Social Network e salute mentale: 10 statistiche importanti!

I social media ci forniscono uno spazio dove essere noi stessi, tuttavia ci sono anche diversi lati negativi. Scopri quali e come arginarli!

Tutti conosciamo le potenzialità dei social media. Da una parte, ci aiutano a rimanere connessi con i nostri familiari, amici e conoscenti in tutto il mondo. Quando utilizzate nella maniera giusta, queste piattaforme sono un ottimo veicolo di relazioni, condivisione e scambio. 

Dall’altra parte, per moltissime aziende i social media sono utilissimi a promuovere il proprio brand, prodotti e servizi per raggiungere una platea di pubblico sempre più ampia. Gli effetti positivi sono la crescita, l’aumento dei profitti e la soddisfazione personale di vedere il proprio brand diffondersi. 

Tuttavia i social media possono anche essere uno spazio negativo, che impatta in maniera inaspettata sulla salute mentale degli utenti e ne abbassa l’autostima e la voglia di condividere. 

Per alcuni è fondamentare essere validati dai propri coetanei sui social media con likes e commenti, e quando ciò non accade si instilla un senso di inferiorità e di bassa autostima. In più, diversi studi hanno evidenziato la correlazione tra stati d’ansia, depressione e stress e utilizzo dei social media. 

Ecco perchè il tuo brand – qualsiasi sia il tuo settore – gioca un ruolo fondamentale. Come imprenditore e detentore di un brand sulle piattaforme social, sei responsabile nel creare un ambiente positivo e proteggere la community dei tuoi clienti e followers. Ecco come! 

1: Il 64% delle persone afferma di vedere più messaggi negativi che positivi sui social network

Oggi è più che mai semplice reperire informazioni a livello globale, quindi in tantissimi si affidano ai social network per rimanere informati. Tuttavia, il flusso costante di notizie tragiche e negative può avere un impatto significativo sulla salute mentale degli utenti. 

E il problema ricade anche su di te e sul tuo brand, perché il consumo passivo di contenuti ci porta spesso ad associare negatività anche a ciò che non centra niente. Un feed è visto come un contenitore omogeneo. 

Essere esposti costantemente a post che parlano di disastri e alla stampa sensazionalista può contribuire ad aumentare i livelli di stress e incrementare l’ansia e i problemi del sonno. Il che significa che dovrai pianificare i tuoi contenuti in maniera tale da smorzare questi sentimenti negativi e portare positività. 

Puoi fare la differenza veicolando un messaggio positivo nel bel mezzo di un disastro. Il che non significa minimizzare o evitare di parlare delle brutte notizie, ma parlarne in maniera da trasmettere speranza e senso di comunità. 

Tantissime aziende, nel bel mezzo della pandemia da COVID 19 non hanno nascosto la testa sotto la sabbia, ma hanno tentato di veicolare un messaggio positivo per incoraggiare le persone a sperare nel futuro. 

2: Il 70% delle persone si fida più degli altri utenti che dei brand sui social network

Con il consumo compulsivo di una mole impressionante di contenuti sui social media, non è una sorpresa che molti di loro tentino di emulare la perfezione che vedono sui social media. Quindi, vedendo persone “perfette” e che vivono vite “perfette”, ci sentiamo inferiori e sentiamo di starci perdendo qualcosa.  

Diffondere costantemente questo tipo di contenuto potrebbe sul lungo periodo dare adito ad atteggiamenti negativi derivanti dall’invidia e dall’ansia di non star vivendo appieno la propria vita. Il che impatta sulla salute mentale di un utente e sulla sua autostima. 

Diversi studi hanno infatti provato la correlazione tra questi sentimenti e un diffondersi continuo di disturbi da ansia, stress e depressione in chi utilizza regolarmente i social media. 

Ecco perchè, come professionista dei social media o imprenditore, dovrai assicurarti di dare un messaggio il più possibile autentico e trasparente, e quale modo migliore se non l’UGC, ovvero l’user generated content? 

Dai spazio ai tuoi followers e alla tua community, e incoraggia i tuoi utenti a condividere le loro esperienze reali, la loro quotidianità e – perché no – i loro difetti e disavventure. In questo modo, altri utenti potranno identificarsi con il tuo brand, e sapranno che vi sono persone reali dietro! 

L’obiettivo è quello di mostrare e celebrare l’autenticità contro il mondo finto e costruito dei mega influencer e delle celebrità. Questo potrà aiutarti a costruire una community positiva e inclusiva per tutti, a prescindere dal sesso, etnia o status economico e sociale.

I brand che sfruttano l’UGC utilizzano spesso hashtag brandizzati, contest e challenge che incoraggiano i loro clienti e followers a mostrare come essi utilizzano i loro prodotti o servizi. Un esempio lampante è stata la campagna TikTok di Saikebon.

Ad esempio, un’azienda che si occupa di prodotti per il makeup potrebbe utilizzare il proprio account su Instagram per celebrare la bellezza in tutte le sue forme. Magari chiedendo ai propri followers e influencer di inviare video tutorial autentici, senza troppo editing. 

Questo rende il brand più “terra a terra”, i clienti si possono identificare e percepire il sentimento positivo e accogliente di un brand che si rivolge davvero ai propri clienti, e non a standard irraggiungibili ormai superati! 

