Ftse Mib: spazio ai long ora. Saipem ed ENI, che fare?

Il Ftse Mib dovrebbe continuare a salire nel breve: ecco fin dove.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chip.

Il Ftse Mib sta aggiornando i massimi dell’anno, spingendosi a un passo da quota 30.000 punti. Quali le attese nel breve?

Il Ftse Mib ha superato i precedenti top dell’anno toccati a inizio agosto in area 29.750 e ora secondo me ci sta un bel long, per andare a prendere i 30.400/30.500 punti, se ci sarà una volatilità come quella vista nelle scorse sedute al rialzo.

Ftse Mib: scenario resta positivo

La mia view quindi resta positiva, salvo imprevisti, tenendo sotto contro il supporto dei 29.500 punti, sotto cui il Ftse Mib potrebbe scendere ulteriormente fino ad area 29.000.

In sintesi, a mio avviso si è sbloccata la situazione che avevamo descritto nella precedente intervista e ora il Ftse Mib dovrebbe continuare a salire nel breve.

Focus su ENI e Saipem

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali strategie ci può suggerire per due titoli oil come ENI e Saipem?

Eni ha provato a violare la zona dei 15,33 euro, salvo poi tornare al di sotto di tale soglia.

Bisognerà monitorare ora il supporto dei 15 euro, perche in caso di violazione si rischierà una discesa verso i minimi a 14,6 euro.

L’auspicio è che un eventuale storno si fermi sui livelli appena menzionati, perché diversamente ENI potrebbe scivolare fino ai 14,25 euro.

Al rialzo, sarà importante il superamento dei 15,35/15,4 euro, visto che la violazione di questa resistenza aprirà le porte a una salita fino a 15,75 euro.

Saipem resta inchiodato in una congestione abbastanza ampia tra 1,4145 e 1,4985 euro.

Il titolo oggi ha superato frazionalmente la resistenza e in caso di conferma della rottura si guarderà all’ostacolo di 1,52 euro, oltre cui Saipem potrà salire fino a 1,6 euro.

Al ribasso, occhio a quota 1,4145/1,39 euro, sotto cui lo scenario diventerà problematico, con il rischio di flessioni anche ampie.

L’analisi di Enel e Terna

Come valuta l’attuale impostazioe di Enel e Terna e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Enel sta salendo bene e dopo aver violato la resistenza a 6,36 euro, si è stabilizzato tra questo livello e i massimi del 26 novembre a 6,519 euro.

Una rottura di questa soglia favorirà un’ulteriore salita verso 6,6 euro prima e 6,8 euro in seguito.

Al ribasso occhio alla tenuta del supporto a 6,4/6,36 euro, sotto cui Enel potrà scendere verso il sostegno successivo dei 6,2 euro.

Terna mostra un trend positivo, anche se frastagliato, da ottobre scorso, e se tracciamo una trendline notiamo che è stata violata, ma le quotazioni sono tornate al di sotto della stessa.

Il titolo potrebbe anche stornare e andare a violare i minimi a 7,314 euro circa, sotto cui Terna scenderebbe verso i 7,2 euro prima e i 7 euro dopo.

Sembra che il titolo voglia tentare la risalita e al rialzo sarà da violare ora la resistenza a 7,47 euro, con proiezione successiva sui massimi del 17 novembre a 7,522 euro.

Se da questa soglia dovesse proseguire il rialzo, si guarderà ai 7,68 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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