Azimut: sell-off continua dopo conti. Cosa è andato storto?

Azimut ha accusato un altro fondo dopo i numeri dello scorso anno: quali i motivi?

Nuova seduta da incubo per Azimut che, dopo l’affondo di ieri, è rimasto stretto nella morsa dei ribassisti oggi.

Azimut: sell-off continua

Il titolo, dopo ben cinque sedute consecutive in rialzo, è stato colpito da un pioggia di vendite oggi, lasciando sul parterre il 5,9% del suo valore.

Non diverso il copione odierno, visto che Azimut si è fermato a 24,36 euro, con un ribasso del 5,21%, alimentato da volumi di scambio boom, basti pensare che sono transitate sul mercato oltre 6,7 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 670mila.

Azimut: i conti del 2023

L’affondo di Azimut trova le sue origini nei conti diffusi ieri dal gruppo, che ha chiuso il 2023 con un utile netto in rialzo da 402,37 a 453,99 milioni di euro, poco sopra i 450 milioni indicati dal management, mentre i ricavi sono saliti leggermente da 1,29 a 1,31 miliardi di euro.

Il risultato operativo è passato da 551,36 a 587,4 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta è positiva per 392,21 milioni di euro, contro i 293,06 milioni di inizio 2023.

Sulla base dei risultati del 2023, il management di Azimut ha proposto la distribuzione di un dividendo di 1,4 euro per azione, di cui 1 euro pagato in contanti e 0,4 euro in azioni.

Azimut: i numeri del quarto trimestre

Azimut ha chiuso il quarto trimestre del 2023 con un utile netto di 94 milioni di euro, rispetto ai 113 milioni attesi da Equita SIM.

Il reddito operativo è stato del 2% superiore alle stime, grazie principalmente a maggiori performance fees.

Le commissioni ricorrenti sono state leggermente sotto le aspettative di Equita SIM e pari a 282 milioni, con margini in calo di 3 punti base a 202 basis points, ma all’interno del range previsto per asset allocation ed effetto mercato.

Azimut: confermata la guidance 2024

Quanto alla guidance 2024 è stata confermata da Azimut, con un utile netto di 500 milioni di euro “in condizioni di mercato normali”, contro una stima di 467 milioni di euro ex Unicredit e 150 milioni dal business internazionale su base annua.

La raccolta netta 2024 è attesa sopra i 7 miliardi di euro, anche grazie alle partnership, contro la stima di Equita SIM pari a 6,5 miliardi.

Lo sviluppo nel segmento del private markets è previsto contribuire in modo significativo ai futuri ricavi.

Quanto all’M&A, sono in corso negoziazioni per operazioni in alcuni mercati esteri chiave per far emergere valore, rimanendo allo stesso tempo un partner strategico.

Equita SIM non cambia idea su Azimut, ribadendo la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 26,5 euro.

Azimut: la view di Mediobanca

Cauti anche i colleghi di Mediobanca Research, che sul titolo hanno un rating “neutral”, evidenziando che il dividendo annunciato dal gruppo è stato inferiore alle attese, accompagnato peraltro dalla sorpresa della parte in azioni.

Azimut: Banca Akros resta bullish

Non cambia idea Banca Akros, che continua a guardare con ottimismo ad Azimut, con una raccomandazione “buy” e un fair value alzato da 27 a 28,5 euro.

Gli analisti hanno messo mano anche alle stime, alzando quelle di eps di circa il 10% per l’anno in corso e per il prossimo, per ridurre il gap con la guidance della società e per rafforzare il contributo della partnership con un Unicredit.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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