Nessun segnale di ripresa per Nexi che anche oggi viaggia in territorio negativo e scende per l’ottava seduta di fila.
Nexi in rosso per l’ottava seduta di fila
Il titolo, dopo aver ceduto circa mezzo punto percentuale ieri, propone un copione simile oggi.
Mentre scriviamo, infatti, Nexi passa di mano a 5,37 euro, con un ribasso dello 0,44% e oltre 1,8 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4,7 milioni.
Nexi: rumor su cessione a F21 della rete interbancaria
Il titolo finisce sotto la lente sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa, riportate in particolare dal Corriere della Sera, da cui si apprende che si sarebbero interrotte le trattative per la cessione a F2i da parte di Nexi della rete interbancaria, attività considerata non-core da Nexi e incluse nel segmento Digital Banking Services.
Quest’ultimo ha generato nel 2023 ricavi per 383 milioni di euro ed EBITDA di 151 milioni di euro.
In passato, articoli di stampa avevano parlato di una valorizzazione potenziale per la
rete interbancaria di circa 800 milioni di euro.
Tuttavia, evidenzia Equtia SIM, viene citato l’interesse da parte di Euronet per le attività di Nexi legate alla gestione degli ATM, sempre all’interno della divisione Digital Banking Services, per una valorizzazione ipotetica di 100 milioni di euro.
Nexi: il commento di Equita SIM
Gil analisti di Equita SIM ricordano che la cessione di asset non-core, soprattutto all’interno della divisione DBS, rientra nella strategia indicata da Nexi, ed è importante, anche per ridurre la leva.
Per il 2023 il rapporto debito netto/EBITDA pari a 3 volte, con una posizione finanziaria negativa per 5,3 miliardi di euro.
Infine, il Corriere della Sera cita anche l’ipotesi di fusione Nexi/Worldine, deal che però avrebbe ricevuto reazioni “tiepide” a livello istituzionale.
Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Nexi mantiene invariata la sua strategia bullish, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 9,5 euro.
Nexi: l’analisi di Banca Akros
A puntare sul titolo è anche Banca Akros che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare, con un target price ritoccato di recente da 8,8 a 8,5 euro.
Commentando le ultime indiscrezioni di stampa, gli esperti evidenziano che la finalizzazione della cessione dell’infrastruttura di clearing avrebbe consentito a Nexi di accelerare il deleveraging del proprio bilancio, rassicurando così il mercato sulla sostenibilità del debito e sulla flessibilità strategica.