Ftse Mib punta più in alto. La view su Unicredit e Intesa

Il Ftse Mib mantiene una buona impostazione e segnali di debolezza sono ancora lontani.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

I mercati azionari sono nuovamente in attesa di ricevere indicazioni dalle Banche Centrali la prossima settimana. Si aspetta ancora sviluppi positivi?

La prossima settimana sarà fondamentale per capire la direzione dei mercati nei prossimi mesi.

In primis, dovremo monitorare le decisioni delle banche centrali, Federal Reserve e Banca Centrale Europea.

Focus su FED e BCE

Sembra scontata la scelta per entrambe di alzare i tassi di interesse di 25 punti base. Sarà invece interessante valutare quali potranno essere le prossime strategie in materia di politica monetaria.

Al momento, le aspettative di mercato sono fissate per un solo rialzo del costo del denaro da parte della FED nei restanti mesi del 2023.

Per la BCE la questione è più complessa e dipenderà dall’andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione e crescita).

Crediamo che nello scenario base, senza sorprese hawkish, gli sviluppi potrebbero essere positivi per i mercati.

Settimana prossima, tuttavia, c’e’ un altro elemento che potrebbe influenzare notevolmente le piazze finanziarie, ovvero la pubblicazione delle trimestrali delle società più capitalizzate al mondo, in ordine cronologico: Microsoft, Google/Alphabet, Meta Platforms, Coca-Cola, Amazon ed Exxon Mobil.

La view sul Ftse Mib

Il Ftse Mib viaggia a ridosso dei massimi dell’anno, a un passo da quota 29.000 punti. Ci sono le condizioni per nuovi allunghi?

L’indice italiano mostra un grafico ampiamente intonato positivamente. L’eventuale superamento dei massimi odierni a 28.920 punti getterebbe le basi per un allungo del Ftse Mib in direzione di obiettivi ipotizzabili a 29.412 e 29.598 punti, picchi del 2008, e a 32.252 punti, chiusura del gap apertosi nell’estate 2008.

Segnali di debolezza per il Ftse Mib, giungeranno, invece, con il cedimento del supporto a 27mila punti.

L’analisi di Unicredit e Intesa Sanpaolo

In vista delle trimestrali, consiglierebbe di puntare più su Unicredit o su Intesa Sanpaolo?

Le nostre valutazioni fondamentali premiano entrambi i gruppi bancari nel 2023.

Le trimestrali indubbiamente porteranno volatilità; sulla reazione di mercato di breve post trimestrale lasciamo l’onere di decidere il migliore a chi possiede arti di divinazione.

Da un punto di vista tecnico, è invece chiaro che il vincitore è Unicredit che ha una tendenza rialzista più forte e più consistente rispetto a Intesa Sanpaolo.

A difesa del gruppo guidato da Carlo Messina, sono le brillanti ultime sedute che hanno permesso ai prezzi di superare la resistenza in area 2,52 euro.

Una perentoria vittoria al di sopra di 2,55 euro potrebbe aprire spiragli per il gruppo verso i picchi annuali segnati a marzo a 2,60 euro. Il più significativo supporto è posizionato a 2,45 euro.

Per Unicredit, da marzo a luglio è stata una corsa al rialzo con pochissimi ostacoli, che ha portato le quotazioni dai bottom di 15 euro ai massimi annuali registrati nella sessione odierna a 22,30 euro.

Sopra 22,50 euro sarà possibile assistere a ulteriori allunghi di Unicredit in direzione dei 23 e dei 24 euro.

Come si muoverà l’euro-dollaro?

L’euro-dollaro sta provando ad allungare oltre quota 1,12. Quali le attese per le prossime sedute?

Ci sarà molto nervosismo nelle prossime sessioni in attesa delle decisioni di Federal Reserve e della BCE.

Crediamo che ci possano essere movimenti bruschi nell’andamento della coppia valutaria, anche sulle scelte di riposizionamento dei grandi fondi.

Graficamente, nonostante i ribassi delle ultime sedute, l’impostazione tecnica rimane positiva di medio/breve periodo.

L’eventuale superamento dei picchi di giovedì a 1,1230 potrebbe essere la condizione per spingere le quotazioni dell’euro-dollaro in direzione del target a 1,1276, strategico anche in ottica di medio periodo.

Sopra 1,1276 via libera a un allungo più sostanzioso verso 1,14. Segnali negativi sotto 1,1092, preludio per un possibile ribasso a 1,0944, bottom del 10 luglio.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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