Aumento pensioni, a marzo arrivano quasi 500 euro in più: ecco chi sono i fortunati

Buone notizie, a marzo ci sarà l'aumento delle pensioni che potrà sfiorare anche i 500 euro in più. Ecco a chi spetta e perché la misura è slittata.

C’era attesa per l’aumento delle pensioni per il quale, però, bisognerà attendere fino a marzo. Il provvedimento è slittato ma ci sarà e potrà dare quasi 500 euro in più. Ecco chi sono i fortunati e tutto quello che c’è da sapere in merito.

Aumento pensioni a marzo 2023

Si attendeva il provvedimento con il quale l’INPS avrebbe fatto partire l’aumento delle pensioni.

Di norma, questo avviene già a partire dal mese di gennaio inaugurando di fatto il nuovo anno.

Ci sono stati però intoppi e imprevisti che hanno fatto slittare la manovra di due mesi.

Il primo tra tutti è l’insediamento del nuovo Governo Meloni, avvenuto a novembre e che dunque ha dovuto assestarsi.

Il secondo riguarda la Legge di Bilancio che ha subito ritardi nell’approvazione.

Insomma, ritardi dovuti a cause di forza maggiore, ora però il tutto si è sistemato e il provvedimento può partire.

A marzo dunque ci sarà il tanto agognato aumento delle pensioni che per qualche fortunato potrà arrivare a quasi 500 euro.

Aumento pensioni a febbraio, a chi spetta

Prima di parlare dell’aumento delle pensioni di marzo, andiamo a vedere chi sono i fortunati che hanno già potuto godere del provvedimento.

Infatti, c’è una fetta di pensionati che hanno già ricevuto un aumento nel mese di febbraio, e questo per via di particolari requisiti.

I fortunati che hanno già potuto beneficiare della manovra sono coloro che percepiscono la pensione minima.

Inoltre, l’incremento è arrivato anche per chi percepisce un assegno inferiore a 2.101,52 euro.

Tutti gli altri dovranno invece aspettare l’avvento del mese venturo.

Febbraio è stato un mese importante anche per quanto riguarda il bonus rivalutazione, che è ufficialmente partito.

Tutti i pensionati che percepiscono la minima, e che abbiano compiuti 75 anni, vedranno un assegno da 597 euro al mese.

Coloro che invece, al contrario, non hanno il requisito anagrafico scritto in precedenza, avranno una pensione minima che può arrivare fino a 571 euro al mese.

Il calcolo per la rivalutazione si basa sulla pensione percepita, e si suddivide in sei fasce con il Governo Meloni.

Tabella nuova rivalutazione e aumenti pensione

Abbiamo scritto in precedenza che il Governo Meloni ha istituito sei fasce per la rivalutazione, aumentando così le tre già esistenti fino al 2022.

Ecco come sono suddivise:

Pensioni lorde fino a 2100 euro mensili – Rivalutazione del 100%

Pensioni lorde da 2101 euro a 2625 euro mensili – Rivalutazione dell’85%

Pensioni lorde da 2626 euro a 3150 euro mensili – Rivalutazione del 53%

Pensioni lorde da 3151 euro a 4200 euro mensili – Rivalutazione del 47%

Pensioni lorde da 4201 euro a 5250 euro mensili – Rivalutazione del 37%

Pensioni lorde superiori a 5250 euro mensili – Rivalutazione del 32%

Aumento pensioni marzo, quasi 500 euro in più per qualcuno

Archiviato il capitolo febbraio, andiamo a parlare dell’aumento delle pensioni per il mese di marzo.

Annualmente si rivaluta l’importo dell’assegno in base all’inflazione dell’anno precedente.

Di conseguenza, tenendo conto che a novembre questa aveva toccato il picco di 7,3 per cento, l’importo cambierà di questo punto percentuale.

A dicembre però l’inflazione era già aumentata superando l’8 per cento, potrebbe dunque esserci un conguaglio nei prossimi mesi o comunque nel 2024.

In aggiunta a quanto detto fino a qui, bisogna poi tenere conto degli arretrati.

Calcolando l’aumento del mese di marzo e gli arretrati qualcuno si ritroverà fino a 495 euro in più.

Soldi dovuti, certo, ma che aiuteranno e non poco qualche pensionato ad affrontare questo difficile periodo.

Leggi anche: Quanto guadagna un postino di Poste Italiane? Stipendi fino a 1.500€ al mese

Come ritirare la pensione se non si può andare di persona

Una volta capito in che cosa consiste l’aumento delle pensioni a marzo, e chi potrà beneficiare di quasi 500 euro in più, andiamo a vedere un altro aspetto molto importante.

Come si ritira la pensione se non si può andare fisicamente in Posta?

Fortunatamente c’è una soluzione, introdotta a partire dal 6 aprile 2020, che può venire in soccorso.

Nel periodo dell’emergenza epidemiologica questa è stata di fondamentale importanza per salvaguardare la salute dei pensionati più a rischio.

L’Arma dei Carabinieri ha stipulato un accordo con Poste Italiane per la consegna delle pensioni.

I Carabinieri consegneranno l’intera somma in contanti e a domicilio.

Per poter usufruire di tale misura bisogna però rispettare alcuni requisiti:

  • Non si deve usufruire della delega

  • Non si deve ricevere la pensione sul libretto o sul conto postale

  • Non si deve avere nei pressi del domicilio un familiare

Nonostante i requisiti la misura è molto utile e molto utilizzata.

Leggi anche: Pensioni 2024, nuovi aumenti retroattivi in arrivo grazie all’inflazione: ecco gli importi

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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