Ftse Mib: ecco a cosa si guarda ora. ENI, Enel e Saipem buy?

Il Ftse Mib deve chiudere il mese in scorso sopra un determinato livello, pena cattive notizie per aprile.

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib resta preda della volatilità, in linea con quanto accade per gli altri indici internazionali. A cosa prepararsi ora?

Situazione del tutto sovrapponibile a quella della scorsa settimana. Ora tutta l’attenzione si rivolge alla fine del mese per capire se il future sul Ftse Mib avrà la voglia di andare a sterilizzare il movimento ribassista solo in parte recuperato.

Ftse Mib: focus sulla chiusura del mese

Appare oramai poco probabile che il future sull’indice riesca, prima della chiusura del mese, a recuperare i 26.693 punti, tuttavia sarebbe un segnale quantomeno di tenuta se riuscisse a chiudere sopra i 26.125 punti.

Se ciò non dovesse avvenire, allora dal prossimo mese aumenta la possibilità che vengano venduti tutti i tentavi di rialzo sull’indice e sui singoli titoli.

Restringendo l’analisi ai time frame intraday per la giornata odierna, il livello da superare è l’area compresa tra 25.805 e la zona tra 25.901 e 26.133 punti.

L’analisi del Dax

Stessi spunti si evincono dall’analisi del Dax che pare voler lateralizzare appena sotto il livello di resistenza a 15.583 punti.

Anche in questo caso i livelli intraday da superare sono tra i 15.300 di resistenza e i 15.200 punti di supporto.

La loro rottura darebbe una prima informazione di una qualche forma di direzionalità che in questo momento latita.

Sotto la lente Vix e S&P500

Se guardiamo dall’altro lato dell’oceano, sul mercato americano notiamo un VIX ancora appoggiato sul supporto a 22,36.

L’eventuale prosecuzione rialzista si avrebbe se riuscisse a posizionarsi stabilmente al di sotto di questo livello.

Dall’altro lato, a livello resistenziale abbiamo una resistenza importante che si è formata a 23,90 euro. Molto lascia supporre che potremmo assistere ad una fase di lateralizzazione.

Difficile immaginare, infatti, che i fondi vogliano scaricare le proprie posizioni prima della fine dell’imminente stagione dei dividendi.

Tra l’altro mancano veri stimoli sia per una prosecuzione rialzista che per un avvio di un ribasso più sostenuto.

Anche un’analisi dei time frame intraday per l’S&P500, fornisce gli stessi spunti ritrovati sugli indici europei, con un’area di supporto e di resistenza molto ravvicinate, rispettivamente a 3.960 e 3.985-4.000 punti.

Strategie su ENI e Saipem

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali indicazioni ci può fornire per due titoli come ENI e Saipem?

I due titoli da lei indicati sono entrambi da monitorare per vari motivi, sebbene ENI mantenga un’impostazione migliore di Saipem.

ENI è al test di un doppio livello statico e dinamico che passa a 11,70 euro, soglia di prezzo più volte oggetto di test nelle ultime giornate.

Questo è il livello spartiacque e sarebbe molto importante il suo mantenimento in chiusura mensile.

La sua violazione porterebbe rapidamente le quotazioni in area 10,82 euro, ma molto dipende dalla correlazione con il greggio che in questo periodo sta mostrando una certa debolezza.

Discorso un po’ diverso per Saipem che sta disegnando una resistenza sul time frame mensile a 1,38 euro ed è oggetto di due fondi speculativi che lo vendono allo scoperto.

Preferiamo quindi per il momento ENI, magari con ingressi suddivisi in due o più size se il titolo non dovesse mantenere gli attuali livelli.

L’analisi di Stellantis e Ferrari

Qual è il suo giudizio su Stellantis e Ferrari e quali le attese per le prossime sedute?

Grafici tonici in entrambi i casi, con evidente tentativo di accumulo per Stellantis appena sotto la resistenza a 16,68 euro.

Entrare a questi livelli è un evidente tentativo di rottura del livello. In questi casi è più conservativo attendere l’eventuale rottura e entrare sul ritest del livello, secondo il principio di inversione da resistenza a supporto.

In alternativa, meglio attendere una fase di debolezza generalizzata che vada a rivedere i 14,82 euro.

Livello di resistenza ormai rotto nel grafico di Ferrari, tuttavia consigliamo di attendere la chiusura mensile.

Preferiremmo in via cautelativa entrare a 214 euro, con una strategia che vada a puntare sul rimbalzo del titolo.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Interessante è la struttura grafica di Enel che si è appoggiata e prova a fare base di accumulazione a 5,18 euro.

Riteniamo che già gli attuali livelli possano essere interessanti per un ingresso con target i 6 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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