Borse in rialzo: paura passata? Eur/Usd, Petrolio e Oro buy?

Le Borse sono ancora un po' nervose, con un'incertezza di fondo che resta: possibili ancora recuperi? La view di Emanuele Rigo.

Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro si è riportato in area 1,10 in attesa della Fed. Cosa può dirci di questo cross?

La situazione è un po’ rientrata rispetto alla forte instabilità che abbiamo visto all’alba dell’invasione dell’Ucraina.

L’euro-dollaro, quasi come da programma, è ritornato intorno a 1,10 e probabilmente potrebbe salire ancora un po’ dai livleli attuali, anche e soprattuto per effetto di un probabile atteggiamento solo leggermente più accomodante da parte della Fed.

In questo contesto, che comunque è ancora abbastanza instabile, ci possiamo aspettare un po’ di recupero dell’euro-dollaro vero 1,105 e nel caso fino ad area 1,11.

Siamo però in una fase di forte instabilità e volatilità per cui tutto potrebbe succedere, ma al netto di eventi particolari si dovrebbe avere qualche altra salita nel breve.

Il mercato magari scontava un numero di rialzi dei tassi da parte della Fed un po’ più in alto di quello che effettivamente ci sarà.

Se poi rientrerà un po’ la situazione in Ucraina e i prezzi delle commodity dovessero scendere, si potrebbe avere un piccolo alleggerimento in termini di inflazione, senza dover andare a toccare i tassi.

L’oro ha frenato bruscamente dai recenti top, mantenendosi ora sopra i 1.900 dollari l’oncia. Quali le attese ora?

L’oro ha fatto un balzo pauroso, con una volatilità impressionante in queste ultime settimane di guerra, raggiungendo in area 2.070 dollari i massimi storici toccati a cavallo tra luglio e agosto 2020.

Il forte ritracciamento di oltre 150 dollari è stato dovuto al rientro della fase acuta della crisi e dell’interiorizzazione da parte dei mercati di quelli che sono i rischi effettivi.

L’oro ha ritracciato anche in seguito alla crescita del dollaro che ha riportato quindi le vendite sul gold, la cui discesa è stata molto ripida dopo una salita altrettanto ripida.

Ragionevolmente possiamo pensare che l’oro potrà calare ancora verso i 1.850 dollari se si dovesse tranquillizzare un po’ la situazione e se sarà confermato il rialzo di 25 basis points da parte della Fed.

Il gold potrebbe quindi tornare in quella fase di lateralità che aveva contraddistinto buona parte del 2020 e del 2021.

Il petrolio è sceso molto velocemente dopo aver segnato dei massimi in area 130 dollari al barile. A suo avviso si scenderà ancora dai livelli correnti?

La volatilità è ancora alta e la situazione del petrolio nello specifico accompagna un po’ tutto il riento dei movimenti dopo la fase acuta della crisi.

I mercati ora hanno preso atto dei rischi e tornano a muoversi forse in maniera più vicina a quelle che sono le effettive situazioni.

Il petrolio dopo l’impennata fino a 130 dollari al barile, ha accusato un deciso storno e un contributo alla forte discesa è arrivato dai timori legati alla domanda della Cina che in alcune città torna in lockdown.   

L’economia potrebbe salire meno di quanto ci si aspettava, con una minore domanda dalla tigre asiatica. Questa situazione tende a calmierare i forti rialzi del petrolio, riportando le quotazioni su livelli più ragionevoli.

Dai prezzi correnti mi posso aspettare una discesa di altri 6-7 punti percentuali, con possibili cali verso gli 85 dollari, ma in generale le quotazioni del petrolio si manterranno su livelli abbastanza elevati.

Non dimentichiamo alcune scadenze importanti, quali il negoziato con l’Iran, il ritorno degli Stati Uniti con il rilascio delle riserve strategiche, ma anche con il ritorno dei progetti shale-oil e shale-gas.

Le Borse stanno portando avanti il recupero partito dai recenti minimi. La tendenza in atto proseguirà nel breve?

C’è ancora un’incertezza di fondo, i mercati sono nervosetti e chiaramente la situazione geopolitica non è ben definita.

Le Borse USA tengono i livelli su cui si sono spostati, in deciso ribasso rispetto ai massimi storici, ma sembrano aver trovato la loro dimensione.

In Europa con fatica estrema si cerca di tornare alla normalità, mentre l’Asia in questo momento soffre molto perchè i listini cinesi pagano pegno all’ambiguità di Pechino alla partecipazione alla guerra russa.

Un coinvolgimento della Cina significherebbe una violazione delle sanzioni e quindi si avrebbe una reazione uguale e contraria da parte dell’Occidente.

La situazione per le Borse è in evoluzione, in un contesto calma abbastanza guardingua a quello che accade sul fronte geopolitico.

Non escluso miglioramenti nel breve per l’azionario, ma è bene muoversi ancora con molta cautela.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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