Utility giù: nuove misure su caro bollette. Cattive news per Enel

Le utility perdono più del Ftse Mib, malgrado il calo dei tassi BTP: focus sulle ultime novità dal Governo. Effetti negativi per Enel e A2A.

A Piazza Affari quest’ultima seduta della settimana non sta riservando nulla di buon per le utility che perdono terreno e arretrano in maniera più decisa del Ftse Mib.

Utility in rosso sul Ftse Mib: resiste ai sell solo Enel

L’unico titolo capace di mantenersi a galla è Enel che al momento mostra un frazionale rialzo dello 0,07%, mentre Italgas e A2A cedono lo 0,46% e l’1,26%.

Di pari passo Snam ed Hera che calano dell’1,46% e dell’1,45%, ma ad avere la peggio è Terna che accusa una flessione del 2,12%, registrando una delle performance più negative del paniere del Ftse Mib.

Utility giù, ma segnali incoraggianti da BTP e Spread

Le utility perdono terreno malgrado le indicazioni incoraggianti che arrivano dal mercato obbligazionario.  

Lo Spread BTP-Bund cala ancora e arretra di mezzo punto percentuale, scendendo poco sotto i 212 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si conferma sotto la soglia del 3% e precisamente al 2,9285%, con una flessione dello 0,45%.

Le utility intanto restano in negativo e si sintonizzano con la brutta impostazione del settore a livello europeo.

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Utility: nuove misure sul caro bollette

A calamitare l’attenzione sul comparto italiano sono le ultime novità arrivate dal fronte politico. 

Il Governo guidato da Draghi ha approvato il nuovo DL aiuti Bis che contiene ulteriori misure per 8,4 miliardi di euro dedicate alla riduzione dell’aumento dei costi energetici.

Tra le misure incluse nella bozza di decreto troviamo la sospensione degli oneri di sistema anche per il 4 trimestre del 2022.

Si segnala in ogni caso che non c’è nessun impatto ulteriore per le società del settore, poichè gli oneri di sistema erano già sospesi nel corrispondente periodo del 2021.

Prevista anche la riduzione dell’IVA, la conferma dei crediti di imposta ed i bonus sociali, oltre che il divieto di interruzione unilaterale di contratti di fornitura fino al 30 aprile 2023.

Utility: alcuni rischi per le società più piccole

Secondo Equita SIM questa misura rischia di ritardare il recupero dei margini retail, con contratti solo rinnovabili a scadenza, e a detta degli analisti impatta sopratutto le società più piccole ed in difficoltà a sostenere contratti con margini in perdita.

Per queste società si inasprisce secondo gli esperti della SIM milanese il rischio fallimento.

Utility: possibile estensione del cap al prezzo dell’elettricità

Da segnalare intanto che il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha parlato della la possibilità di estendere il CAP al prezzo dell’elettricità (Decreto FER) per le produzioni rinnovabili da impianti.

Nel dettaglio per i solari superiori a 20 KW che beneficiano del Conto Energia e per eolici, idroelettrici, geotermici che non beneficiano di meccanismi incentivanti.

Utility: cattive notizie per Enel e A2A

L’estensione della norma, già in vigore fino al dicembre 2022, secondo Equita SIM è negativa per Enel, A2A, Iren, Erg ed Alerion.

L’applicazione della norma ha portato tuttavia ad effetti molto limitati durante il 2022 in ragione delle coperture forward a prezzi più bassi.

L’estensione sul primo semestre del 2023 avrebbe impatti negativi sulle stime di A2A e leggermente superiori rispetto al 2022, in ragione dei contratti di copertura già scaduti e rinnovati a prezzi superiori ai cap (60-66€/MWh) per le altre società.

Da verificare il livello del cap che sarà introdotto e quindi i potenziali impatti con le società.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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