Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno meno per Nexi che ha perso terreno per la seconda giornata consecutiva.
Nexi in calo anche oggi
Il titolo, dopo aver ceduto quasi un punto percentuale ieri, ha proposto un copione simile oggi.
A fine seduta, infatti, Nexi si è fermato a 6,344 euro, con una flessione dello 0,88% e oltre 3,7 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4 milioni.
Nexi oggi è stato oggetto di attenzione da parte del mercato sulla scia di alcune indicazioni di stampa.
Nexi: rumor sulle intenzioni di diverse banche
Il Corriere della Sera riporta che diverse banche starebbero valutando l’idea di valorizzare le proprie attività di gestione dei pagamenti e/o la rinegoziazione dei contratti con i vari provider di pagamento, fra cui Nexi.
Viene citata Credem, con un merchant book dal valore di 2,2 miliardi di euro di transazioni e 25mila terminali di pagamento, che vedrebbe una valorizzazione di circa 100 milioni di euro, ipotizzando una valutazione nell’intorno di 10 volte il multiplo enterprise value/EBITDA.
Equita SIM evidenzia che la valorizzazione del book di Credem era un’operazione già nota, su cui Nexi sta attivamente lavorando e su cui si attende un outcome prossimamente.
Viste le dimensioni del deal, l’impatto per Nexi sarebbe in territorio a una singola cifra molto bassa a livello di utile per azione.
Per quanto riguarda Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Bari e Popolare di Puglia e Basilicata e Cassa Centrale (quest’ultima in trattativa esclusiva con Worldline), gli analisti di Equita SIM ritengono che gestiscano attività di pagamento con volumi e valorizzazioni non troppo lontani dal Credem, quindi con impatti simili a quello della banca emiliana sulle stime di Nexi.
Nexi: focus su rinegoziazione contratto con Unicredit
Infine, viene anche citata la rinegoziazione del contratto Nexi/Unicredit che starebbe andando avanti e secondo le stime di Equita SIM vale circa il 5% dei ricavi di Nexi.
Oltre all’effetto quantitativo, però, la SIM milanese ritiene che l’andamento delle aggiudicazioni e contratti, anche se piccoli, possa dare un segnale sullo scenario competitivo del mercato dei payment, l’evoluzione della market share di Nexi e l’eventuale pressione sui margini. vista la maggiore concorrenza per Nexi. anche da player nuovi come Bcc Pay.
Nexi: alcuni dati su carte e pagamenti digitali
Infine, Equita SIM riporta anche un articolo del Sole 24 Ore che cita alcuni dati del Politecnico di Milano sull’uso delle carte e metodi digitali nei pagamenti, indicando che la penetrazione dei pagamenti digitali/con carta è arrivata al 40% dei consumi in Italia, con crescita prevista anche prossimamente.
Tali dati supportano le stime di crescita a una singola cifra media dei ricavi di Nexi nei prossimi anni.
Non cambia intanto la view di Equita SIM che mantiene un giudizio bullish su Nexi, tanto da reiterare la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 9,5 euro.