Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.
Il Ftse Mib ha superato quota 27.500, da cui in più occasioni è stato respinto. Quali i possibili scenari ora?
Visto lo stacco dei dividendi di lunedì prossimo, oggi basiamo l’analisi sul future del Ftse Mib che quota già al netto delle cedole.
Il future si sta riavvicinando al test della resistenza statica di medio termine in area 27.500.
Ftse Mib: i possibili scenari nel breve
Se e solo se i corsi riusciranno a superare questo ostacolo, allora si potrebbe assistere a un ulteriore deciso allungo, ma anche allo sviluppo di un ulteriore uptrend.
Oltre i 27.500 punti, il future sul Ftse Mib uscirebbe dal trading range che lo tiene ingabbiato dalla fine di marzo scorso.
Per contro, nell’ipotesi in cui l’ostacolo dei 27.500 punti non venisse oltrepassato, allora il future tornerebbe indietro verso i 27.000 punti, poi verso i 26.680 punti, dove transita la media mobile a 50 sedute, con successivo approdo a 26.285 punti, supporto statico di medio termine, coincidente con il limite inferiore del trading range di cui parlavo prima.
La view su Banco BPM e Bper Banca
Qual è il suo giudizio su Banco BPM e Bper Banca e quali indicazioni operative ci può fornire per entrambi?
Banco BPM si sta muovendo lateralmente tra 3,65 e 4,1 euro, quindi solo oltre quest’ultimo livello potremmo assistere all’uscita dal trading range, con successivi target a 4,25/4,3 euro prima ed eventualmente su nuovi top da inizio anno in zona 4,45/4,5 euro.
Sotto quota 3,75 euro, Banco BPM potrebbe scendere verso i 3,6 e i 3,4 euro.
Bper Banca sta tentando un rimbalzo dopo il test del supporto dinamico ascendente, che al momento coincide con il passaggio della media mobile a 21 sedute a quota 2,65 euro.
Solo con l’eventuale superamento dell’area di resistenza tra 2,8 e 2,85 euro, si potrà assistere alla continuazione dell’uptrend iniziato a metà marzo, con successivi target a 3,15/3,2 euro prima e poi a 3,6 euro, con stop loss da posizionare a 2,65 euro.
Focus su Poste Italiane
Come valuta l’attuale impostazione di Poste Italiane e quali strategie ci può suggerire per questo titolo?
Poste Italiane proprio oggi ha oltrepassato la resistenza di breve-medio termine posta a quota 9,7 euro e si sta avvicinando alla soglia dei 10 euro.
Oltre questo livello di resistenza il titolo avrà un target potenziale in area 10,3/10,4 euro prima e poi a 10,75/11 euro.
A chi volesse acquistare Poste Italiane, consiglio di fissare uno stop loss a 9,5 euro, dove coincidono al momento le medie mobili a 21 e a 50 sedute.
CNH Industrial è interessante sugli attuali livelli di prezzo?
CNH Industrial sta beneficiando di un vero e proprio colpo di reni, dopo aver completato al rialzo una formazione triangolare con vertice a quota 13 euro.
I corsi hanno incrociato al rialzo la media mobile a 50 sedute, passante per quota 13,3 euro, e mercato permettendo e visto il posizionamento degli indicatori tecnici ancora distanti dall’ipercomprato, potremmo assistere a un ulteriore allungo verso i 14,1 euro prima e 14,5/14,75 euro dopo.
Un acquisto del titolo andrà corredato a mio avviso da uno stop loss in area 13 euro.
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?
Uno sguardo ad Anima Holding che sta tentando di invertire la rotta dopo aver disegnato un bel doppio minimo a 3,55 euro.
Conferme in tal senso si avrebbero però solo con il superamento al rialzo della media mobile a 21 sedute ora a quota 3,7 euro, con successivi target in area 3,9 euro prima e poi a 4,1 e a 4,2/4,25 euro, con stop loss molto rigido a 3,55 euro.