Nel 2022 retailer Usa a rischio per l’inflazione in crescita

Frenati nel 2021 dalla crisi della supply chain, nel 2022 retailer Usa a rischio per la crescita dell'inflazione. Abercrombie & Fitch non è più buy per Ubs.

Nuovo rischio all’orizzonte per la grande distribuzione, dopo un 2021 segnato in negativo, per lo meno in chiusura, dal duro colpo la crisi della supply chain e della logistica globale, che in molti casi aveva persino messo in discussione il Natale. Il 2022 invece potrebbe presentare un altro rischio per i retailer, quello dell’alta inflazione. Non tutti si presentano ai nastri di partenza del nuovo anno con le stesse chance (Nike, per esempio era riuscita a gestire meglio di altri i problemi alla supply chain, già evidenti nel Black Friday) ma in generale retail e moda sono a rischio e a certificarlo sono gli analisti di Ubs che hanno peggiorato il giudizio su diversi big Usa. Abercrombie & Fitch per esempio ha perso il buy. E anche Canada Goose (canadese come dice il nome) che l’istituto elvetico ha declassato da buy a neutral.

Per Ubs nel 2022 retailer Usa a rischio con l’inflazione in crescita

Siamo ribassisti sul settore nel suo complesso, principalmente a causa dell’inflazione“, ha sottolineato Ubs in un report citato da MarketWatch. Gli analisti della banca di Zurigo stimano complessivamente per il 2022 una crescita dell’1% dei profitti del Softline, termine con cui si identifica il comparto dell’abbigliamento in senso allargato (sostanzialmente il tessile, che comprende anche la biancheria per la casa). Secondo Ubs il 51% dei consumatori nel dicembre 2021 vedeva nell’inflazione il fattore negativo principale per l’economia Usa. “Continuiamo a ritenere che le aziende Softline debbano avere modelli di business in grado di adattarsi ai cambiamenti che stanno caratterizzando la vendita al dettaglio per il passaggio allo shopping online“, spiega Ubs.

Nike ancora buy grazie al modello Go It Alone su shopping online

“Chiamiamo questo modello di business un modello Go It Alone (andare da soli, ndr) perché le aziende che possono farlo da sole non hanno bisogno di centri commerciali o di molte altre terze parti per sostenere il coinvolgimento dei consumatori e la crescita delle vendite”, si legge ancora nel report. E Nike è tra le più emblematiche espressioni di questo modello Go It Alone e lo ha dimostrato già nei mesi scorsi. Anche Levi Strauss & Co., On Holding (l’emergente società svizzera produttrice delle scarpe usate anche dalla stella del tennis Roger Federer, che ne è anche investitore) o Ralph Lauren secondo Ubs sono in grado di sostenere le pressioni derivanti dall’elevata inflazione. E non a caso tutti questi titoli sono ancora buy per gli analisti di Ubs. 

Retailer Abercrombie & Fitch e Canada Goose non più buy per Ubs

Non è così, invece, per Abercrombie & Fitch e Canada Goose, appunto, e neanche per Kohl’s Corporation, l’operatore Usa di grandi magazzini che ha visto il suo rating peggiorato da neutral a sell da parte di Ubs, con prezzo obiettivo tagliato drasticamente da 66 a 38 dollari. Kohl’s aveva chiuso in declino dell’1,67% venerdì al Nyse, a 48,20 dollari di valore. Molto peggio era andata a Canada Goose, crollata del 5,70% nell’ultima sessione della scorsa ottava. Abercrombie & Fitch aveva invece perso il 3,26% a 33,19 dollari. Canada Goose e Abercrombie & Fitch sono entrambi stati declassati da buy a neutral, con target price tagliati da 59 a 35 dollari e da 68 a 37 dollari rispettivamente. “Riteniamo che l’inflazione metterà pressione sulle vendite e sui margini di Abercrombie & Fitch nel 2022“, ha sottolineato Ubs, che per Canada Goose individua come fattore di rischio anche l’incertezza in Cina. (Raffaele Rovati)

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate