A dispetto della chiusura negativa del Ftse Mib, la seduta odierna si è conclusa in positivo per le utility, con l’unica eccezione di Italgas.
Terna sale e tocca nuovi massimi storici
A indossare la maglia rosa nel comparto è stata Terna che ieri ha ceduto quasi un punto percentuale, complici le prese di profitto dopo tre sessioni consecutive in rialzo e oggi ha ripreso la via dei guadagni.
Il titolo si è fermato sui massimi di seduta a 7,966 euro, corrispondenti peraltro a un nuovo record storico, con un rialzo del 2,13% e oltre 5,5 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 5 milioni.
Snam chiude in positivo, ma è ben più cauta
Ben più cauta la conclusion di Snam che pure ha ritrovato la retta via, dopo il calo di oltre due punti e mezzo percentuali accusato ieri, in seguito a tre giornate consecutive in salita.
Il titolo oggi ha terminato le contrattazioni a 5,158 euro, con un vantaggio dello 0,43% e circa 7,6 milioni di azioni scambiate, al di sotto della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 8,8 milioni.
E’ evidente la maggiore forza relativa di Terna che continua a segnare nuovi massimi storici, rispetto a Snam che viaggia ancora al di sotto del record toccato nel 2016 a 5,75 euro.
Terna e Snam bocciati da Citi
Ieri le due utility sono state vendute, seppur con un’intensità differente, in seguito alla bocciatura arrivata per entrambe da Citi.
Gli analisti di quest’ultima hanno rivisto la raccomandazione su Terna da “buy” a “neutral”, con un prezzo obiettivo ritoccato verso l’alto da 7,7 a 8 euro.
Un downgrade è arrivato anche per Snam, con un cambio di strategia da “neutral” a “sell”, a fronte di un target price invariato a 4,5 euro, valore che implica un potenziale di downside di quasi il 13% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.
Terna e Snam: la view degli analisti
Da evidenziare che Citi ha rivisto le stime sui piano relativi alle spese per investimenti, tagliandole di 1 miliardo di euro per Snam, con riferimento al periodo 2022-2025, mentre per Terna sono state aumentate di 600 milioni di euro per il quinquennio 2022-2026.
Secondo gli analisti della banca USA, le attuali valutazioni di Terna scontano ormai la potenziale creazione di valore legata al suo piano di investimenti e la sua protezione unica contro l’aumento dei tassi.
Parlando di Snam, da una parte gli esperti riconoscono che il gruppo genera un forte flusso di cassa, ma al contempo evidenziano i rischi legati alla crescita esterna.
Anche per questo motivo gli analisti ritengono ingiustificato un premio per Snam e questo spiegato perchè ora il rating è “sell”.