Ftse Mib: massima attenzione ora. Telecom e STM, che fare?

Per il Ftse Mib è difficile un’inversione di tendenza, ma occhio a possibili prese di profitto.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta faticando a superare stabilmente quota 30.500 punti. Si aspetta ulteriori progressi nel breve?

Premesso che “the trend is your friend”, si prosegue al rialzo e a questo punto i prossimi target per il Ftse Mib sono individuabili a 30.750 punti prima e poi sulla soglia psicologica dei 31.000 punti.

Non posso però non dare un avvertimento e mettere alla massima attenzione il fatto che gli indicatori tecnici sono ormai in ipercomprato.

Ftse Mib: rialzo al capolinea?

Non dico che potremmo assistere a un’inversione di tendenza, ma quantomeno a una fase laterale di consolidamento o a delle prese di beneficio di breve termine.

Questo potrebbe riportare il Ftse Mib al test dei 29.850 punti, dove passa ora la media mobile a 21 sedute, che funge anche da supporto dinamico ascendente.

Il test di questo livello non farebbe venir meno l’uptrend di fondo, mentre sotto i 29.850 punti il Ftse Mib potrebbe scendere prima verso i 29.120 punti e in seguito fin verso i 28.220 punti.

In sintesi, sui livelli attuali è meglio essere cauti, ma non posizionarsi al ribasso per adesso.

Focus su Azimut e FinecoBank

Come valuta i recenti movimenti di Azimut e FinecoBank e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Azimut appare graficamente inserito in un canale ascendente da fine ottobre scorso e dopo una fase di consolidamento tra la seconda metà di novembre e l’inizio di dicembre ha ripreso a correre.

Il primo cruciale target è individuabile sul top da inizio anno segnato a febbraio scorso a quota 23,85 euro, oltre cui saranno possibili target in area 24,25 euro e poi a 24,6/24,8 euro, con stop loss da posizionare a 22,9 euro.

FinecoBank sta disegnando un ampio movimento a U, la cui prima gamba è iniziata lo scorso agosto, con target ultimo quota 14,3 euro.

Oltre questo livello saranno possibili ulteriori allunghi fin verso i 15 euro, dove è rimasto aperto un gap a marzo scorso, con stop loss da posizionare a 13,2 euro.

L’analisi di STM e Telecom Italia

Come valuta l’attuale impostazione di STM e Telecom Italia e quali indicazioni ci può fornire per entrambi?

STM sta salendo con decisione, ma l’ipercomprato è elevato, motio per cui è bene fare massima ed estrema attenzione.

I prossimi target sono a 48 euro prima e a 50,5 euro dopo, con stop loss a 45,6 euro.

Telecom Italia ha testato oggi a quota 0,27 euro la resistenza statica di breve termine, ma non è riuscito a superarla.

Oltre il livello appena indicato avremo un target a 0,2835 euro prima e a 0,292 euro successivamente.

Se invece Telecom Italia si manterrà sotto quota 0,27 euro, si profilerebbe una correzione verso 0,258 euro prima e poi in direzione di area 0,25 euro.

La view su Buzzi Unicem

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Buzzi Unicem che sta salendo e con la candela odierna sembra aver evitato la formazione di un doppio massimo sulla resistenza a quota 27,8 euro.

Questo favorisce il proseguimento dell’uptrend, con possibili allunghi verso i 28,7 euro prima e i 29,15/29,2 euro dopo, con stop loss a 27,1 euro, dove passa ora la media mobile a 21 sedute.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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