Se in casa ai gioielli in argento o simil argento, come si può capirne l’autenticità?
Molto spesso capire se gioielli, soprammobili e altri oggetti abbiano oltre che un valore affettivo anche un valore economico non è sempre facile, anche se esistono alcuni segnali che ne permettono di riconoscere l’autenticità.
Ecco allora 4 trucchi infallibili per capire se un oggetto è davvero in argento o è un falso.
Argento, ecco 4 trucchi infallibili per riconoscerne l’autenticità
Tutti noi in casa abbiamo oggetti che riteniamo possano essere oggetti in argento: ma si tratta veramente di oggetti preziosi o sono dei falsi?
Per riconoscerlo bisogna:
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conoscere le sigle apposte sull’oggetto
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verifica della proprietà magnetica
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prova del ghiaccio
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eventuali macchie sulla pelle.
1. Le sigle da conoscere “800/000” e “925/000”
La prima cosa da sapere è che l’argento è un metallo prezioso e può essere impiegato puro o in una lega con il rame, conosciuto come argento sterling.
Questa ultima tipologia di argento corretta con il rame viene utilizzata molto in gioielleria grazie alla sua grande malleabilità.
La percentuale di rame contenuta viene comunque indicata con le “800/000” e “925/000”.
Il primo numero della sigla indica infatti la quantità di metallo prezioso presente nella composizione.
La prima sigla significa che ci sono nell’oggetto 800 parti di argento e 200 di rame, mentre nella seconda la quantità di argento presente sale a 925 e 75 di rame.
Ma attenzione se vi trovate davanti la sigla 1000/000 non è indice di argento puro ma si tratta piuttosto di un oggetto placcato in argento, cioè rivestito e quindi argento sterling placcato.
L‘argento 925 viene usato soprattutto per piccoli oggetti, come gioielli e bomboniere mentre l’argento 800 è usato per oggetti più grandi.
Su ogni oggetto viene riportata la percentuale di metallo prezioso puro presente ed oltre a questo verrà apposto un marchio che lo identifica.
Questo è composto da una stella a cinque punte, con la sigla della provincia di appartenenza e il numero di matricola del fabbricante.
2. Prova magnetica
Altro trucco infallibile è la verifica delle proprietà magnetiche, in questo caso è opportuno usare una calamita, se l’oggetto viene attratto allora è un oggetto impuro, perché si sa l’argento non è magnetico.
3. Prova del ghiaccio
Altri usano la prova del ghiaccio, ma come funziona? Si sa l’argento è un metallo che ha tanta conduttività termica.
Se si posa sopra un cubetto di ghiaccio l’oggetto dovrebbe sciogliersi velocemente come se fosse poggiato su una fiamma.
4. Macchie sulla pelle
Se hai notato sulla pelle macchie verdi dopo aver indossato un “gioiello” si tratta di una reazione allergica al rame, quindi non si tratta di un gioiello puro ma di uno formato con una lega.
Come si fa a riconoscere l’argento?
Lo abbiamo detto, la prima cosa da verificare per vedere se si tratta di argento è quindi verificare se si trovano le due sigle.
Questi due elementi, sono individuabili a volte ad occhio nudo altre volte con una semplice lente da ingrandimento.
Si tratta della prima prova che l’oggetto analizzato è di argento, ma ci sono altri elementi che differenziano un oggetto in argento puro da uno placcato.
Dopo aver verificato la presenza o meno della sigla bisogna ricordare che l’argento esposto all’aria si ossida, e tende a formare una patina nera.
Se strofinando con un panno bianco si notano macchie nere allora con tutta probabilità siamo di fronte ad argento 925 o puro.
Come capire se un gioiello è d’argento?
Per riconoscere se un gioiello è in argento oppure no, oltre alla tecniche viste prima puoi usarne altre.
Se ad esempio il colore esterno è alterato o ci sono strati disomogenei, il gioiello è falso. Inoltre, va ricordato che l’argento è inodore: se senti odori strani o di zolfo, il gioiello non è puro.
Come riconoscere l’argento dal silver plated?
Per riconoscere se un oggetto è di silver plated anziché argento, la prima cosa da fare è controllare se c’è il marchio “silver plated” o un simbolo che indica che è placcato in argento, cioè il titolo e il marchio di identificazione dell’azienda produttrice marcate con punzone.
Però molto spesso è consigliato rivolgersi ad un esperto o un antiquario per una valutazione più precisa.