La chiusura negativa del Fse Mib non ha influito più di tanto sull’andamento odierno di Unicredit che è stato l’unico del settore bancario a salire in controtendenza.
Unicredit in bella mostra sul Ftse Mib
Il titolo, che ha messo a segno la seconda migliore performance nel paniere delle blue chips, dopo aver guadagnato ieri un punto percentuale, è riuscito a fare ancora meglio oggi.
A fine giornata Unicredit si è fermato a 9,965 euro, con un vantaggio del 2,05% e oltre 23 milioni di azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 30 milioni.
Il titolo oggi ha catturato l’attenzione degli investitori e in particolare degli acquirenti, sostenuto dal tema sempre attuale dell’M&A.
Unicredit: rumor su deal con Commerzbank
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Unicredit sarebbe stata nuovamente in procinto di avviare discussioni preliminari con Commerzbank per valutare una business combination.
Il tutto sarebbe avvenuto prima dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, che avrebbe portato le discussioni ad arenarsi.
Equita SIM evidenzia che un’eventuale business combination avrebbe permesso a Unicredit di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo in Germania, diventandone il secondo operatore con oltre 780 miliardi di euro di asset e oltre 1000 filiali.
Unicredit: Equita ragiona sulle potenziali nozze con Commerzbank
La SIM milanese ricorda come Commerzbank, che al primo trimestre del 2022 aveva un CET1 del 13,5%, stia uscendo da una lunga fase di ristrutturazione e che il mercato bancario tedesco, estremamente frammentato, risulta molto competitivo e da cui è difficile estrarre una profittabilità soddisfacente.
Secondo il Financial Times, Unicredit avrebbe acquisito una quota rilevante di Commerzbank per poi fonderla con la sua controllata tedesca.
Gli analisti ricordano che Commerzbank tratta a un rapporto prezzo/tangible equity pari a 0,3 volte, sostanzialmente analogo a quello di Unicredit.
Unicredit: per analisti nozze troppo rischiose
Equita SIM ritiene che l’operazione comporti un elevato rischio di esecuzione, dato che per essere accrescitiva dell’eps dovrebbe comportare rilevanti sinergie di costo, pari a circa il 15% della base costi di Commerzbank standalone.
Inoltre, entrambe le banche sono attualmente impegnate nella gestione delle esposizioni in Russia, elemento che aggiunge ulteriore complessità all’operazione.
In attesa di ulteriori novità non cambia la view di Equita SIM che su Unicredit mantiene fermo il rating “buy”, con un prezzo obiettivo a 14,1 euro.