3: Il 67% delle persone sono vittime dei troll nelle community sui social network

Creare una community positiva e accogliente significa anche proteggerla da coloro che vogliono invece disturbare, offendere e incendiare gli animi. Purtroppo, queste persone esistono e sono ovunque sui social media. 

È sempre più facile infatti creare più account sui social, e ciò li rende accessibili a qualsiasi tipo di persona – compresi bulli e troll. L’obiettivo di queste persone è di diffondere negatività tramite commenti offensivi e post inappropriati. 

Neanche a dirlo, questo atteggiamento può causare sentimenti negativi e ansia negli utenti sui social, che si sentono in dovere di rispondere a un messaggio o a un commento che li attacca. Specialmente tra i teenagers. 

Uno studio su 150 studenti nella fascia d’età 16 – 18 dimostra la gravità di questo fenomeno: è infatti il 67% di essi che ha provato sentimenti di depressione a causa di attacchi di cyberbullismo e trolling sui loro account. 

Ancora peggio, coloro che subiscono bullismo o cyberbullismo si trovano a dover affrontare sentimenti di ansia, bassa autostima, problemi a scuola o al lavoro fino addirittura a ideazioni suicide. Senza contare che in particolare i giovani sono più vulnerabili a questo tipo di atteggiamento. 

È quindi cruciale adottare una politica rigida per la gestione di questo tipo di comportamenti. Monitora costantemente la community, e tieni sempre d’occhio il tuo pubblico. Se noti atteggiamenti negativi, non aver paura a silenziare o bloccare un troll. 

Il tuo focus deve sempre rimanere sui tuoi followers genuini, e sul proteggere l’ambiente positivo che hai creato, nonché il benessere di chi lo popola. Vedendo il tuo impegno nel contrastare i bulli e i troll, i tuoi followers ti stimeranno di più e questo contribuirà ad aumentare la brand loyalty. 

4: La tossicità sui social network incrementa del 10% la possibilità di soffrire di depressione

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 264 milioni di persone soffrono di depressione a livello globale. Il disturbo bipolare, ad esempio, affligge circa 45 milioni di persone a livello mondiale, mentre la schizofrenia e le psicosi ne colpiscono 20 milioni.

Il che significa che non potrai mai sapere chi combatte segretamente con un disturbo mentale all’interno della tua community – o addirittura tra i tuoi dipendenti. Inoltre, non aiuta il fatto che le esperienze negative sui social network non fanno altro che gettare benzina sul fuoco. 

Anzi, si stima infatti che per ogni 10% di incremento delle esperienze negative sui social media, il rischio di depressione aumenta del 20%. E ogni 10% tende a incrementare i sentimenti di solitudine e abbandono. 

Il che rende fondamentale sfruttare determinate occasioni per utilizzare la tua piattaforma e parlare di salute mentale, anche se operi in un settore diverso. Ecco qualche data utile: 

  • 10 Ottobre, Giornata Mondiale per la Salute Mentale
  • 7 Febbraio, Giornata Mondiale Contro il Bullismo
  • 28 aprile, Giornata mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro

In queste occasioni parla apertamente delle difficoltà che ogni giorno vengono affrontate dalle persone con problemi di salute mentale, e condividi storie utili in cui il tuo pubblico può identificarsi. Condividi slogan motivazionali e di incoraggiamento. 

Inoltre, fai del tuo meglio per includere le minoranze e le persone che subiscono discriminazioni in tutte le tue attività di marketing, valorizzandole come parte integrante della tua community e dando valore alla loro diversità. 

L’idea è quella di far sentire i tuoi clienti e i tuoi followers parte di una community positiva, uno spazio sicuro dove parlare dei propri interessi e delle loro passioni senza essere disturbati da messaggi d’odio, di negatività o discriminazioni. 

Ad esempio, tantissime aziende hanno valorizzato l’importanza del prendersi cura di sé stessi e della salute mentale durante la pandemia da COVID-19. 

5: L’80% di imprenditori e professionisti del marketing provano ansia pensando ai social network

Nel tuo impegno per creare una community positiva, non dimenticarti di te stesso. I professionisti del marketing digitale e gli imprenditori non sono invulnerabili agli effetti dei social media, anzi! Secondo un recente studio, l’80% degli imprenditori guarda alle proprie piattaforme social con ansia e preoccupazione. 

Questi sentimenti derivano dalla necessità di avere una presenza social perfetta e nel contempo rimanere sempre aggiornati sulle nuove tecnologie. La continua scalata per il numero di followers e la necessità di imparare sempre nuove tecniche sono altre cause scatenanti. 

È quindi fondamentale prenderti cura della tua salute mentale, e promuovere la sua importanza tramite le tue strategie di marketing. Prioritizza l’autenticità e proteggi te stesso e la tua community dai rischi dei social media. 

Infine, non lasciare che i social media prendano il controllo della tua vita, anche se sono fondamentali per il tuo business. Essi rimangono comunque uno strumento, e sarai tu a dover dominare loro. 

In conclusione, i social media hanno tantissimi vantaggi, ma anche tantissimi svantaggi. Come imprenditore o come professionista del marketing sta a te proteggere la tua community e promuovere atteggiamenti positivi per creare un ambiente sano e produttivo! 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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