Il ristorante top Da Vittorio apre a Milano: menù e prezzi per una cena al nuovo “DAV”

Da Vittorio sbarca sulla Torre Allianz di Milano. Ecco che cosa si mangia e quanto costa cenare dalla famiglia Cerea.

Cadono su Milano le tre Stelle Michelin della famiglia Cerea, che il 4 luglio ha inaugurato il settimo locale (inutile dirlo: è esclusivo) in terra meneghina. Il famosissimo Ristorante Da Vittorio, che qui si fa chiamare DAV Milano by Da Vittorio, è un posto strepitoso che potete trovare sulla Torre Allianz, al numero 3 di Piazza Tre Torri (primo piano), esattamente nel cuore della città. La location e le materie prime sono curate nei dettagli più minimi che ci siano. Siete curiosi di conoscere il menù e quanto costa in media una cena Da Vittorio, non è così? Vi anticipiamo solo che fa di certo parte di quei 10 ristoranti di lusso in Italia che bisogna provare assolutamente.

Quali sono i piatti forti (e i prezzi) del menù del DAV Milano

Qui entra in gioco la filosofia causal dining, che fa perdere la testa agli amanti (appunto) dei locali informali che però non vogliono rinunciare a qualità, location e dettagli. Il menù sembra studiato nei minimi particolari e ce n’è davvero per tutti i gusti, con tanto di antipasto in stile sharing (CondiviDAV, come si legge sul sito ufficiale del ristorante) composto da ben 9 portate di carne, pesce e vegetariane (65 euro a persona).

Se l’antipasto vi ha stuzzicato il palato, ecco il pranzo, dove piatti istituzionali della tradizione si affiancano a quelli più arditi. Per un piatto di semplicissimi paccheri alla DAV, dovrete aggiungere al vostro conto 30 euro, mentre per una porzione di casoncelli con melanzane alla cenere e pomodorino giallo di euro ve ne basteranno 25. Ma qual è il piatto più costoso in assoluto del menù? Senza dubbio il pacchero el’ elefantino, con patate al forno e pomodorini canditi: stiamo mettendo in tavola 100 euro (per 2 persone) che diventano 120 se si sceglie la variante alla valdostana. Roba da rimanere a bocca aperta!

Tra i secondi di pesce regnano una fantasia di scampi con uovo in camicia, pancetta e pop corn (55 euro) e, ancora più costoso, un astice alla catalana con maionese leggera (60 euro). Preferite la carne? Ecco la guancetta di vitello con spuma di patate alle erbe e e marmellata di pomodoro, oppure il filetto di vitello con pancetta e porcini. Qui, il portafogli si alleggerirà perché costano rispettivamente 35 e 30 euro.

E poi, le pizze! Cornicione, pala o nuvola, sono un must certamente irresistibile. La VIP, con astice, bacon, bisque, crema di cipollotto, tartufo nero e fior di latte di Agerola vi costerà 50 euro, ma se vi accontentate di una Regina Margherita spenderete la metà. Tra le più particolari, spicca l’Orientale, con avocado e wasabi, verdure al sesamo, gamberi, salsa teriaki e miso (45 euro).

Visto che c’è sempre posto per il dolce (no, non temete per il prezzo, costano tutti 12 euro) ecco il tiramisù classico, i cannoncini e la pavlova con meringa, fragole e crema alla vaniglia, solo per citarne alcuni.

Se, invece, volete solamente degustare, potete scegliere il menù in condivisione per tutto il tavolo. Costo dell’operazione: 110 euro a persona.

Insomma, veniamo al dunque: quanto costa, in media, una cena Da Vittorio a Milano? Come avrete intuito, la qualità si paga. Facendo due conti, antipasti inclusi e scegliendo le portate più costose, siamo sulle 250 euro a persona, bevande escluse. Ma qual è il prezzo del coperto? Se la cifra è identica a quella del ristorante di Bergamo, siamo sulle 7 euro. Qui, proprio a Bergamo, una cena Da Vittorio (Tre Stelle Michelin) vi costerà 350 euro a persona per il menù carta bianca, 250 per il menù tradizione e 200 per verdure dell’orto in 8 portate (bevande escluse), fermo restando la possibilità di scegliere alla carta. 

Non solo Bergamo

La famiglia bergamasca, Tre Stelle Michelin addosso, gira intorno al ristorante di Brusaporto (Bergamo). Qui, tra l’altro, si organizzano matrimoni da favola, in una location di altissimo livello. Gli altri ristoranti si trovano a St. Moritz, Shanghai, Saigon, c’è un bistrot sempre in Cina, un DAV a Portofino e quello a Milano. In elenco, non poteva mancare una pasticceria: la Cavour 1880, a Bergamo Alta.

Ma che cosa dice Tripadvisor? Le valutazione sono (e chi aveva dei dubbi?) altissime, con testimonianze di esperienze indimenticabili sia per la gola sia per l’atmosfera. 

Leggi anche: Coraje, il ristorante di Lautaro a Milano: menù e prezzi

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