali.
Trovato un accordo su Eurovita
Mercoledì 7 giugno 2023, in occasione di un vertice presso il Ministero dell’economia e delle finanze, il MEF aveva delineato la via da seguire per il “salvataggio” di Eurovita, invitando i partner intervenuti nel salvataggio a trovare un accordo in tempi stretti.
La linea d’azione predisposta dal MEF prevedeva la scomposizione di Eurovita in 5 rami d’azienda, delle stesse dimensioni, tali da essere assorbiti dai 5 big assicurativi intervenuti in salvataggio, ovvero Intesa, Generali, Poste, Unipol e Allianz.
Agli istituti coinvolti è stato inoltre chiesto di fare da garanti per i clienti nel momento in cui i clienti di Eurovita avessero richiesto il riscatto delle proprie polizze. In quel caso gli istituti dovrebbero subentrare nel contratto e portarlo a scadenza, permettendo così ai clienti di beneficiare del rendimento e rimborso di capitale.
La riunione di mercoledì 7 giugno si è chiusa senza un accordo, ma con l’invito da parte del MEF a trovare un’accordo, tra i 5 partner ed Eurovita, in tempi stretti e dopo meno di 3 settimane, sembra sia stato raggiunto un accordo in linea con le direttive del MEF.
Secondo quanto comunicato, l’accordo raggiunto, come richiesto dal MEF prevede l’acquisizione e successivamente la scomposizione in 5 parti uguali di Eurovita, parti che verranno successivamente assorbite dalle imprese chiamate in salvataggio del gruppo assicurativo.
L’acquisizione, di Eurovita vedrà l’investimento da parte dei cinque operatori assicurativi di una cifra complessiva di 500 mila euro, vale a dire 100 mila euro per ognuno dei cinque assicuratori intervenuti nel salvataggio.
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Garanti
Come richiesto dal MEF nella riunione del 7 giugno, i cinque assicuratori che rileveranno Eurovita faranno da garanti ai clienti e si faranno carico dei sottoscrittori delle polizze, che quindi, con la scomposizione dell’azienda in cinque parti, si ritroverebbero ad avere in mano, non più polizze Eurovita, visto che il brand sparirebbe, ma polizze Intesa, Generali, Poste, Allianz o Unipol.
Questo significa che, a partire dal 1 luglio, quando terminerà il blocco per i riscatti, se gli ormai ex clienti Eurovita dovessero riscattare le proprie polizze, sarà compito di Intesa, Generali, Unipol, Poste e Allianz subentrare nel contratto e portarlo a scadenza, con la possibilità di beneficiare dell’eventuale rendimento e rimborso del capitale.