Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib ha continuato a scendere, riportandosi sui minimi di fine marzo. C’è il rischio di ulteriori flessioni nel breve?
Il Ftse Mib è andato a rivedere ieri area 26.000, confermando la propensione ribassista già mostrata nelle ultime settimane.
Quella di ieri è stata in effetti una seduta pesante per il Ftse Mib ce ha dato vita a un primo test dei 26.000 punti, senza fornire per ora particolari spunti di riflessione su quello che potrebbe fare nel breve.
Ftse Mib: ancora rischi al ribasso?
Su tenuta di area 26.000 si potrebbe ipotizzare una fase di stop alle vendite, visto che almeno per il momento non ho elementi tali che mi portino a valutare una discesa del Ftse Mib fino ai minimi del 20 marzo a 24.750 punti.
Considererei piuttosto una discesa sotto i 26.000 punti, con possibile approdo in area 25.700, minimo del 24 marzo scorso.
Valuto quindi la possibilità di uno scenario ancora ribassista per il Ftse Mib e gli indicatori tecnici al momento sembrano avvalorare questa ipotesi. considerando che per ora non ci sono elementi che possano segnalare un rialzo.
Almeno nell’immediato non vedo così reale il rischio di una flessione fino a 25.000 punti, ma una discesa fino ai 25.700 punti mi pare plausibile.
Un segnale di allarme scatterebbe in caso di sfondamento al ribasso di area 25.000, ma al momento non vedo la situazione così pericolosa per il Ftse Mib.
Focus sull’euro-dollaro
L’euro-dollaro ha bucato anche quota 1,07, senza riuscire ad arrestare la discesa per ora. Quali le attese per le prossime sedute?
L’euro-dollaro è sceso per tutto il mese di maggio, raggiungendo una zona di forte supporto intorno a quota 1,065.
Sotto questa soglia troviamo un altro sostegno importante in area 1,05, ma non è detto che la stessa sia raggiunta nel breve.
Da vedere ora se il cross riuscirà a mantenersi al di sopra del sostegno a 1,065, la cui tenuta potrebbe favorire una ripresa dei corsi.
In tal caso si assisterà a un recupero dell’euro-dollaro in direzione di 1,075 prima e di area 1,08 in seguito.
Fino a quando il cross non bucherà al rialzo queste soglie, che corrispondono ai minimi del 17-18 maggio scorsi, non si avranno grandi sviluppi verso l’alto.
Guardando ai volumi di scambio, si nota che sono in lieve ribasso, quindi potremmo dire che la discesa dell’euro-dollaro non è stato troppo enfatizzata.
Si può dire quindi che gli investitori non hanno venduto a piene mani e il recente movimento al ribasso, pur non essendo un pull-back, potrebbe anche rivelarsi tale.
Il mio consiglio è di aspettare un eventuale recupero di quota 1,075 per avere un’idea più ampia sulla salita.
Diversamente si dovrà mettere in conto una prosecuzione del ribasso dell’euro-dollaro verso area 1,05.
L’analisi del petrolio
Il petrolio anche ieri ha perso terreno, scendendo a quota 68 dollari al barile. Cosa aspettarsi ora?
Per il petrolio c’è stata un’alta volatilità nella fase discendente e di fatto c’è tuttora, tanto che questo induce a pensare che il ribasso non sia ancora finito.
Non escludo che l’oro nero possa andare a rivedere quota 65 dollari, disegnando un triplo minimo, visto che il precedente lo abbiamo visto il 3 maggio e ancora prima il 20 marzo scorso.
Come dicevo prima, la volatilità rimane alta, il ROC resta sotto la parità, quindi potremmo vedere ancora un ribasso per il petrolio o quantomeno uno sviluppo latera-ribassista nel breve.